giovedì 3 dicembre 2015

l'America era Life, sorrisi e denti bianchi su patinata

Ieri sera la messa a letto, momento che come fatica che ricorda quello che precede l'alba, più buio e più freddo della notte stessa, è stata più dura del solito.
Chissà perché la Triplice Alleanza ha deciso di entrare in crisi in simultanea, fatto piuttosto raro, anche se con cause svariate: Maria aveva perso tre partite a carte di fila nonostante la proposta di cambiare gioco ogni volta (Uno, Vecia e cava camisa). Segnata nell'animo dal destino cinico e baro (ma decisamente sul pezzo, trattandosi di gioco a carte) la pulzella si è disperata in singhiozzi e urla che manco col morto in casa.
Nei file delle cose da fare ricordarsi di segnare strategie per insegnare a reggere la frustrazione.

Jack invece non aveva ancora elaborato il lutto per la mancata partecipazione al canto della stella con l'Asilo. Rintravamo tardi dal lavoro, la mamma ha un impegno dopo cena e comunque anche sticazzi.
Pee, a quel punto, per nn sentirsi escluso, piangeva per solidarietà, dicendo che il suo cane di peluche aveva paura del buio e che comunque al canto della stella, la settimana prossima, ci dobbiamo portare pure lui. Il cane, logicamente.

Tant'è. Un'oretta a far girare Pachelbel nella tomba a causa della mia ormai cronica imperizia sulle sei corde e accendo la tv: TG - edizione straordinaria.
Oddiosanto! E mo' cos'è successo.
Ammetto con un bel po' di vergogna che quando ho capito che si trattava di uno dei "soliti" fatti tipicamente americani e non di terrorismo ho tirato un sospiro di sollievo.
Si, alla faccia di tutta la mia sciallaggine delle settimane scorse rispetto a non voler sottostare al terrore.
Attacco ad un centro riabilitativo per disabili.
Lì per lì ho cercato conforto nel cinismo: "Cazzo, fosse stata l'ISIS almeno oggi mi avrebbero proibito di andare a lavorare: luogo ad alto rischio".

Ma non volevo parlare di Pachelbel, del pianto dei miei figli e neppure della follia in America. A conti fatti forse era meglio se stavo zitto.
A conti fatti, visto che ogni giorni si potrebbe morire per un motivo qualsiasi, tanto vale non sprecar parole e vivere.

4 commenti:

  1. Una massima da tenere sempre ben presente in mente ;)
    Io non ho neanche avuto tempo di sentire o leggere una notizia sui fatti in America... in fondo ritengo sia una fortuna per me.

    RispondiElimina
  2. Vivere sempre.
    Il più a fondo possibile.

    RispondiElimina
  3. vivo a L.A., un'ora di macchina da San Bernardino. Fa molto paura tutto questo.
    valeriascrive

    RispondiElimina
  4. Paura, si, immagino. Non vorrei essere al tuo posto, Valeria.

    RispondiElimina

Scrivi quello che vuoi, in questo blog non si censura un ca##@