Devo
lavorare sull'estetica, non c'è dubbio, ma per il resto la
TurpolentaTM
è pronta allo scopo.
Sabato
Silver era ad un congresso e, complice una telefonata di lavoro che
mi ha messo un pensiero di quelli subdoli, di quelli che non ti
allarma, che non puoi farci comunque nulla, ma che ti basta
per fotterti il riposino pomeridiano, mi sono messo a spignattare!
Obiettivo
minimo: confezionare la torta al limone per cena da amici e dare vita
al primo esperimento su quello che sarà il mio boost fatto in casa
per la Ultrabericus.
I
bimbi dormivano, mentre il Bimby correva come la locomotiva lanciata
a bomba sopra i continenti.
La
torta al limone è venuta bene, tanto per cominciare, ed era anche
bellina da vedere.
Per
la TurpolentaTM
ero gasato come un bambino prima dei regali di Natale.
Comincio
con il fare l'impasto base della polenta mais maranello, che di
solito è più compatta di quella normale. Ci metto pochissimo sale,
giusto per cavare
el selvadego”.
Quando
il Bimby mi chiama abbondo di zucchero di canna, sulla scatola c'è
scritto Brown Sugar ed il vecchio Keith mi suona in testa il suo
poderoso riff.
Aggiungo
un paio di cucchiai di miele.
Un
bel po' di riso soffiato (mi pare cento grammi) e altrettanto farro
soffiato.
Spengo
tutto e ci butto dentro anche un cucchiaio di semi di chia e quattro
cubetti di cioccolato fondente.
La
stendo su una pirofila e infilo tre noccioline su ogniuna di quelle
che, ad occhio, saranno le porzioni da circa 60 gr.
Primo
problema: nei miei sogni notturni, tra cibo e corsa la TurpolentaTM
era gialla, compatta e con i granetti di cioccolata ed i cereali che
si intravvedono.
In
realtà è una boassa
marrone decisamente poco bella da vedere.
Fa
niente.
Metto
tutto in forno per una ventina di minuti.
Tlin
Estraggo
e lascio raffreddare.
Assaggio.
Uhm... non è affatto male. Molto dolce, non c'è che dire, forse un
pelino troppo, da assaggiare nel primo pomeriggio.
Ne
porgo un pezzetto a Maria che mi guarda come guarda i fratelli che le
mostrano la cacca prodotta nel water.
Insisto.
“È
molto dolce, papà”.
Ottimo.
Avvolgo 5 pezzi nella pellicola, pronti per il lunghissimo del giorno
dopo.
In
realtà domenica pioveva a dirotto ed il lunghissimo si è ridotto di
15 km buoni.
La
TurpolentaTM
però
andava provata, così mi sono sparato circa 25 chilometri, bagnati,
infangati, freddi e molto su e giù per la collina.
Ed
è proprio lì che ho avuto la prima certezza: la TurpolentaTM
mi faceva guardare l'orologio: “quanto manca a mangiarne ancora?”
30 minuti. Una vera droga. Se il cibo del ultratrailer deve essere
appetitoso.
10 punti per la bovazzona marrone.
10 punti per la bovazzona marrone.
Il
secondo dato l'ho avuto a casa: monto sulla bilancia e peso mezzo
chilo in più del solito.
A
meno che non sia stato perché la torta al limone era buona è mi
sono concesso uno sgarretto piccolo piccolo, o la carbonara del
sabato a mezzogiorno per la quale mi ero concesso uno sgarro piccolo
piccolo o forse la grigliata del Franz per la quale avevo fatto uno
sgarretto piccolo piccolo o forse la festa del venerdì sera dove
quei tre dolci uno più buono dell'altro mi avevano invitato ad uno
sgarretto piccolo piccolo.
No,
sicuramente no. È stata certamente la TorpolentaTM
(ringrazio tutti i partecipanti al contest: date un nome alla ricetta; alla fine ho fatto un mix dei vari suggerimenti)
(ringrazio tutti i partecipanti al contest: date un nome alla ricetta; alla fine ho fatto un mix dei vari suggerimenti)