Non so perché ma questa settimana mi è capitato già due volte di dire a delle persone di correre senza cuffie.
Si, s-gureggio un po', neanche fossi un top runner.
Talvolta mi chiedo se questi miei consigli non richiesti non vengano presi come il "campione" da osteria di cui parlavo la settimana scorsa; la verità è che mi piace condividere, io sono un entusiasta e ogni scoperta mi sembra irrinunciabile.
Prendete le scarpe minimaliste: risolvevano tutti i problemi.
Poi mi sono un pelino moderato, ho capito che il minimalismo è utilissimo e vale la pena perseguirlo con costanza ma, talvolta, quando i percorsi sono lunghi ed impervi, è meglio dotarsi di un minimo di protezione in più per evitare di finire la propria misera esistenza senza le dita dei piedi.
Lo stesso vale per la musica.
Quando ho cominciato a correre sono partito con lo smarthphone infilato nella tasca dei pantaloni, cuffia armata e le canzoni preferite in loop. All'inizio ne bastavano tre o quattro ed ero bello che bollito.
Poi ho iniziato a correre più spesso e più a lungo e allora le playlist hanno richiesto maggiore impegno. Anche nel valutare il ritmo d'insieme: passare da una ballad di Mark Knopfler ai Cento Passi dei Modena City Ramblers può avere effetti deleteri sul tuo fisico.
Se non che, qualche mese dopo è arrivato il minimalismo. Il minimalismo predica di correre scalzi e per correre scalzi è piuttosto importante concentrarsi su come e dove si mettono i piedi.
Già: come e dove si mettono i piedi. Dovrebbe essere l'azione che il runner fa di più. La concentrazione come esercizio. Ecco allora che il movimento in corsa non è più solo un'espressione di potenza e resistenza, ma è un'esperienza di meditazione in continuo sviluppo.
In questa concentrazione la musica non ci sta.
Il cervello un po' ci prova, a portarti a cantare le canzoni che vuole lui, che sente lui, nonostante tutto. E questo va anche bene, se non altro perché potrebbe andare in loop per ore.
Ma se ad un certo punto pensi a come appoggi i piedi, a come stai muovendo le braccia, a come cade il sudore lungo la tua schiena e riesci a farlo per un bel po' di minuti, senza lasciarti distrarre, ecco, allora lì ti volti ed hai staccato tutti, perfino la fatica.
Verissimo.
RispondiEliminaIo non corro, ma in allenamento le cuffie non le uso mai. Al massimo qualcosa di sottofondo, ma non è così necessario.
Dice Danny Dreyer: "Rilassa di più un'ora di Yoga che un'ora davanti alla tv". E secondo me ha ragione, posto che non si vive solo di yoga.
EliminaPerò, se uno riesce a fare due cose contemporaneamente, potrebbe riuscire a concentrarsi e ascoltare anche la musica :) Quando correvo, e mi allenavo tutti i giorni, potevo raggiungere buoni risultati solo con la musica. Tolta quella, tolto il carburante, e ritornavo a essere una pippa. Ma credo che in fin dei conti abbia ragione tu.
RispondiEliminaIo riesco a farne anche tre cose contemporaneamente. E tutte ugualmente male ;)
EliminaA me personalmente...la musica mentre corro...dà tantissima carica.
RispondiEliminaMi fa comunque volare il pensiero dove voglio tanto che alla fine non mi sento nemmeno stanca.
Vivy
Invece, vedi, il bello è proprio questo: impari a darti la carica senza stimolo esterno. E alla fine non ti senti nemmeno stanco
EliminaConsiderato che non corro ma nuoto usare le cuffie è improbabile (massimo la cuffia...)
RispondiEliminaEppure recentemente ho visto degli auricolari da acqua. Abominio! ;)
EliminaInvece io quelli li uso, perché a nuotare mi noio. :-)
EliminaIn effetti, essendo io una delle duepersone cui l'hai detto, credo tu abbia ragione. Non so mai che cazzo ascoltare, continuo a fermarmi cambiando radio o canzone, e le cuffie rompono i coglioni. Forse mi devo comprare un orologio cronometro e mollare a casa il cellu, una buona volta. :-)
RispondiEliminaMa si. Eppoi che palle, c'è sempre qualcuno che chiama o messaggia, anche alle 5 di mattina. Ma lasciamo a casa sto castigo.
EliminaIo invece per le corse lunghe (niente di che, considera che sto preparando la mezza e prima non ero mai andata oltre 13-15 km) sento davvero il bisogno della musica, uso spotify e le playlist su cui traffico spesso la sera prima di addormentarmi :D. Però le faccio andare, non mi fermo mai a cambiare le canzoni, e cerco di tenere a mente se ho buttato di fuori qualcosa e c'ho messo un lentone che invece di darmi la carica mi tronca le gambe per toglierlo. Perdona lo sproloquio, ma quando si parla di corsa finisce sempre che divento logorroica!
RispondiEliminaBuone corse!!!
Cristina
A chi lo dici. È stato un piacere
EliminaConcordo: è il motivo per cui, nonostante da un lato mi ispirino, non nuoto mai con le cuffie, nuoto e mi concentro su me stessa che nuota. Ed è bellissimo.
RispondiElimina(Le poche volte che vado a correre, quando non posso nuotare tutti i giorni della settimana, sono oltranzista: niente cellulare, niente fermarsi, niente di niente, le chiavi di casa lasciate in posto sicuro, solo io e i piedi).
Si può nuotare con le cuffie? Dio, quanto mi sento vecchio!
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