Quei
pochi autolesionisti che leggono costantemente o abbastanza spesso il
blog si saranno accorti che ho tre figli tutti piuttosto piccoli. Lo
dico perchè, alla pari, mi trovo a leggere dei blog dove genitori
che ne hanno uno si lamentano tanto uguale. E non c'è nessuna
implicazione spocchiosa in questa mi affermazione. Sono convinto che,
a volte, sia più difficile gestire una sola belva che un piccolo
branco.
Nonostante
ciò vi diffido dall'usare in mia presenza (e credo alla presenza di
tutti i trigenitori o dei genitori gemellari) la frase che per meglio
entrare nel contesto scriverò in dialetto veneto: “Ah, caro! Te
savessi quanto che tribolo de più mi co' uno”.
Ma
non voglio andare fuori tema. Ah, già, non ho ancora detto il tema.
No
no, dicevo (scusate sono reduce da una formazione in cui il docente
continuava a cambiare discorso, lasciare frasi a metà ed aprire
parentetiche senza poi chiuderle per riprendere sempre con un “no
no, perchè...”
Cioè:
da un lato mi lamento, dall'altro mi rendo conto che averne tre tutti
vicine di età sta iniziando a dimostrare i suoi vantaggi. Ieri, ad
esempio sono tornato dal lavoro alle 20 e, per la prima volta non ho
trovato Silver esaurita nella gestione della Triplice Alleanza. “Sono
stati bravissimi: finchè preparavo la cena hanno giocato tra di loro
a costruire la casetta con i cuscini del divano”. Impensabile, fino
a poche settimane fa.
Si
vede proprio che iniziano a collaborare per periodi significativi:
anche per 10-15 minuti...
Poi
si menano senza pietà o iniziano a saltare selvaggiamente in
equilibrio sul bracciolo del divano, o arrampicarsi sul mobile del
soggiorno, aprire le porticine e svuotare i pensili. L'altra sera
Pietro mi ha portato amorevolmente la bottiglia di Vecchia Romagna
che ho lì solo per quando viene mio padre a bere il caffè. Mio
nonno Bepi sarebbe fiero di lui: per quanto mi volesse un bene della
madonna non ha mai mandato giù il fatto che fossi praticamente
astemio (a casa mia “aqua e vin” si bevevano appena smesso
il biberon di latte)
Chi
ha un solo figlio, invece, è probabilmente sempre più impegnato a
“fare compagnia” al pargolo (credo, dite la vostra senza
problemi).
Ricordo
che, da piccolo, i figli unici erano rari e le persone ne parlavano
sempre come se fosse una malattia. Credo che influisse molto anche la
sociologia veneta e contadina: tutto quello che è diverso spaventa,
i figli unici sono rari quindi diversi, i figli unici forse non
spaventano ma i loro genitori sono da guardare con sospetto.
E
tematiche legate all'infertilità non erano mai scevre da
implicazioni teo-colpevolizzanti.
(l'uso
del tempo passato è, in realtà, retorico perchè recentemente una
giovane mamma mi ha freddato con la cazzata solenne che: “Se Dio o
la Natura ha deciso che non puoi avere figli forse un motivo c'è”)
Stesso
effetto facevano i figli di genitori divorziati; in paese addirittura
non ce n'erano. Però alle medie, fatte a Vicenza, dai preti, ce
n'erano un sacco. Dicevano che era un modo di tutelare i figli dei
divorziati metterli in una scuola che poteva garantire una maggiore
tutela. Non ho mai capito tutela rispetto a cosa, ma se si erano
posti il problema forse un motivo c'era.
È
proprio strana la società: in un era in cui non si usava integrare le fragilità vere, si andava in cerca di crearsene ad hoc.
Fortunatamente
queste cose si sono risolte: non si guarda più strano un figlio
unico, un figlio di divorziati, un mancino, un ateo.
C'è
di che sperare che possano avere la stessa sorte anche tutti gli
altri: le persone con disabilità, i gay, i figli dei gay, le persone
con la pelle scura, con un accento diverso o con le mamme coperte da
capo a piedi.
È
un augurio che faccio
Ai
miei figli, soprattutto.
una bella spallata alla fede di plastica che crede ancora ad un Dio che si diverte a giocare a Risiko con noi.
RispondiEliminaAmare qualcuno, o beneficiarlo, soltanto se "lo merita" è esattamente l'opposto del pensiero di Gesù.
Bravo Stratos!
Grazie. Brava tu per il bel commento.
EliminaIn effetti la mia esperienza di figlia unica è segnata da un gigantesco senso di solitudine.
RispondiEliminaBel post, Gae, speriamo davvero che il tempo sistemi anche queste cose!
Ogni tanto, invece, penso che ai miei manchi un po' di solitudine. NOn è un dramma, ma a provarla, a volte, non è male.
Eliminama li hai chiamati qui, quo e qua?
RispondiElimina:D
Qui Quo e Qua sono dei secchioni antipatici. I miei sono più tipo Lisa e Bart Simpson. Solo che Bart ha un gemello ;)
EliminaVero! Quando Dafne è a casa e decide di "abbassarsi" a giocare con Scooby, la mia vita diventa più semplice!
RispondiElimina;)
EliminaNonostante ne abbia uno di meno concordo. Si fanno una gran compagnia!p.s. per il post precedente, non so se hai letto i miei commenti deliranti, ma non stavo scherzando. Se vuoi scrivermi all'indirizzo cinquecentofilminsieme@gmail.com con dei dettagli in più in merito allo spettacolo potrei sentire se si può far qualcosa (ovviamente non ti prometto nulla..anzi...) per portarlo qui dalle mie parti....
RispondiEliminaTi scrivo...
EliminaE io che sono atea, figlia unica e mancina? :)
RispondiEliminaDella mia generazione eravamo in tanti, figli unici. Ricordo che mia mamma cercava sempre di invitare amichetti perché temeva mi sentissi sola, mentre io da sola ci stavo (e ci sto tuttora) piuttosto bene :)
Atea, mancina e figlia unica? Ma tu sei il demonio! Dovrò portarmi una croce quando ci incontreremo :D :D :D
Eliminasperiamo però che guardino strano i prepotenti, i razzisti, quelli che discriminano o compiono ingiustizie... "lo strano" rimane basta identificarlo bene..
RispondiEliminaStraquoto. E me lo auguro
EliminaIo sono figlia unica e mio figlio pure, le somiglianze finiscono lì. Non mi azzarderei mai a dire che la vita di un tris genitore possa essere meno faticosa della mia, certo hai ragione a dire che un po' più di compagnia ai figli la dobbiamo fare noi. Non avendo la forza di far altro io a mio figlio ho preso un gatto :)
RispondiEliminaMa secondo me se uno è figlio unico ma ha tanti amici non se la passa male, tutto sommato
Elimina“Se Dio o la Natura ha deciso che non puoi avere figli forse un motivo c'è” ... Certo cara, probabilmente lo stesso per cui a te ha dato un cervello difettato!
RispondiEliminaIo sono figlia unica e tutti mi dicevano "ma sai che non si direbbe!" e io pensavo "ma perché, come dovrei essere per incarnare l'ideale della figlia unica?" ...il bello è che me lo dicono anche ora che sono adulta. Forse perché sono espansiva, mediamente tollerante, mi adeguo alle situazioni senza fare troppe storie e socializzo facilmente? Ma non è che essere figlio equivalga per forza ad essere uno psicopatico!
BOH!?
Confermo, quando cominciano a giocare assieme e smettono di menarsi è l'inizio del ritorno alla vita: quando Anna ha compiuto 6 mesi, Chiara che ne aveva 24, ha cominciato a menarla... finché Anna ha compiuto 1 anno e mezzo ed ha iniziato a restituirgliele con gli interessi... la tregua è iniziata circa 6 mesi dopo e ancora continua (6 e 7 anni!), a parte qualche litigata, ma ora polemizzano e non hanno più reazioni violente.
è vero, non ti avrei pensata figlia unica ;)
EliminaE io che sono figlia unica di genitori divorziati? in che scuola mi avrebbero messo?
RispondiEliminaMa come si fa a dire ad un poveraccio con tre figli piccoli di cui due gemelli che è più faticoso averne uno? forse perché quell'uno è stato talmente viziato che se non fai come dice lui dà di matto!
ad ogni modo credendo nei vantaggi di avere i figli vicini di età noi si sta covando il secondo.....Dio o la Natura sono stati clementi (e io che credevo che queste mentalità fossero morte e sepolte da tempo! trovo agghiacciante che sia una persona giovane a pensarlo!)
Si ma non è una cattiva ragazza. Non è che lo pensa proprio... a volte però fa danni parlare senza pensare, questo si.
EliminaSono troppo stanca per capire troppe cose, ma concordo che avere i figli vicini sia utile: soprattutto quando esci dalla fase in cui ne devi biberonare tre insieme o cambi 24 pannoli al giorno.
RispondiEliminaEh eh! Noi siamo prossimi allo spannolinamento definitivo (anche notturno). Quella notte scatterà la festa ;)
Eliminadimmi che la mamma kazzara è una blogger che me la mangio!!!
RispondiElimina(i comunisti mangiano i bambini, le comuniste infertili le mamme pensa te!!)
baci adoro i gemelli e i tris.
Non è una blogger per sua fortuna. Però si è già presa una bella risposta del tipo: "con questo principio tutte quelle che hanno figli dovrebbero essere automaticamente in grado di essere delle buone mamme, invece..."
EliminaE comunque è magra magra. Se ti piaccione le "costine" te la mangi alla grande ;)
secondo me ci sono due fasi: prima una situazione non viene più considerata strana per gli altri, poi non viene più considerata strana per se stessi.
RispondiEliminaper esempio persone che non hanno nulla contro gli atei, praticamente lo sono anche loro, ma costringono i figli al catechismo
è vero! Quando ci sei dentro sembra tutto a colori più tenui.
Eliminaquanto mi piacciono le tue frasi in dialetto...;-)))
RispondiEliminaAnch'io ne ho tre... 3,8,11 anni ... si menano e si amano, si cercano e vogliono star da soli... si imitano e si fanno dispetti... ma vuoi mettere quando giocano tutti insieme, o uno legge la storia all'altro, o si aiutano per i compiti, va beh... non succede sempre ma quando avviene sembra che qui in casa il tempo scorra più lento.
Si menano e si amano. Bellissimo!
EliminaIn compenso adesso decidere come allattare e per quanto allattare, o dare o meno il ciuccio al neonato sembra non sia una libera scelta della mamma. Siamo tutti d'accordo che il latte materno è il migliore nutrimento per il bimbo, ma se non arriva troppo latte o se si abbandona l'allattamento naturale si viene considerate sbagliate. Nell'ospedale dove ho partirito (Santorso-Vi) , fanno dei briefing alle neomamme che hanno appena partorito per dire che TUTTE DEVONO E POSSONO ALLATTARE. Puro "tettalebanisimo" per cui, una mamma a cui il latte magari non arriva come dovrebbe, si sente una mamma di serie B.
RispondiEliminaTettalebanismo è stupendo! Abbiamo però scoperto che con i gemelli le ostetriche sono meno Komeiniste! Anche una mamma sana di mente, evidentemente, deve avere i suoi vantaggi.
EliminaChi afferma una cosa del genere vuol dire che non è assolutamente credente e non sa cosa voglia dire. Perchè allo stesso modo si dovrebbe pensare che tutte le malattie (l'infertilità è da intendersi come una malettia) se ti vengono è perchè te lo meriti. E come ti vengono le devi accettare senza provare a guarirle. Dio (o la natura) ci ha dotato dell'intelligenza con la quale possiamo ricorrere alle scienze mediche e a migliorare vita e salute; oppure che possiamo utilizzare per progettare armi ecc :-(. Noi siamo liberi di scegliere.
RispondiEliminaRitornando al tema del post, io per ora ho un solo figlio e ti/vi ammiro tanto. Non potrei mai pensare che crescerne tre sia meno fatico; al limite penso che si possa fare meno danni come genitori, in quanto alcune cose molto importanti se le insegnano da sole dovendo imparare a convivere tra di loro. Spero di trovare il coraggio di fare il bis a breve: ora il primo ha due anni e non voglio che abbiano troppa differenza d'età.
buona giornata
francesca
Lasciamo stare la prima parte che mi trova perfettamente d'accordo ma, purtroppo, quando ci si trova di fronte a persone "limitate" non si riesce proprio ad andarne fuori. Non do per scontato che sia più difficile con tre. Ci sono delle cose che sono più facili e situazioni più difficili. Io volevo solo evitare di fare sempre quello che si lamenta... ;)
EliminaCiao Gae,
RispondiEliminaio ho i tre figli, una femmina e due gemelli maschi con 20 mesi di differenza. La mia bimba ha quasi 5 anni, frequentano tutti la stessa scuola dell'infanzia e vederli giocare è uno spettacolo. Sono passata per tutte le tappe che racconti nel blog. Compreso lo sfinimento in cui mi trovava mio marito rientrando alle 19.30. Ma ora spesso (a bassa voce lo dico, eh!) è una meraviglia. Vederli giocare insieme è uno spettacolo. All'asilo sono uno spettacolo. E mi rinfranca delle fatiche. Stiro un sacco di ore a settimana, però. E il tempo per me e mio marito è comunque assente. Ecco, per dire che poi alla fatica ci si abitua e noi cominciamo a risentire degli effetti benefici dell'averne tre così vicini. Buonissima giornata!
Gabriella
Grazie della testimonianza! A presto
Eliminacredo che il tuo augurio ai tuoi figli sia uno dei più belli che potessi fare (e che ho letto)!!
RispondiEliminaLo rivolgo anch'io ai miei due!!
anche tu vivi con un accampamento in casa!?! mio figlio di 7 anni insegna-agita-shekera la sorella di 3 e i gemelli di 2, e ha improntato una casetta con i cuscini e l'intelaiatura del divano per fare divertire i suoi fratelli....a conclusione di ciò noi non abbiamo più modo di sederci in soggiorno e di solito prima di cena ho 3 piccoli nani che sono agitati come la coca cola con le mentine. detto questo il bello della cosa è che non mi importa di non avere più il divano, ma la soddisfazione di vedere loro contenti e sereni è impagabile. un augurio ai nostri figli lo voglio fare anche io, ed è quello di vedere il prossimo e la vita con gli stessi occhi con cui guardano ora, senza filtri.
RispondiEliminabuona giornata
Eli
Agitati come la Coca con le mentine... geniale ;)
Eliminaciao Gae è un pochetto che ti leggo sempre molto volentieri!ti stimo molto per come tu e tua moglie vi destreggiate con i vostri figli. io, se devo dirti la verità, sono una di quelle mamme che arriva a fine giornata sfatta nonostante abbia un solo pargoletto di 17 mesi...particolarmente vivace, che vuole sempre la mia attenzione e in quetso hai ragione: i figli unici sono impegnativi perchè VOGLIONO che tu sia lì per loro SEMPRE!e parlando ancora di più a cuore aperto ti dico sinceramente che ora come ora non saprei come fare se ne avessi un altro, non nella situazione in cui ci troviamo ora: nonni non in forma che non posso aiutarti ma che dobbiamo aiutare noi, lavoro, casa. chiedo scusa a te e a tutti i genitori di più figli ma a me scappa di lamentarmi e ultimamente, quando sono proprio al limite, anche di piangere più del solito...come ieri pomeriggio quando rientrati dal giretto si è fatto venire una crisi di pianto irrefrenabile perchè voleva fare le scale, perchè non voleva cambiarsi, perchè voleva stare appiccicato a me, perchè non lo so manco io ma è un po' che gira così e mi chiedo se crescendo le cose cambiranno o semplicemente si acuiranno ancora di più.non ti dico in che condizioni ci ha trovato mio marito.scusa lo sfogo.un abbraccio. anna
RispondiEliminaNon scusarti. Grazie per la testimonianza. Torna a trovarmi, mi raccomando. ;)
Eliminabellissimo questo post!
RispondiEliminaGrazie mille!
EliminaEl_gae caro, ti chiedo solo di fornirmi privatamente l'indirizzo di quella "giovane" mamma che ha sparato una delle più poderose cazzate che abbia mai avuto la sventura di sentire in tutta la mia vita. Ecco, questa mi mancava all'elenco delle merdate che la gente mi vomita addosso perché io ho solo un figlio, ignorando che questa non è affatto una mia scelta.
RispondiEliminaTornando al tuo post... Dubito fortemente che crescere una triade di figli possa essere altrettanto faticoso che crescere un solo bambino, per quanto esigente o bisognoso di attenzioni possa essere quest'ultimo. Mio figlio da piccolo era faticosissimo, lo è anche adesso che è grande, però penso sempre che crescere assieme a lui uno o più fratelli quasi coetanei come state facendo tu e Silver non avrebbe semplificato le cose. E' tutto molto relativo, è chiaro. Quello che posso dirti è che spesso invito gli amichetti di mio figlio a casa nostra e che è molto più semplice per me gestire questi bambini in branco che non singolarmente. Me li dimentico, letteralmente, perché giocano - si pestano - si autogestiscono senza (quasi) bisogno del mio intervento. Quando Ale è da solo difficilmente riesce a fare qualcosa per più di un quarto d'ora senza cercare la mia attenzione. Questo la direbbe lunga sull'"allevamento in branco" dei bambini, se non fosse per il non trascurabile particolare che poi i genitori degli amichetti vengono a riprenderseli. Insomma: un pomeriggio di tranquillità non fa primavera, questa è la mia opinione. Crescere 3 figli non può, oggettivamente, essere meno faticoso che crescerne uno.
No ma quei pomeriggi di tranquillità ti illudono che sia più facile, a volte...
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