mercoledì 3 aprile 2013

La porta dell'Estate

Da quando sono padre ci sono delle giornate che hanno perso importanza nel modo più assoluto: l'ultimo dell'anno, Ferragosto... Una di queste è la Pasquetta. Una volta la pasquetta (a proposito, si scriverà, maiuscola o minuscola? Mah!?) non era solamente il giorno dopo Pasqua, un giorno di vacanza in più... era la porta dell'Estate.
Per un adolescente mediamente allupato (io forse ero sopra la media, me questi sono dettagli) significava l'apertura delle gabbie ormonali, l'inizio della stagione degli amori. Inutile sottolineare che quasi sempre questo riguardava gli amori degli altri ed io rimanevo lì, come un pampano, con le solite due carte in mano: il desiderio di calare l'asso di cuori ed il due di picche appena pescato. E devo dire anche che per un po', nella nostra compagnia di motociclisti-musicisti, ci siamo tenuti in discreta compagnia (il fascino del musicista on the road di questa minchia).
Ma proprio per questo Pasquetta era ancora più bella, era il nostro "Sabato del villaggio". A Pasquetta si usciva in bici, prima, ed in moto, negli anni successivi. Si andava al mare, o in montagna... si passava la giornata a giocare a pallavolo (così giocavano anche le ragazze, no?) e ti illudevi che se Lei ti alzava sempre la palla in bagher, forse un po' gli piacevi. Che scemo, che ero. Dovevo capirlo subito che una che alza in bagher non può decidere dove indirizzare la palla. Così scambiavo per amore un puro dato balistico.

Ma, dicevo, ora queste giornate sono decisamente smitizzate. Ieri l'abbiamo risolta con un thé da amici, nel pomeriggio.
Sono utili, al più, ad attaccarci un ulteriore giorno di ferie, come ho fatto io oggi.
Di solito mi sento in colpa quando sono in ferie e gli altri colleghi sono al lavoro. Mi sembra di trascurare il mio incarico, di lasciare i colleghi in balia di questioni che dovrei affrontare io. Questo è un problema, visto che in molti da noi lavorano a turno in servizi aperti 24 ore su 24 365 giorni l'anno.
Ma oggi, devo dire, dopo un paio di telefonate scacciapensieri a due colleghe, i bimbi mi hanno aiutato a ridimensionare la mia natura di veneto polentone e gran lavoratore.
Come hanno fatto? Semplice, non mollandomi un attimo.
Prima una passeggiata, loro in bici (a parte Pee che proprio non ne vuole sapere di pedalare e preferisce di gran lunga correre).
Nel pomeriggio invece, potendo fare io una corsetta un po' più comoda del solito, mi è parsa una buona idea chiedere a Silver di seguirmi con la bici, il trasportino con i gemelli dentro e Maria sul seggiolino.
Ora, Silver ha delle enormi potenzialità atletiche (nel 2003 siamo andati a Santiago de Compostela e nel 2004 a Roma in bici). Negli anni però ha imparato a nasconderle.
Però oggi se l'è cavata bene. Nei prossimi giorni le gonfio la ruota e faccio in modo che quel freno non tocchi il copertone. Forse la prossima volta andrà anche meglio.

21 commenti:

  1. Noi la porta dell'estate quest'anno ce la siamo giocata nel bosco in mezzo alla neve... la mia "Silver" (scusa l'abbinamento) a casa con la tonsillite e quindi i nani con me in esplorazione. Vista la quantità di neve... più che porta d'estate sembrava Natale!

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    1. Qui al mattino c'era il sole... Freddino, però, è vero. :(

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  2. ehm... lasciati dire da un non religioso che si scrive Lunedì dell'Angelo... il prossimo anno lancerò una campagna per l'abolizione della parola pasquetta: è come se Santo Stefano si chiamasse nataluzzo, e suona di un male... :-))))

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    1. Nataluzzo è fichissimo. Facciamo che cambiamo nome a Santo Stefano? :)

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  3. AHAHHAHAHAHAHAHAAHAHHAHAHAHA

    (bastard inside!!! dillo che hai potuto farlo perché tanto Pasqua era già passata e le uova erano ormai al sicuro...)

    Brao Vecio!

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  4. Per me la porta dell'estate è ogni giorno di sole dopo gennaio... la pasquetta l'ho sempre vista come un giorno in più di ferie e come giramento di balle perché invece i bambini stanno a casa una settimana intera in nome della Santa Pasqua :)

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    1. Infatti Silver si è presa ferie questa settimana qui. Chiamala scema ;)

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  5. Dalle scampagnate al tè il passo è da giganti!
    Ahahaha ma comunque un giorno di ferie non potrà fare così tanti danni, sopratutto se poi ci aggiungi un po' di attività fisica no?!
    Buona Giornata :)

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    1. Non fa danni, no! Ma è proprio il senso di colpa l'aspetto su cui devo lavorare

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    2. Bè quello è sempre presente anche nel mio stomaco come un crampo all'improvviso. Nonostante io sia una terrona convinta, quella rarissima volta che prendo un giorno di permesso,(che poi lo prendo per andare dal medico)subito vengo assalita dai sensi di colpa ma poi mi guardo in torno e dico Ma sì possono farcela senza di me un giorno... intanto la testa è lì è un circolo vizioso ma dobbiamo capire che non c'è niente di male a prendersi un giorno per se stessi di tanto in tanto :D!

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  6. per i mariti le mogli vanno sempre troppo piano..... in bici! ;-)

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    1. Mia moglie in forma è una macchina da guerra: va in agilità e frequenza, come i grandi scalatori. Certo, con tutti e tre i piccoli da trascinarsi dietro, qualche chilo di potenza in più non le farebbe male... :)

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  7. Bastardissimo!
    E' vero, una volta la pasquetta aveva una valenza diversa e la sfigata sottoscritta era piena di aspettative.
    Ma anche il tempo era diverso, c'era sempre il sole!
    Non esistono più le pasquette nè le mezze stagioni.

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    1. Ma qui non è stato così male. Secondo me, al mare si sono divertiti.

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  8. E' vero...a pasquetta tiravo sempre fuori qualche magliettina maniche corte un po' scollatina...e dopo l'inverno sembrava di mettersi in costume...che bello...bei ricordi...
    quest'anno pile... :(((
    darling

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    1. Io non il pile ma diciamo che mi son tenuto stretto il giubbotto invernale ;)

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  9. Povera Silver!
    L'amore al tempo della pallavolo mi è piaciuto assai!

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    1. anche a me piace questo accostamento Marqueziano ;)

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  10. Alla faccia! ma SuperSilver pedalava portando carrellino con 2 bimbi più una nel seggiolino!???
    Cavoli ma direi che era lei che si allenava e tu la accompagnavi! no?

    boh,, noi avendo una bimba sola siam riusciti a fare un viaggio in bici anche quest'anno, con lei nel carrellino, tenda e quant'altro. Ci pareva di essere degli eroi, ma in realtà c'erano tantissime famiglie (tedesche) con orde di bambini. già dai 6-7 anni li vedevo pedalare in autonomia una 30ina di km con anche un po' di bagaglio!
    cazzarola mi fan fare i soliti commenti "i nordeuropei son di un'altra pasta..."

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    1. Beh, si faceva un bel po' di fatica anche lei... però abbiamo fatto quasi dieci chilometri. Correndo sono impegnativi...

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