Il
dizionario di casa mi dice, leggendo alla voce concordia, che
trattasi di accordo di idee, di sentimenti e di comportamenti. Poco
più sotto parla di un'erba officinale che, secondo un'antica
credenza, salvaguardava la pace domestica di chi la coltivava.
Quando
stamattina, leggendo i giornali ho trovato un sacco di commenti dei
politici entusiasti per aver tirato su la concordia ho pensato
immediatamente che il governo avesse finalmente trovato degli accordi
solidi, non basati su assurdi e stupidi ricatti. Ho pensato alla
conclusione incruenta della questione Siriana.
L'ho
sperato, più che altro.
Ma
è stato un'attimo, un'illusione.
Forse
mi ha fuorviato i riferimenti ad un morto di figa che ha affondato
una cosa che doveva invece governare. Mah!?
Comunque
l'immagine del relitto che ho visto rimuovere mi ha fatto- pensare a
quando ero bambino.
Almeno
una volta all'anno si andava a trovare la Zia Suora in Toscana e
c'erano tutte queste tappe fisse che si aspettava di trovare lungo la
strada.
Capisco
solo oggi, da padre, che era la tecnica usata dai miei genitori per
evitare di sorbirsi 350 chilometri di “Sono stanco! Quanto manca?”
Per
tre figli.
Così
c'era la prima tappa, lo stadio del rugby del Petrarca Padova (“Papà
vediamo la porta da rugby, manca poco, vero?” “Insomma, dai
dobbiamo ancora arrivare a:”)
I
palazzoni di Bologna, che se è bel tempo si vedono anche le torri,
le gallerie, la più lunga era circa 3 chilometri, i grandi viadotti
appenninici (to-ton, to-ton, to-ton).
E
poi sulla destra, mi pare, subito dopo un tunnel c'era lui: il senso
del viaggio, la meraviglia dei bambini.
Un
treno passeggeri deragliato, quattro o cinque vagoni appesi alla collina, poco
prima di un ponte di mattoni e pietre.
Alcune
carrozze erano rovesciate completamente, altre sul fianco, tutte
piuttosto malconce.
Seppi
anni dopo che si trattava di uno degli incidenti ferroviari più
gravi della storia italiana: il disastro di Murazze di Vado. 42 morti
e oltre un centinaio di feriti.
Per
anni quei vagoni sono rimasti appesi a quella collina, sfidando ogni
legge di gravità e lasciando a bocca aperta miglia di bimbi che
viaggiavano sull'Autostrada del Sole.
Il bambino non si chiede quante persone sono morte e neppure come sia successo. Per un bimbo il treno è una meraviglia. Dei vagoni lungo una scarpata sono meglio di un avvincente film western.
Poi
un giorno il treno scomparve.
Mio
padre cercò di rassicurarci: “Mi sa che è dopo la prossima
galleria”. Ma in un attimo ci accolse Firenze. Avevano rimosso i
resti dei vagoni.
Nessuno
ne aveva dato notizia, per lo meno non con il clamore che in questi
giorni si dà alla rotazione della Concordia. Forse c'erano meno cose
dalle quali sviare l'attenzione. Magari c'erano semplicementi meno
mezzi di comunicazione.
Qualche
tempo dopo la Zia Suora venne mandata in Umbria e noi cambiammo
strada. Per noi bambini l'A1 non aveva più senso di essere percorsa.
Meno cose da cui sviare l'attenzione, forse... Quello che so per certo è che oggi il bombardamento informativo troppo spesso ottiene l'effetto opposto a quello che dovrebbe: e noi ci accontentiamo di fare battute sugli umarels.
RispondiEliminaBel post Gae.
In effetti sono molto stupita di tutto il clamore che sta suscitando questa cosa. Su Facebook non c'è altro. Nei bar non si parla d'altro. Mah! Da un lato mi chiedo cosa interessi la faccenda a ogni singolo cittadino. E poi ha ragione la Lucarelli: non è una cosa da cui trarre tutta questa grande soddisfazione, piuttosto solo il modo di provare a rimediare a un disastro.
RispondiEliminaConcordo anche io sul fatto che sta concordia è stata la regina dei telegiornali. E il fatto che forse facesse comodo per non parlare di altro .... mh.. il dubbio potrebbe sorgere. Comunque la notizia doveva essere data, anche perché sembrava che in pochi mesi dall'evento la portassero già via... e chissà invece quanto ci vorrà ancora.
RispondiEliminaIo me lo ricordo, quel treno :)
RispondiEliminaForse sarebbe stato meglio dare la notizia dopo averla rimossa completamente.
RispondiEliminaMa la telecronaca quasi in diretta serve, come hai detto tu, da capro espiatorio per nascondere forse altre cose.
Piuttosto comodo no?