I
miei figli hanno un nuovo trip: Zorro.
Che
se la gioca con Frozen, ad onor del vero, per cui ogni volta (per
fortuna poco, data la bella stagione) che c'è da decidere cosa
guardare è guerra su tutti i fronti.
Che
poi entrambi piacciono a tutti e tre, per cui già nei titoli di
testa la tensione si stempera, è proprio una presa di posizione,
politica, quasi.
Infatti
proprio la delusione politica non si stempera.
Ma
lasciamo stare che non è di politica che si vuole parlare.
Zorro,
dicevo; tutto è nato perché la babysitter un giorno ha preso uno
scampolo dal laboratorio di mia madre ed ha imporvvisato mantelli per
tutti (cuginetti compresi).
Sembra
la Confraternita del Sacro Ordine dello Scampolo.
Ma
la babysitter ha saltato gli ultimi due upgrade su eroi e supereroi
così se n'è uscita con un “ti vesti da Zorro” mentre nelle loro
ambizioni c'era Batman.
Non
sono così diversi, in realtà, l'uomo pipistrello e l'eroe
californiano: entrambi miliardari, entrambi con un maggiordomo
aiutante, entrambi vestono di nero, entrambi sventano il crimine.
Ma
di base entrambi non sono dei supereroi, non hanno poteri
sovrannaturali che danno loro un vantaggio rispetto ai nemici,
semplicemente si smazzano a dovere per essere quello che sono.
Certo
con scampoli e cartoncino nero è più facile imbastire un cappello
con la tesa larga ed una mascherina che tutto l'armamentario del
Principe di Gotham.
Così si sono incuriositi ed alla fine ho ceduto ed ho comprato un DVD.
Zorro ci piace, proprio per il messaggio che porta: aiuta i poveri,
combatte i soprusi dei potenti nei confronti del popolo e non degli
psicopatici in calzamaglia che rifiutano il TSO.
Zorro
è cordiale, educato. Zorro non uccide, se proprio non serve, non è
forcaiolo come quelli della Disney che il cattivo lo fanno morire
sempre e comunque (a parte Frozen, adesso che ci penso).
Zorro
è di sinistra!
Certo,
sarebbe un po' il classico miliardario radical chic di sinistra (che
ad essere di sinistra da miliardari sono capaci tutti), ma poi lui ha
la vita segreta e lì rischia la pelle. È pur vero che trovare il
tempo di allenarsi come si deve e poi anche uscire a combattere i
cattivi se in mezzo ci devi mettere pure un turno in catena di otto
ore non è certo agevole.
Insomma,
tirando il pari ed il dispari, Zorro ci piace, con tutti i suoi
limiti e qui si guarda volentieri. E non ci stancheremo mai di
metterci maschera e cappello e impennare il cavallo sulla duna dove
brilla la luna, con fierezza, anche se ci additeranno come comunisti,
fanatici, rompiscatole.
Lo
faremo nella convinzione che ci sia una sola maschera che andrebbe
tolta, quella che sta sui loro volti.