Si lo so sarei in ferie ed avevo detto che non scrivevo. Più che altro pensavo di non averne tempo. Invece ho fatto una contrattura al polpaccio ed i tempi di allenamento mattutini si sono dimezzati. Così mi rimane il tempo per vessarvi un po' anche questa settimana.
A me la vita da mare non piace, credo non mi sia mai piaciuta.
Mi spiego meglio: mi piace il mare. Mi piacciono le città di mare. Ancora più alcuni porticcioli che ho visto su in Bretagna, sull'oceano. O il fascino, un po' cadente di Pellestrina.
Non amo particolarmente la vita balneare: crema, spiaggia, bagno, doccia, crema, sabbia, doccia, cena, balli di gruppo, buona notte.
Eppure credo sia la soluzione più semplice, forse non la migliore ma di sicuro la più semplice, per chi ha bimbi piccoli. In fondo credo che la pensassero così anche i miei, visto che appena abbiamo avuto un età decente hanno iniziato ad allargare il raggio e portarci in Toscana o in Etruria, a concedersi almeno un paio di giorni di turismo culturale. Poi, appena ci siamo levati dai coglioni, hanno iniziato ad andare a godersi le vacanze al mare sì, ma dove si potesse girare in bici o cose così.
Forse sarà questo anche il nostro destino, trovare delle famiglie compagne di viaggio e allargare, a cerchi concentrici, il nostro raggio d'azione.
Nonostante ciò molti odori, gesti, sensazioni, mi sono rimasti dentro, come le colonie di cui ho parlato tempo da.
Ricordo le spese sovrumane che facevano prima di partire; mio padre prendeva in prestito un enorme Opel Kadett station wagon tutta arrugginita e si andava in uno dei primi discount della zona. Tornava stracarico di pasta, di sugo, di latte a lunga conversazione. Manco dovessimo partire per il deserto: s'andava a Caorle.
Poi quei prodotti che esistevano solo per il mare: la simmenthal, la pressatella.
Poi la Cioccoina! Chi se la ricorda? Era una vasca di crema spalmabile nemmeno lontanamente paragonabile alla nutella. Aveva però la particolarità di essere a due gusti che mia madre, per velocizzare, mescolava sempre. Mi mandava fuori di testa.
Ed il succo alla pera, misto sempre ad un po' di sabbia.
Poi mi ricordo lo zio Severino, che se ne è andato troppo presto, tanto tempo fa. Veniva a svegliare mio fratello e me, al mattino presto per andare a camminare. Mi stringeva un piede, in silenzio, per non disturbare gli altri, come faceva il vecchio Santiago ne "Il vecchio e il mare". Poi si partiva: il porto, il mercato del pesce e la spiaggia. Quattro o cinque barzellette, sempre quelle, come il percorso. Eppure è in mattine come queste che il ricordo si fa spazio come il sole tra le nuvole.
È in mattine come queste che mi accorgo del vuoto che, dentro, non ho mai colmato.
Buongiorno... che malinconia, bellissimo post
RispondiEliminaGrazie ;)
EliminaAppena ho iniziato a leggere il post ho pensato di risponderti che sì, anch'io non sono una gran patita della vita da spiaggia e sì, si può anche viaggiare con i bambini.
RispondiEliminaPoi però sono arrivata alla fine e mi è venuto il magone.
Perché anch'io ho uno zio che se n'è andato troppo presto, lasciando un vuoto incolmabile. E in queste serate in cui portiamo i bambini a vedere le lucciole, il suo ricordo torna dirompente...
E se trovi ancora le lucciole devo dire che fai un grande regalo ai tuoi bambini
EliminaOh Gae, a tradimento il finalone commovente... Mi fai ripensare a mia nonna, mi portava sempre al mare lei e l'odore più forte era quello di mare e Coppertone, la mitica crema solare (credo anche l'unica) anni '70.
RispondiEliminaCiao, fai un bagno anche x noi ;)
Pochi bagni, tanto freddo. Ma comunque una bella vacanza.
EliminaQuando sono al mare mi sveglio presto - punto addirittura la sveglia... un po' da pirla.. - e scappo dove c'è un bar: caffè, giornale, silenzio, profumo di mare di primo mattino: gli unici moneti che adoro... dopo le 9.00 vorrei già fuggirmene via...
RispondiElimina... mio padre "depositava" me e mia sorella (e mamma) a Rimini il 31 maggio e veniva a riprenderci il 30 giugno... poi grazie alla colonia non ha fatto manco quello. Forse m'è rimasto dentro questo approccio...
No, serve anche riuscire a staccare. Noi piacciono le due ore pomeridiane quando i piccoli dormono, per dire
EliminaUn post toccante e semplice, di quelli per cui passare dalle tue parti è sempre un piacere.
RispondiEliminaBravo. Anche se io, ti dirò, ci passerei tutto l'anno con la vita di mare, sostituendo i balli di gruppo con una bella bevuta! ;)
Si, messa così non fa schifo neppure a me ;)
Eliminala cioccoina mischiata è un delitto.
RispondiEliminaLeccarsi prima il bianco e poi il nero era il vero rito godurioso.
I vuoti non si colmano.
Ci si costruisce tutto intorno della roba, ma colmarsi non si colmano mai.
:)
Infatti! Grazie del commento.
Eliminaveramente un amarcord di post, e comunque passa da me e beccati tutti gli arretrati di natallia, perchè ti ho citato.
RispondiEliminaDicevamo la vita di mare è una faticcaccia ma coi bimbi si creano dei rituali belli belli. Poi ognuno ha i suoi vuoti per cui quoto Annina, e la vita va avanti verso il mare, altri lidi, e porca paletta la Bretagna (e pure la Normandia) è tutta un'altra storia. Ci stavo giusto partendo in questi giorni 3 anni fa. Ti abbraccio Sandra ps. mi spiace assai x la contrattura
La contrattura è passata, non temere ;)
EliminaE grazie per la citazione
Sulla vita da mare può piacere o no, ma camminare, specie la mattina presto, sul mare, ha un potere che definire evocativo è dir poco. Forse è l'odore, perché non ne esiste al mondo un altro simile (come quello dei Nanetti appena nati), forse è il rumore che fa, fatto sta che tutti gli anni è la solita storia, nostalgia portami via.
RispondiEliminaSi, l'odore è importantissimo, sempre. Pensa che io ancora associo l'odore dei cassonetti della spazzatura al mare perchè ci passavo vicino in una delle prime vacanze, tanti anni fa.
EliminaHai ragione: il mare è bello più d'inverno, o comunque lontano dagli stereotipi estivi.
RispondiEliminaPerò mi oppongo: i balli di gruppo ti prego no. Nn sono necessariamente nella dizione di mare.
Pellons.
Nel senso che ti fanno venire l'orticaria anche d'inverno? O che per fortuna che ci sono?
Elimina:* uno zio magnifico ci ha appena lasciati troppo presto, mi sento qiindi tanto empatica
RispondiEliminaE so o contenta che tu scriva anche in vacanza. .. mi piacerebbe avere io più tempo per stare qui ...
Mi spiace per il tuo zio. Il mio era una specie di vice nonno, sia per età che per dinamismo.
Eliminacommento in ritardo di ritorno da un mese di Jesolo, che farà anche schifo ai più, ma io ci ho passato tutte le estati della mia vita, fino a quando i miei nonni hanno tenuto la pensioncina. Dopo tre anni la nonna è morta... e mi credi che i puntini sono serviti per dami il tempo di ricacciare le lacrime? noi siamo 4 volete passare le ferie con noi anche se non ci conosciamo? i nostri amici ci danno sempre buca, anche prima , quando eravamo tutti giovani e senza figli. Elisabetta ( quella che passa di qui ogni tanto)
RispondiEliminaChe dolce dolcissima nostalgia. Amo i momenti commemorativi che aprono una breccia sui ricordi dell' infanzia. Per ritrovarci un po' di me, un po' di noi.
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