Ieri avrebbe compiuto gli anni Lucio Dalla.
Oggi invece John Frusciate.
Ah si, anche io.
Partivo da Dalla perché alla fine ieri un sacco di persone lo ricordavano sui social e l'aspetto più significativo è che ho trovato parecchie persone che postavano il link di "Caro amico ti scrivo" invece che "4-3-1943" che, proprio perché più scontata, mi sarei aspettato che fosse andata virale.
Già, virale.
Parola che ha riassunto in pochi giorni il suo significato originario.
Maledetto virus che ci fai vivere con i "sacchi di sabbia in cima alla finestra".
Ci salterà l'Ultrabericus. Mentre scrivo non è ancora ufficiale ma temo un amaro ed incolpevole regalo di compleanno da parte degli organizzatori.
Non che potessi vincerla.
Fare meglio del solito forse si.
Divertirmi sicuramente.
Pazienza, sto bene e non mancheranno altre occasioni.
Mi piacerebbe abbracciare tutti, rassicurare tutti. A me questo virus non fa nessuna paura. Proprio nessuna nessuna.
Sarà, forse, perché sono felice.
Ed io, quando sono felice, non ho paura di niente.