martedì 28 maggio 2019

Il colore della giacca

Alla fine, lo dico con profonda autocritica, non abbiamo capito un cazzo!
Noi che quegli altri chiamano "di sinistra", dico.
La gente ha votato le persone, altro che.
Se avesse votato il simbolo nessun comune del veneto, probabilmente, avrebbe in questo momento sindaco diverso da uno leghista. Invece in paese hanno fatto scelte diverse perché la vicinanza, la fiducia, l'impegno, alle persone viene riconosciuto. Si, anche dai leghisti.
E noi non abbiamo capito un cazzo!
Siamo sempre così pronti a scagliarci contro l'ignoranza e la mancanza di impegno a informarsi e non ci accorgiamo che semplicemente le persone scelgono le persone. Le scelgono perché le convincono.
Il problema è che non riusciamo a farcene una ragione di questa cosa che Salvini possa convincere due persone su tre (anche di più, nelle zone mie).
E noi non ci riusciamo.
Non ci riusciamo perché siamo lontani dalle persone.
Anche quando stiamo in mezzo, siamo lontani.
Mettiamo soggezione, siamo snob.
Pensiamo di sapere come funziona e invece non abbiamo capito un cazzo.
Eppure un altro modo c'è: lo ha dimostrato chi ha saputo mettere insieme, voto su voto, un consenso che si basa su un progetto futuro. Un futuro attento ai temi dell'ecologia, dell'immigrazione, consapevole che le persone ai margini non si possono semplicemente ignorare o espellere; amministratori che hanno saputo trasmettere una visione ai propri cittadini; sindaci che sanno essere competenti senza far temere la propria competenza.
Non ho la pretesa che nessuno legga queste righe, forse serviva più a me per buttare fuori.
Spero più che altro che qualcuno faccia le stesse riflessioni, un po' a tutti i livelli: locale, regionale, nazionale.
Così, magari, la volta che ci dovessimo incontrare, sapremmo almeno di cosa parlare.