“Ma
sei matto?”
“Ma
per terra c'è di tutto, siringhe, pisciate di cane, preservativi
usati...”
“Ma
non ti fa male?”
“Ma
non ti vergogni? E se trovi qualcuno che conosci?”
“Ma
scusa: ma almeno con i calzini?”
Eh,
si! Un po' credo di essere pazzo sul serio.
Da
bravo psicologo
ho sempre pensato che siamo tutti più o meno predisposti a qualche
forma di malattia mentale, esattamente come lo siamo per quelle
fisiche. Poi se la vita ci dice bene potremmo anche non ammalarci mai
e lasciare questo “gene maledetto” in uno scrigno, dentro al
nostro DNA.
Ma
questo non centra nulla con la mia nuova passione: Il Barefoot
Running.
Il
Barefoot Running è la corsa a piedi nudi!
Tutto
è iniziato con questo post, di un vecchio amico e collega di
università.
Come
potrete notare dalle foto non è mai stato uno che si fa problemi di
look e preferisce di gran lunga la praticità e la funzionalità alla
mise all'ultimo grido.
Mi
hanno subito incuriosito le scarpe, così gli ho scritto per
chiedergli informazioni. Le mie quasi nuove scarpe comprate in saldo
a gennaio, infatti, si sono già un bel po' consumate (d'altro canto
hanno percorso più di duecento chilometri e per quello che le ho
pagate direi che non potevo aspettarmi molto di più) e stavo
iniziando a guardarmi attorno.
In
questi casi si rischia di diventare monomaniaci e passare ogni
singolo momento libero a leggersi forum dedicati. Ed è quello che ho
fatto.
E
così conosco le scarpe minimaliste: sono sostanzialmente dei calzini
con la suola leggermente rinforzata e derivano direttamente dalla
cultura barefoot.
Il
principio di fondo è che bisogna cambiare completamente impostazione
della corsa per trovare il tuo stile naturale. Una volta trovato
riuscirai a correre con minore sforzo e, soprattutto, senza
sovraccaricare muscoli, legamenti e schiena perchè il gesto è molto
più “leggero” che con le scarpe ammortizzate.
La
cosa che più mi ha colpito, leggendo in giro, è come, nei forum per
corridori, partendo dal 2009 ad oggi, ci siano state un sacco di
“conversioni” alla corsa minimalista, anche tra chi all'inizio la
considerava una semplice moda passeggera.
Proprio
questi due aspetti mi hanno convinto a provare: i benefici fisici e
il fatto che in molti “talebani” della scarpa ammortizzata
abbiano cambiato idea.
Il
bello, o il brutto, è che non si può passare semplicemente da una
tecnica all'altra.
Intanto
bisogna iniziare scalzi e non con le minimaliste, per allenare la
propria propriocettività.
Poi
bisogna fare all'inizio solo qualche centinaio di metri, aumentando
progressivamente, per verificare che il piede si rinforzi, il
polpaccio si alleni (si usano muscoli finora sconosciuti) e anche per
fare un po' di fiato: la corsa è effettivamene leggera ma devo
tenere una frequenza di passo doppia rispetto a prima.
Però
le prime sensazioni sono ottime e devo impormi di fermarmi per non
esagerare.
Per
cui magari sono pazzo davvero, ma lo scambio per amore e sono felice.
Sai che mio cugino in California è un maniaco di tutto cio'?
RispondiEliminatuo cuggino tuo cuggino?
EliminaMa come si fa a correre scalzi? cioe' dove????? Io scalza non vorrei scendere nemmeno le scale per andare al portone. Li mortacci agli inglesi e alla coro carpet OVUNQUE, anche sulle pareti degli ascensori (lo giuro)
EliminaSi, passi l'asfalto ma sulla moquette proprio no. :)
EliminaInteressante, anche se non so se mi fiderei a farlo in qualsiasi città. Magari su una qualche bella spiaggia tropicale! ;)
RispondiEliminaSul bagnasciuga, però... e comunque nemmeno io lo farei in città. ;)
EliminaSe corressi i miei 80 km alla settimana scalzo smetterei di correre dopo 2 settimane. :)
RispondiEliminaIo ascolto il vecchiaccio qui.
Fai un fischio quando arrivi a 3000 km di corsa scalzo senza infortuni. :)
A 3000 chilometri credo che non ci arriverò neppure in macchina e, in ogni caso, ho avuto un sacco di infortuni anche con le scarpe. Come vedi è tutto relativo.
EliminaMa io non miro a correre scalzo. Voglio trovare il mio modo di correre e poi passare alle minimaliste. Sono però, per essere chiari, in fase di studio: la filosofia e l'approccio mi affascinano, ma se tra due mesi mi rendo conto che è una cazzata mi fermo... ;)
Comunque io a te ti vedrei a correre scalzo ;)
All'inizio correvo con le scarpe da tennis vecchie. Ogni mese male al ginocchio, caviglia ecc. Poi ho comprato le scarpe da corsa economiche. Infortuni ogni 2-3 mesi. Poi ho preso quelle "serie" che cambio regolarmente ogni 800 km. Nessuno infortunio. Riassunto di 10 anni di corsa. Se vuoi provare fai pure, ma spesso i bambini toccano il fuoco lo stesso anche se si dice loro che brucia. :D
EliminaSi, probabilmente hai ragione e ad un certo punto dovrò mollare tutto e scriverti che mi sono sbagliato. Ma leggiucchiando qua e là ho trovato un sacco di runners seri che, con i dovuti accorgimenti, sono migrati al minimalismo. Per ora mi piace la fase "di ricerca"... ripeto, secondo me piacerebbe anche a te... se vuoi ti giro un po' di bibliografia ;)
EliminaMa come cacchio fai?!
RispondiEliminaio mi spacco i tendini o cosa sono loro...
gia' camminare veloce con scarpe basse mi ammazza...e se dovessi rinunciare alle mie scarpe da corsa anche io 100metri e chiamatemi la barella...
comunque rispetto per chi ce la fa..
darling
È importante non forzare... e ricercare la giusta postura e andatura.
EliminaAhahah bel finale!
RispondiEliminaIo comunque avrei paura davvero di farmi male. Nel senso, correre sulla spiaggia è un conto (anche se con tutte quelle buche è pericoloso per le storte), ma la strada è piena di oggetti diabolici! Sono esagerato? :P
Bisogna partire piano. E le strade dove corro io non sono così sporche. e soprattutto sono scalzo, non senza occhiali ;)
EliminaIo non corro e credo mai lo farò ma a piedi nudi in città mai, impossibile anche nei parchi pubblici.
RispondiEliminaCertamente è una bella filosofia, se trovi i luoghi giusti credo sia un'esperienza piacevole (mio padre me lo racconta sempre con nostalgia che da bambino correvano tutti per i campi scalzi senza farsi male ...).
Non sono una persona naturista. Mi piace l'idea di trovare il mio modo di correre. Poi tornerò alle scarpe. E comunque in città proprio no. Credo che non riuscirei a correre nemmeno calzato, in città.
EliminaAl solo pensiero di correre ho già sudato!
RispondiElimina...ed io odio sudare!
A me piace. Soprattutto se la corsa si ferma dentro al box doccia.
Eliminasono di vicenza come te e certamente conoscerai le "gesta" di tom perry vero? beh io lo conosco bene e ha una pianta dei piedi che assomiglia d un copertone secco. e poi voglio dire noi donnine spendiamo 30/40 euro al mese per avere i piedini lisci lisci e voi cosa fate? venite a letto con noi e ci scartavetrate tutte? roberta
RispondiEliminaSi ma Tom Perry si getta giù per i ghiaioni... io corricchio sulla ciclabile fuori casa (e poi ci dò di crema) ;)
EliminaUno dei più bei ricordi della mia vita (anche perché legato ai primi tempi col MioAmore) è una passeggiata di quindici chilometri da Torre dell'Orso a Otranto. Gli ultimi cinque li percorsi a piedi nudi, perché mi si erano bagnate le scarpe in mare :)
RispondiEliminaNe porto ancora una cicatrice, con molto onore!
Ma davvero l'Hai fatta a piedi?
EliminaNon ne ho mai avuto il coraggio!
Al limite in moto...ma non credo sia lo stesso...
Beh, una bella scarpinata, non c'è che dire...
Eliminaed bello che sia anche legato a ricordi positivi. Mia moglie invece mi vuole internare :D
Oddio i ciclisti del tuo amico sono una cosa mai vista, tutta una nuova categoria horror per la Pellona ;-)
RispondiEliminaSi,e pensa che ci ha tenuto a precisare che non è un abbinamento ad catzum ma scientificamente preparato :D
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