Un
anno fa eravamo a cena dai miei e mio fratello, rinunciando al
panettone, mi invitava ufficialmente ad accompagnarlo alla marcia del
paese che si sarebbe svolta il giorno seguente. 20 km.
“Ciccio,
non faccio attività fisica da due anni esatti, da quando cioè sono
nati i gemelli ed ho passato l'ultima ora della mia vita trascorsa in
palestra a scambiarmi impressioni genitoriali con l'istruttrice”.
“Chettefrega,
andiamo pianino, vedrai che ce la fai”.
“Si,
dai, ti farebbe anche tanto bene” ha rinforzato Silver,
strappandomi di mano il panettone.
Va
ben. Chi mi presta un paio di scarpe?
Tornato
a casa frugai nei cassetti più reconditi delle stanze più nascoste
delle torri più alte dei castelli più lontani alla ricerca di un
minimo di abbigliamento.
Il
mattino successivo, dopo un'arrembante partenza, giunti all'altezza
della chiesa del paese, circa duecento metri dopo, dichiaravo la mia
resa: incoraggiavo mio fratello ad abbandonarmi con una pistola con
un solo colpo.
Mi
incollai dietro a due ottantenni secchi secchi di quelli che paiono
fatti di legno e arrivai a casa per il percorso più breve.
Ma
lo smacco era stato troppo grande.
Dire
che in un anno io sia diventato un runner è spararla grossa. Non ho
il fisico, non ho le distanze, non ho l'attrezzatura (il massimo che
mi concedo decathlon da pochi euro), non ho il ritmo.
Mi
basta avere il tempo di partire ed arrivare, sapendo che non porto
via spazio, non troppo almeno, a famiglia e lavoro.
Mi
piace programmare, pianificare e poi disattendere
Mi
piace creare aggregazione attorno alla corsa, essere in tanti,
approfittarne per fare due chiacchere: non rinuncio all'idea che
tutto abbia un ruolo sociale, perfino una sgambata in compagnia.
Soprattutto
mi piace l'alba, il freschetto del mattino, le gambe che si smollano
man mano che percorro i chilometri, man mano che sorge il sole.
Mi
piace però anche il buio, il silenzio, l'immaginare le famiglie,
dentro a quei muri che si preparano per la cena o stanno andando a
dormire.
Mi
piace cambiare strada, cambiare terreno, mi piace che cambino le
stagioni.
Mi
piacela salita, che mi ricorda che devo perdere peso, che
l'allenamento che ho non basta, che l'ultimo metro è sempre il più
duro; assomiglia un po' alla vita, dove neppure la discesa è
semplice e devi stare molto attento a non scivolare o a mettere male
i piedi.
Poi
schiena dritta, gambe leggere, bacino a piombo e occhi sul traguardo,
fino a quella curva lassù, stavolta voglio arrivare fino alla curva
lassù
Ho fatto casino con le date delle foto... vabbè fotoscioppo peggio di come corro
Titolo del post spettacolare, il Boss ci sta sempre. Belle le foto. Devo cominciare anche io a correre. Forse un pò di incoraggiamento me lo hai dato anche tu!
RispondiEliminaSi dai... comincia ora che è difficile, vedrai i frutti a primavera (se non piove come l'anno scorso ;)
EliminaGrande post, e grande titolo.
RispondiEliminaIo sostengo questa tua passione. Continua così!
Grazie Ford, finirò il 2014 magro come te ;)
EliminaChe meraviglia ! Mi hai ricordato di quando correvo ! Oggi, con un ginocchio di marzapane, invidio gli altri che lo fanno.
RispondiEliminaVai di bici... o di divano ;)
Elimina"basta avere il tempo di partire ed arrivare, sapendo che non porto via spazio" la programmazione dei miei km sottostà rigorosamente a questo diktat ;) spesso vorrei marciare più a lungo, ma so che devo rientrare... però dai, un passetto alla volta si torna in forma... e poi fa bene allo spirito.
RispondiEliminaDa un mese il Comandante ed io ci alterniamo uscendo a correre con Chiara che ora fa 3km ma vuole incrementare, pian pianino...
Che brava Chiara... e bravi voi che la sostenete
EliminaFotoscipperai pure male ma le foto sono una meraviglia e fanno venire voglia di correre davvero! (Io faccio corsette ridicole di manviate di minuti col passeggino -inadatto- farcito di bestiola di 13kg... ma mi sento un dio a farlo!!)
RispondiEliminaE sono tutte senza filtro... ho solo aggiunto la scritta
EliminaBello :)
RispondiEliminaIo non corro più da qualche anno, ma provo le tue stesse emozioni muovendomi in bici per fare lunghi tratti che tutti gli altri fanno in auto (vai a lavoro in bici? ma sei matta?)
RispondiEliminaPer esempio la nebbia: pericolosa e terribile vista dalla macchina diventa bellissima se attraversata in bicicletta nella stradina di campagna che uso sempre per arrivare alla pista ciclabile. Oppure il rientro con il buio passando dalla stessa strada illuminata dalla luna. Sarà che la campagna ha questo di potente: ti permette di riappropriarti delle terra e dell'aria.
(troppa enfasi? mi è presa così...)
Non so se c'è troppa enfasi, però di sicuro quando abitavo in zone più urbanizzate non correvo ;)
EliminaTi piace "Il freschetto del mattino"?? Non sei umano. A me sono venuti i brividi solo a leggere ste parole.
RispondiEliminaNo, sono grasso, tu non sai quanto protegge ;)
EliminaOla Gae. Sapevo che eri runner anche prima di sto post. " La fatica non mi spaventa, anzi mi spinge" dicevi domenica inneggiando alla prossima su e giù per le montagne... e poi, la prossima voltai non metterò fretta alla combriccola per valorizzare il ruolo sociale della sgambata. Però a stare sui sei al km... ah ah... Franzo.
RispondiEliminaBisogna lavorare sulla psiche di Bubu che ha le gambe ma non ci crede. E comunque quella frase l'ho detta davanti ad una grigliata :D
EliminaDiciamo che quando ti metti, il tuo impegno è impressionante. Ti ricordi prima o poco dopo il vostro viaggio a santiago il tuo sport era la bici e mi hai convinto a salire la salve regina, io che in bici non ci andavo da un paio d'anni. Sei coinvolgente.
RispondiEliminaÈ vero, mi ricordo. All'epoca la Salve Regina l'avevi fatta anche senza problemi. Allora ti faccio la proposta indecente: rimettiti in sesto che poi alle sette di mattina a vedere l'alba sul monte con noi ci vieni pure tu, ok? ;)
Eliminaproprio un bel post
RispondiEliminaGrazie e benvenuto... La tua foto mi istiga a curiosare sul tuo blog, ora ;)
EliminaUomo, una foto l'ho riconosciuta, quella con la neve, sul monte di Montecchio Precalcino, se abiti lì (io ci abitai fino a novenbre 2012) hai a disposizione la miglior palestra a cui un runner possa ambire... salite di ogni tipo, stradine tranquille, ho fatto qualche migliaio di km attorno a quel monte, FANTASTICO... ah pure io per incastrare la corsa con la famiglia corro di norma alle 5:30 del mattino... uno psichiatra mi ha detto che non sono grave e persisto il più possibile... ciao e grazie di esser passato sul mio Blog
RispondiEliminaSe ti sforzi riconoscerai anche quasi tutti gli altri luoghi, a parte due sono tutte fatte sul colle. Forte il destino, io a Montecchio ci abito dal 2012 (anche se lo frequento da 15 anni)... come ha detto un'amica blogger che è passata a trovarmi: "In un posto così, correre è obbligatorio". Passa a trovarmi quando vuoi, io comunque il tuo blog non lo mollo di certo ;)
Eliminagli ingredienti ci sono tutti, e per me sei ufficialmente malato di corsa come tutti noi della community
RispondiEliminaovvero dai colore alle tue giornate, con il pennello della corsa che ti vivere secondo l'istinto che hai dentro....
tutto il resto chiacchere!
benvenuto runner, ora il massimo che puoi ottenere è contagiare qualcun'altro.....
Benvenuto Andrea e grazie dell'incoraggiamento. Se arriva qualche altro blogrunner famoso a commentare, va a finere che finisco per crederci davvero di potercela fare ;)
Eliminameravigliosi i tuoi percorsi!! Solo,giurami che non indossi davvero quelle scarpe. Giuralo.
RispondiElimina