venerdì 13 settembre 2013

Sgureggio


Ormai ho la certezza che il mondo è pieno di guru.
Una volta c'erano i “campioni”.
Forse è bene che io definisca i campioni, no?
La definizione l'ha coniata tanti anni fa mio cognato (coniata dal cognato, pare che me le invento di notte).
Il Campione è quello che sa tutto di tutto, che qualsiasi sia il problema in discussione ha la risposta pronta. E questo sia che si parli di pesca con la mosca sia che si stia discutendo dei sottili equilibri internazionali che potrebbero far espolodere un conflitto in Kamchatka.
(Ma non ho già scritto di questa cosa? Ho un deja vu terrificante)
L'habitat del campione è l'osteria, di solito, ma non è raro trovarlo alla partita o ad una cena tra amici.
Il campione parla a voce alta, gesticola molto e ti interrompe di frequente (quelle rare volte che riesci a partire).
Tendenzialmente inizia una frase con un “No, te spiego” o un “No, ascolta” che sembrano voler confutare ciò che stavi dicendo, salvo poi ribadire il tuo concetto con forza, come fosse questione di vita o di morte. Le rarissime volte che il campione viene messo alle strette, lungi da lui ammetterlo, se ne uscirà con una mitragliata di “Chiaro, ma chiaro” detti ad un tono di voce leggermente più alto. L'ulteriore mal parata sarà risolta offrendovi un prosecco.
Ma il campione si evolve, cresce.
Ultimamente ne trovo molti, anche sul web.
Hanno la verità, sentenziano.
Io li chiamo guru. Anzi, mi ci metto dentro: sono un guru.
Il web impermeabilizza le nostre insicurezze le nostre fragilità. Un blog letto da due persone in più, un lavoro che pare prestigioso rischia di farci sembrare delle persone da imitare, le persone delle quali ambire l'amicizia o ancora di più il contatto facebook.
E poi sta cosa ce la dobbiamo gestire: le fragilità degli altri che non sappiamo accogliere perchè non abbiamo ancora risolto le nostre.
Così squalifichiamo gli altri li teniamo con la testa sotto la merda, con gli occhi fuori a rimirare il nostro misero e fragile piedistallo.
E almeno un orecchio fuori ad ascoltare ciò che sa far meglio un guru: sgureggiare.

27 commenti:

  1. sempre detto che il dubbio è affascinante.

    Susibita

    RispondiElimina
    Risposte
    1. non ho capito a quale dubbio tu ti riferisca. Però è vero: è affascinante

      Elimina
  2. Uh quanti ne conosco di Campioni/Guru io li chiamo Tuttologi!!
    Bello cmq il tuo blog
    Sofonisba

    RispondiElimina
  3. Beh, è noto che certe persone per farsi notare devono buttare merda sugli altri. Così si illudono di brillare mentre gli altri sono oscurati...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Si illudono, hai detto bene. Sono solo merda più chiara.

      Elimina
  4. ma la cosa positiva (del web e non ) è che se uno sgureggia è possibile non cagarlo... cheddici?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. È possibile. Ma io sono bastardo dentro e mi diverto di più a sfotterli ;)

      Elimina
  5. Azz... spero di non sgureggiare troppo a vanvera :)
    Post tanto simpatico quanto di contenuto.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie mille. Se mi fai questi complimenti puoi sgureggiare finchè vuoi :)

      Elimina
  6. sìsìsì i tuttologi. E poi nel web certo io leggo delle cose atroci, gente che se la tira da morire, di solito donne, magari bionde, sì insomma come me.
    Donne che sentenziano di quelle verità mah perplessa ecco come resto.
    Però sai questo fenomeno seppur come dici tu assai diffuso, non mi ha mai agitata, li lascio davvero vivere nel loro brodo puzzoso.
    baci baci

    RispondiElimina
  7. i guru che sgureggiano mi ha fatto cadere dal divano a forza di ridere.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Spero tu non ti sia fatto male... sennò me sento in colpa :)

      Elimina
  8. Questo post è perfetto, non solo per la blogsfera ma anche per ciò che vivo al lavoro quotidianamente. Ti ho citato, spero non ti spiaccia ...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sono passato a trovarti, e no, non mi è dispiaciuto

      Elimina
  9. A volte io ho dei dubbi pure sul mio nome...mentre alcuni sembrano avere la verità in tasca, sempre e comunque. Buon per loro. È bello essere imperfetti. Poi li penso nei momenti intimi e rido!
    Raffaella

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Quelli che hanno le verità in tasca di solito sono quelli più insucuri. E nemmeno riescono a dirselo. Ridi di gusto.

      Elimina
  10. Ne conosco parecchi anch'io, io per esempio sono il guru di me stessa ;) perché solo di me posso esserlo mentre non sopporto quelli che vorrebbero esserlo per me grrrr. Comunque tanto per restare in tema, nel mio dialetto guru ha un significato attinentissimo al titolo, la parte su cui stiamo seduti e ho detto tutto ;)

    RispondiElimina
  11. Il post dell'anno per me. :)
    Dovremmo discutere con il cognato se il campione parla solo dialetto vicentino o no... perché secondo me i tuttologi di altre regioni meritano altre definizioni più "colorite". :D

    RispondiElimina
    Risposte
    1. L'anno prossimo lo presentiamo al MIB così divento guru di serie A. ;)
      Grassie vecio

      Elimina

Scrivi quello che vuoi, in questo blog non si censura un ca##@