Nasce
La Folgorante.
Cioè,
non è ancora proprio nata nata; diciamo che siamo le donne che
scoprono di essere in dolce attesa dopo averci pensato e provato
tanto.
Noi,
ad essere onesti, non è neppure che finora ci abbiamo provato chissà
quanto, più che altro siamo stati lì a fantasticarci sopra un bel
po'.
Ma
cu minchia fu La Folgorante? Si staranno chiedendo a Punta Raisi.
La
Folgorante è un'associazione di corsa, sulla carta (che ancora non
c'è).
Il
bello è quello che c'è sotto la carta (che ancora non c'è): un
gruppo di guerrieri affiatatissimi, pronti ad affrontare tutto
(alcuni davvero tutto, in senso assoluto) per ricordarci che siamo
vivi e che non è scontato, non lo è più. Lo ha detto benissimo mio
fratello, quel triste martedì di aprile: “Da oggi sappiamo tutti
di avere già avuto in regalo un tot di anni e di mesi”.
La
Folgorante è uno dei tanti modi per dire che quel regalo non finira
nel sottoscala della nostra vita, o in uno scatolone in soffitta.
Ma
badate bene, voi tutti che state pensando che la corsa non risolve i
problemi: nessuno di noi corre per correre; la corsa è un mezzo, è
il viaggio. E nel viaggio è più importante chi ti tiene per mano
che la meta finale. I problemi non si saranno risolti ma almeno non
saremo stati soli.
E
non sarà arrivando primi che vinceremo le nostre gare (credo di
poter affermare con ragionevole certezza che in ogni caso primi non
ci arriveremo mai comunque).
Ogni
persona che verrà con noi, ogni singolo corridore che deciderà di
vestire i nostri colori sarà il nostro premio, se avrà condiviso lo
spirito di fondo.
La
Folgorante è un Padre Nostro recitato al sole che sorge
all'orizzonte e l'eresia lanciata ad ovest sulla salita successiva, è
una lacrima asciugata di nascosto sull'argine del Tèsina, è il
magone che ti fa fermare sugli “scursoli” del Summano.
Ma
è anche il disquisire di dimensioni artistiche dei corridori, di
monovolumi improponibili e di assoli di chitarra.
La
Folgorante è una tartaruga che è venuta azzurra perché non c'erano
altri colori disponibili con una N che sembra un fulmine sul petto (o
sul guscio, mo' vediamo).
Ed
è in quella N che affonda la sue radici la Folgorante. Non c'è
bisogno che tutti sappiano!
Quelli
che verranno potranno dare a quella N il significato che vorranno.
A
noi non serve neppure per ricordare, che non c'è bisogno di artifici
per farlo; serve a farci un minimo di compagnia, giusto un po'.
A
far sentire meno vuoto quel posto che sicuramente avresti occupato
con noi anche in questa pazza, perdente e sconclusionata avventura.
Another day passes as the night closes in
The red light goes on to say it's time to begin (Ozzy Osbourne - No More Tears)
The red light goes on to say it's time to begin (Ozzy Osbourne - No More Tears)
Compagni Corridori!
RispondiEliminaPost...fata resurgo (non perchè finalmente commento El Gae dopo tanto silenzio): perchè mi pare un giochino di parole che riassumere il senso del post: dopo la morte mi rialzo, risorgo.
Lasciamo anche stare l'araba fenice.
Ma il motto vale per "N" (chi non l'ha conosciuto può senz'altro continuare a considerarlo come una luce dal cielo, un fulmine) che da Lassù osserva in pace e divertito noi e le nostre fatichette e i nostri inciampi.
Vorrei fosse d'aiuto per noi, che DOBBIAMO andare avanti, spesso a fatica; rialzarci, lottare, sudare e correre, appunto.
Sappiamo che "La Folgorante" è stata fondata fin da quando ognuno di noi, per conto proprio e senza condividere subito, ha pensato di dare una ragione in più alle nostre corsette, scoprendo poi di aver avuto la stessa idea.
"La Folgorante" va ora messa su carta bollata e divise, per tutti. Certamente anche per chi ancora non corre letteralmente e forse non correrà, ma comunque ogni giorno si rialza, lotta, suda e guarda avanti.
Ciao belli.
Non avrei saputo chiuderla meglio. Grande Franz!
EliminaNon ho avuto la sorte di conoscerlo di persona ma penso che avrebbe apprezzato.
RispondiEliminaBravi.
Non credo che avrebbe solo apprezzato, credo che l'avrebbe fatto lui per ciascuno di noi. Grazie mille
EliminaBravi. Quella tartaruga blu è proprio bellina. Secondo me da lassù sta facendo il tifo per voi...
RispondiEliminaLa tartaruga è uscita di quel colore perché ci siamo presi tardi a comprare gli ingredienti. Questo è il nostro spirito: si fa fin dove si arriva e poi ce la facciamo andare bene. ;)
EliminaC'è un entusiasmo contagioso tra i pixel ^_^
RispondiEliminaSono contento che tu lo dica, spero contagi molti.
EliminaOrgogliosissima della tartaruga bruttina, ma è la N che conta. Dàje Buson!
RispondiEliminaEhi, non è così brutta... era il primo esperimento di cake design
EliminaSummano chi è, mi è parente? (tanto per buttarla in caciara prima che mi commuovo)
RispondiEliminaCommuoviti pure. Spero non sia parente: ha due gobbe :D
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