mercoledì 7 gennaio 2015

L'alba di un nuovo anno


Finalmente si torna a lavorare.
No no, guardate, non voglio fare quello che la casa e la famiglia lo asfissiano, perché non è proprio così.
È che ci siamo fatti una settimana buona da reclusi per via di influenze varie che hanno colpito tutti tranne me e non è che ci siamo goduti proprio le ferie. Praticamente dalla vigilia di Natale fino al primo dell'anno c'è stato in casa qualcuno di malato, con picchi di 5 persone (abbiamo adottato mio cognato con 40 di febbre per qualche giorno).
Sicché alla fine di giorni buoni ce ne sono stati pochi pochi e al massimo ci siamo concessi qualche passeggiata.
Io invece sono riuscito a correre molto, anche in orari umani, che ogni tanto vedere bene dove si appoggiano i piedi non è neppure una brutta cosa, perché il lebbrosario dalle 13,30 alle 16 era tutto a letto e potevo andare a zompettare allegro in giro per la collinetta e gli argini.

Su twitter mi lasciavo andare ad un'esternazione poco costruttiva: meno male che è arrivato il 2015 perché tutta la merda, oramai, nel 2014 non ci stava più.
Non sono mai stato bravo a fare bilanci di fine anno e credo che non ne valga nemmeno la pena. Ci sono date da ricordare perché si ha voglia e date che non te le scordi neppure se vuoi. Ci sono eventi belli ed eventi brutti, nemmeno questo si può cambiare e neppure prevedere più di tanto. In entrambi i casi possono cambiarti la vita per qualche istante, per alcuni giorni o per tutta la vita. Nel bene e nel male.
Ai propositi credo ancora meno. 
Non amo particolarmente Roberto Albanesi (runner un po' troppo sgureggione per i miei gusti) ma ho apprezzato il suo twit di auguri: “I sogni aiutano a rimanere nella mediocrità, sono gli obiettivi che ti fanno andare avanti”. È vero!
Anche le scadenze, però, almeno nel mio caso, anche se le rincorro, più che altro, soprattutto al lavoro.
Gli unici obiettivi che provo a darmi sono sulla corsa, giusto per trovare le energie e la motivazione per saltare giù dal letto mentre fuori è ancora buio e per terra è tutto ghiacciato.
MI faccio bastare questo.
In ogni caso non avrei neppure grandi sogni da proporre, se non un auspicio che il tempo non stringa troppo velocemente la borsa per nessuna delle persone che ho più care. Ma è un auspicio fragile sulla quale nulla posso e possiamo.
Buon anno in ritardo, a tutti. 
Alba vista dal colle vicino a casa

 

7 commenti:

  1. Che l'anno sia buono davvero!!
    io ho deciso che lo sarà!

    RispondiElimina
  2. Detesto Albanesi, lo trovo fascista. E il tweet sulla mediocrità è proprio nel suo stile, quello di non essere incoraggiante nemmeno per sbaglio.
    Cmq buon anno :-)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. SI, anche io non lo sopporto. PErò quella mi piaceva

      Elimina

Scrivi quello che vuoi, in questo blog non si censura un ca##@