mercoledì 4 giugno 2014

Io armi non ne ho


Mi spaventa molto essere l'ultimo a capire le cose.
Avete presente quella scena di “The Bourne identity” dove Jason e la sua sventurata compagna di viaggio entrano in una tavola calda e lui, che ancora non conosce la propria identità, trova che non sia normale aver già fatto il check up di tutte le auto in parcheggio e di tutti gli avventori dell'osteria?
Ecco, a me non capita mai.
Ma non mi capita neppure nelle relazioni.
Ci sono persone che penso di conoscere ed invece mi ritrovo, prima o dopo, qualcuno che mi guarda, sbuffa e mi dice: “Ma come, vuoi dirmi che tu non sai niente?”.
E giù coi particolari.
Ed io mi stupisco ogni volta di quanto io possa essere ancora così ingenuo...
Dico, ma come cavolo mi avete educato, mamma, papà?
A fidarmi della gente? A credere sempre nella genuinità dei sentimenti, delle realzioni? Delle parole?
Niente, sbagliato, pericoloso.
E dire che non sono una persona fragile: io nella tensione ci sguazzo, non ho paura dei toni alti, li ammorbidisco con la mia pingue ironia.
Ma forse sono come quei guerrieri, avete presente il colosso amico di Massimo ne “Il Gladiatore”? Sono talemente convinti della propria forza che non si proteggono, non usano astuzie tipiche di chi è più smilzo. Ed alla fine la frecciata arriva, il fendente che ti ferisce e ti fa cadere a terra.

Eppure non sento la voglia di cambiare. Certo, mi dico “la prossima volta starò attento” ma qualche capello grigio mi ha insegnato che io disattendo sempre queste promesse.
Io credo in un mondo senza bassezze, senza sotterfugi, con goffaggine ma senza reale cattiveria. Ci credo a costo di morirci negando l'evidenza.
Ma papi, alla fine i buoni vincono sempre?”
Si, Amore mio, alla fine i buoni vincono sempre”.

22 commenti:

  1. Ci credo anch'io! e sono certo che siamo più di due!!!

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  2. Non mi comporterò mai come le merde vorrebbero che fossi, per potermi considerare al loro stesso livello. Ne faccio una questione di principio. Le regole di un mondo di merda non le ho inventate io, perché dovrei adeguarmi? Oltre al danno, pure la beffa.

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  3. Io son convinta che i buoni non vincono sempre la battaglia, ma vincono sempre la guerra!

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    1. Importa poco se si muore in battaglia. Ma almeno saranno morti con il cuore puro.

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  4. Ci credo anch'io, però anch'io come te continuo a fidarmi (anche se dico sempre che non lo faccio) e poi ecco che arriva la pugnalata. ma deve esserci qualcosa di buono rimasto in fondo in fondo, in un angolino dimenticato nel cuore delle persone...

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    1. C'è di sicuro! Poi non so se riusciranno a tirarlo fuori. Resisti!

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  5. Io forse sono più disilluso, ma è un piacere leggere chi non lo è.

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    1. Ford, non menarcela: se io sono il colosso che si becca la freccia, tu sei Massimo Decimo Meridio! ;)

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  6. anch'io continuo per la mia strada, che è la stessa tua, ci ritroveremo in qualche punto di ristoro, un po' stanchi, con qualche fregatura di troppo, ma sempre da quella parte. Bacio

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  7. Anch'io sono una credulona...purtroppo o per fortuna? Devo ancora capirlo bene...

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    1. Basta saperne apprezzare al momento giusto entrambe le sfumature ;)

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  8. Deve proprio essere una cosa derivante dall'educazione che ci è stata impartita. Mi sembra comunque una qualità. Sei fai il computo totale noi rodiamo meno.

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  9. Purtroppo la mia mente funziona più come quella di Jason Bourne e spesso mi dispiace perché so cosa succederà con eccessivo anticipo e mi perdo il piacere del momento. Non credo sia cinismo, solo che ho un acuto sesto senso che non riesco a far tacere ... per fortuna continuano a piacermi le storie in cui i buoni vincono, perché assolutamente i buoni vincono sempre, malconci ma eroici!

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  10. sono sulla strada della disillusione, ma non smetto di sperare

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    1. Ma pure io mi definisco disilluso, solo che poi mi ricapita di cascarci: è come con la dieta, posso diventare magro, ma non smetterò mai di avere la tendenza ad ingrassare. ;)

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  11. siamo tanti ad essere così... quindi abbia fiducia e rimani come sei

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