Ecco, esattamente a metà strada tra il compleanno di Stratobabbo, che è stato domenica, e quello mio, che sarà giovedì.
Quattro anni di blog e quarantuno di vita. Con questo quattro, così poco considerato dall'immaginario collettivo che ricorre in entrambe le occasioni.
Quattro anni fa, più o meno a quest'ora, era proprio martedì, mi sedevo al computer in attesa di una riunione e buttavo on-line il primo post. All'epoca sapevo già che non avrei parlato solo di paternità, non riesco a concentrarmi troppo a lungo su di una sola cosa, ma poi, quando qualcuno ha iniziato a notarmi, a leggermi, a considerarmi un papà blogger, un po' mi ci sono affezzionato all'idea.
Solo un po', però.
Perché è un po' come nella vita, quando hai figli piccoli ti trovi con gli amici e parli di figli piccoli. Quando cominciano a mangiare in fretta per andare a giocare con gli amici nell'altra stanza, non c'è più l'esigenza di confrontarsi su quasi nulla. E si ricomincia a parlare di film, di libri, di corsa e di musica. A volte si è talmente disinibiti da questa nuova indipendenza che si comincia perfino a parlare di sesso. Come facevano "i vecchi" quando ero piccolo, imbarazzandomi tantissimo.
Allo stesso modo Stratobabbo: non è un blog sulla paternità. È una sorta di diario che scrivo ormai solo per me; il mondo visto con gli occhi del padre. Perché non è più la stessa cosa vedere due ragazzi in bicicletta, ora che è quasi primavera.
Tanti auguri a me, quindi, e se dovessi diventare uno di quei "vecchi" che parlano di sesso a cena, in modo sguaiato in mezzo agli amici, abbattetemi a fucilate. Sarà il miglior regalo che potete farmi.
Quindi io dovrei già essere abbattuto a fucilate!? ;)
RispondiEliminaAuguri, Gae.
Uhm! Dubito che tu ne parli con AleLeo presente. O meglio: riparliamone fra due o tre anni... ;)
EliminaAGURIIIIII sei uno dei pochi rimasti che vorrei conoscere sul serio.
RispondiEliminabacio sandra
Non mancherà occasione, credo.
EliminaChe bel numero il 41: per me fu una seconda nascita, cioè l'esordio letterario. (Seconda nascita e al tempo stesso paternità, visto che i miei romanzi sono per me come dei figli).
RispondiEliminaDoppi auguri, mio caro amico!
Grazie mille. Anche per me è un po' come essere rinato
EliminaAugurissimi!
RispondiEliminaGrazie Madame!
EliminaBuon compleanno a Gae e a Stratobabbo.
RispondiEliminaE godetevi la torta, mi raccomando.
Susibita
Goduta, grazie!
EliminaBuon compleanno a te e al blog!
RispondiElimina( Per fortuna che non mi è mai capitato di sentir parlare ne i miei genitori ne i miei nonni di sesso a cena -argomento tabu, penso potrebbero ancora dirmi che i bambini li porta la cicogna)
Ma pure i miei, sai? Grazie per gli auguri
Eliminama auguriiii
RispondiEliminaMa grazie
EliminaE no eh! Stavolta mi è venuto un colpo! Ho letto il titolo e ho detto, ma comeeeeeeeeee? Non era il 5? Possibile che ogni anno arrivi in ritardo? Poi mi son calmata, ho letto il post e ho detto, no, per fortuna non sono completamente rimbambita. Auguri al blog e domani a te ^_^ (e la torta? a...)
RispondiEliminaMa come fai a ricordarti? Grazie mille...
EliminaPerché sei pesciolino come me ^_^
EliminaTanti Auguri allora!!!
RispondiEliminaGrazie, cara
EliminaAuguri!!!!!!!!!!!
RispondiEliminaTanti auguri! !
RispondiEliminaAllora anche tu pesci, come me (ho la sensazione di aver scritto la stessa cosa l'anno scorso. .ahi l'età che avanza...)
Non avrebbe importanza, credimi. È vero, no?
EliminaBellissimo, buon doppio compleanno allora!
RispondiEliminaGrazie mille
EliminaFelice di aver beccato almeno un giorno giusto ... buon compleanno!
RispondiEliminaForte. Grazie mille
EliminaTanti auguri a te Gae, capisco benissimo quando dici che dopo un po' parlare sempre di figli diventa difficile. Io sono un pelo prima, ma so che ci arriverò a questo momento. Ah, ovviamente io sarò uno di quei vecchi che parlano di sesso, ma non abbattetemi però. :) Un abbraccio
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