Non può piovere per sempre, diceva Eric Draven ne "Il Corvo".
E magari aveva anche ragione, chi lo sa.
Fatto sta che qui ormai la pioggia ci sta facendo uscire pazzi. Che è l'unico modo di uscire che ci è rimasto, visto che a volte vengono giù certe secchiate che nemmeno con l'ombrello.
I bimbi beati loro, non paiono risentirne più di tanto. Soprattutto durante la settimana dove l'esercizio di far scelrare mamma e papà passa in secondo piano. Ma il nonno, vedovo bianco per una settimana, si è inventato questa cosa di farli dormire da lui a gruppi di due per tre sere, sperimentando tutti gli incroci possibili tra i tre. Genialata pedagogica, a dire il vero.
Primo perché i due che vanno è come se andassero in vacanza: si dorme nel lettone del nonno, che c'ha pure la televisione. Il nonno si sciroppa Peppa Pig, ma questo è un dettaglio. Due punti al nonno (uno per il lettone ed uno per Peppa).
Sono cambiati i tempi, ho pensato; credo di non aver mai dormito con i nonni, e non ho neppure memoria che nessuno di noi fratelli avesse mai dormito nel lettone di mamma e papà, a dire il vero.
Secondo motivo: il figlio superstite vince una sera da figlio unico. Buttala via. È curioso vedere quanto riescano ad essere così diversi fra loro, anche in questa situazione. Ho sempre pensato che essere figli unici sia abbastana triste. Forse me la raccontavo. In generale però qualche momento da soli con i genitori credo faccia proprio bene. E se lo godono che è un piacere. Altro punto per il nonno.
Terzo ed ultimo motivo: la tecnica dell'incrocio rompe la dicotomia "Maria e i gemelli".
"I gemelli" non esiste, nessuno di loro due è gemello. Nemmeno paiono fratelli, ok? Chi li chiama gemelli o, peggio, chiama uno di loro Ehy, Gemello, mi fa incazzare. È una semplificazione inutile: ti sei imparata i nomi di tutti i compagni di tuo figlio? Che vuoi lo sconto che due nomi non li impari? Essù! Eddai!
Ma questo non centra. Fa proprio bene ai maschietti, sapere che possono stare da soli, senza il fratellino, fa bene a Marichan, che sa che non è controparte, fa bene a noi grandi, che predichiamo ma poi scappa pure a noi di chiamarli gemelli. Quattro punti per il nonno.
Domani finiranno il giro e, in teoria, dovrebbe anche smettere di piovere.
Così chissà che si riesca a ricominciare a correre, una buona volta. Lo so che i duri corrono anche con la pioggia ma io non sono duro.
E poi lo dice anche Galloway che il riposo è da valorizzare quanto l'allenamento.
Fate i bravi e statemi bene
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Io la separazione la faccio abitualmente, per i motivi che dici. C'è un unico contro: approfitti dei nonni per una sera, ma non sei libero. Eh.
RispondiEliminaQuesta cosa del giro è fortissima, bravo nonno! Da gemella ti dico che dalla gemellitudine non se ne esce. Siamo ancora legemelle tutto attaccato per molti, un po' ignoranti, è vero, ma è la realtà. A 45 anni devo ancora sentirmi domande sul quale delle 2 sono, è successo giusto domenica. "Tu sei quella con o senza figli?" va per la maggiore per identificarmi. Così l'incazzatura è doppia. Forse non ci ho fatto mai l'abitudine a sta abitudine altrui. un bacione Sandra
RispondiEliminaah ah correre con la pioggia anche no dai... aspetta aspetta che non può piovere per sempre... io ho sempre avuto la nonna a casa quindi niente trasferte
RispondiEliminaSmetterà di piovere, ne sono certa. Nonno bravissimo, non c'è che dire :D
RispondiEliminaFirmato una figlia unica per niente triste ;)
... caro Gae su dai correre anche sotto la pioggia... magari diventi come lui! http://www.kilianjornet.cat/ca/kilian-jornet/
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