La
nostra road map verso la Maratona di S.Antonio a Padova prevedeva
domenica di riuscire a correre almeno due ore a ritmo anche lento, al
limite.
In
sostanza una ventina di chilometri.
Nostra
di chi? Direte.
Nostra
di un trio delle meraviglie che potremmo ribattezzare il Lungo, il
Corto e il Pacioccone, con una certa interscambiabilità dei ruoli
tra il secondo ed il terzo.
Il
gegno del gruppo, che sarei io, ai tempi d'oro del viaggio a Santiago
ribattezzato dagli amici “Tempi e metodi”, aveva scovato questa
bella corsa non competitiva in quel di Malo, fascinoso paesetto
celebrato in alcuni spettacolari scritti di Luigi Meneghello.
“Misto
collinare” recitava la brochure.
Ora:
sarà che non ce ne intendiamo, sarà che quando parla mio fratello, che ci aveva avvertito,
tendo sempre, colpevolmente, a minimizzare, ma l'unica cosa mista che
c'era ieri era il tipo di terreno che ci passava sotto i piedi: erba
mista a fango, fango misto a fango, ghiaia zuppa d'acqua, con alcuni
tratti dove pareva di correre dentro ad un torrente con tutta l'acqua
che scendeva dalla carrareccia e, ad un certo punto, ci si rassegnava
a correrci dentro con i piedi.
Tutto
rigorosamente in salita. O in discesa. Forse questo significa misto
collinare: un po' su ed un po' giù. Per di più con una buona metà
della corsa sotto una leggera pioggerellina.
Poi,
per non farci mancare nulla, dopo un tratto di discesa a scapicollo
tra scrocani scivolosi e fanghiglia ghiaiosa, mi fermo a fare
una foto e come ti riparto sento una fitta al ginocchio sinistro.
Porcozzio!
Il
successivo cartello diceva 8 km. Ne mancavano 12.
Riporcozzio!
Fortunatamente,
correndo, il dolore scompariva. Bene. Basta non fermarsi mai, in
sostanza.
Per
non rinunciare ai dovuti ristori lungo il tragitto, oh, era tutto
pagato, mangiavo la fetta biscottata ed il thé continuando a
mulinare la gamba in aria che parevo Bruce Lee.
Credo
di essere sembrato abbastanza comico. O ridicolo.
Alla
fine abbiamo portato a casa la pelle in circa tre ore di fatica con
il sospetto che i km fossero anche un po' di più dei venti indicati.
Poco
male; in fondo l'unico riferimento cronometrico a cui teniamo è
quello che c'è a casa, quello che ci permette di tornare prima che
si sveglino i bimbi o che le mogli chiamino l'elisoccorso.
E
ieri io sono tornato in tempo per fare tutte le pulizie del primo
piano.
A
conti fatti un ottimo dato cronometrico.
Non solo tuo fratello, ma anche io ti avevo avvisato che un pò tirava... ma forse tra pizza, bimbi con le spade laser e il buonissimo dolce di Silver, non mi hai ascoltato. Grazie ancora per la serata di sabato
RispondiEliminaRicordo bene che me lo hai detto. Solo che Silvio ha continuato a ripetermelo per venti km ;)
Eliminaeheh... davvero bello poter commentare al calduccio, e riflettere su quanto sia meraviglioso IL LIBRO di Meneghello. Che nessuno si perda Libera nos a Malo!
RispondiEliminaBellissimo. E pure "I piccoli maestri".
EliminaUn plauso per il rientro con tanto di pulizie: ormai in casa Ford è diventata una vera impresa riuscire a stare dietro alle faccende! :)
RispondiEliminaProva ad andare a correre prima... tutto ti sembrerà più facile (non è vero, dipende molto dall'età del bimbo, vedrai che l'anno prossimo la gestione sarà più semplice)
EliminaMai sottovalutare il corto (o il pacioccone a seconda dell'interscambio). Ottimo tempo per tutti. Sono arrivato prima della chiusura cancelletto per pulizia piano notte e riassetto cucina. Alla prossima del trio.
RispondiEliminaf.to Il Lungo
Se non ci spaventa il riassetto della cucina non abbiamo più paura di nulla
EliminaCiao!
RispondiEliminaTi ho nominato per il Liebster Award sul mio blog http://mammaalcubo.altervista.org/liebster-award-ai-giovani-blog/
Buona settimana :-)
Deborah
Grazie.
Eliminaoh mamma a leggere certe cose si fatica :-)
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