Mi sto cagando in mano, ve lo dico.
Ok, non è per lavoro, nemmeno per salute.
È per la corsa.
Si si, ok, ho rotto i maroni.
Domani ho la penultima gara dell'anno. Si, siamo solo in luglio, eppure ho deciso che fino a fine ottobre, Maratona di Venezia che correremo per Occhio al Nikio, non farò più gare.
Solo defaticamento, prima, e riallenamento, poi.
Senza troppo stress.
Che la gara ti gasa bene, non c'è che dire: è proprio una droga! E come tutte le droghe, finisce per farti del male.
La penultima, dicevo: Trans d'Havet. 80 km e 5500 metri D+. Hai voglia tu a dire che la lunghezza non conta.
Comunque: obiettivo minimo della giornata: capire se si pronuncia d'Hàvet o d'Havèt (o meglio D'Havè, alla francese).
Sembra un obiettivo da poco ma vi assicuro che non è così.
Ah si, poi ci sono la partenza di notte, la probabile pioggia, le barriere orarie, dei cazzo di costoni al sole a mezzogiorno pieno e il secondo obiettivo di giornata: tornare in tempo (e far tornare la famiglia che ha promesso che mi viene a vedere) per la cena del coro. In cui de sicuro non coro* che già reggersi in piedi sarà un buon risultato.
Tempo previsto? E che ne so? 17-18 ore.
Io non ho proprio idea di cosa capitera al mio fisico da un certo punto in poi, per cui me la prendo comoda fino a quando non sono sicuro che basta rotolare per arrivare.
Ho due armi segrete: l'amico Franz che mi viene a salutare a metà percorso (a cui posso dare il vestiario sudato usato di notte (che lenza, veh?). Troppo figa sta Folgorante, non c'è che dire.
(È legale, ho verificato)
E una strategia idrica degna di un touareg. Però non la dico perché non ho ancora provato a vedere se è realizzabile.
E sempre sperando che serva perché pare che l'alternativa sia la pioggia e farsi tutte quelle ore sotto la pioggia significa lavarsi con l'antialga che usano per pulire le piscine, alla fine.
Insomma, mi cago in mano ma sto cercando di reagire.
E la settimana prossima ferie.
Un piccolo regalo che mi faccio, che mi fanno moglie e figli che me lo lasciano fare... ah, devo ricordarmi di lasciare a Silver la password dell'homebanking, che non si sa mai.
Sappiate che vi ho voluto bene.
E passate a fare un giro su Occhio al Nikio, su, non siate timidi
*Coro in dialetto veneto significa Corro.
aspettiamo il post del "post", allora.
RispondiEliminaComunque tua moglie è santa che ti lascia fare una gara del genere....
(io alla prima maratona del Traspamarito sull'arrivo ho pianto. Ma no poco eh)
ti ribecco dopo tanto tempo ed eccoti super atleta... ormai un vero Ironman (si scrive così). Cambia la tua presentazione ... non regge più!! Ciao grande atleta!
RispondiEliminaTu sei matto ma ti stimo!
RispondiEliminaVI ho pensato, anche a voi dovrei raccontare del post... con un po' di ritardo ma l'ho fatto
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