venerdì 16 novembre 2012

Sostiene Faber

"La chitarra è come una donna: se la trascuri te la farà pagare"

È una frase che ho letto tantissimo tempo fa in un libretto di un cd di Fabrizio De Andrè. O forse in uno di quei libretti che si trovano dentro al cofanetto "libro + VHS" che poi ti filavi solo il VHS ed il libretto lo leggevi solo se ti scappava di andare in bagno e non eri passato in biblioteca di recente per cui andava bene anche quello.

È una frase che mi torna in mente spesso. O meglio, se prendessi in mano spesso la chitarra forse non mi tornerebbe in mente spesso. Va, ben, è un paradosso. Diciamo che ogni volta che metto le mani alle corde sento il vecchio Faber che me lo dice.

Però è un mesetto che suono con una certa regolarità. Alla sera, dopo che i bimbi sono andati a letto. Silver si sfonda di formazione online ed io mi ritiro nella stanzetta vicino al garage. Con il solito gruppo di vecchi rocker della provincia si sta cercando di metter su una serata su De Andrè. Non potevo mancare. Sarebbe come saltare messa per un cattolico, ma con molti più sensi di colpa.
Così mi sono messo ed una sera ho cambiato 20 corde: 12 della chitarra folk, 6 dell'acustica, 8 del bouzouki. E giù, a strummare in allegria.

Non conosco miglior toccasana per l'animo, dico la verità. Saranno le poesie inarrivabili o le musiche così ben curate. Sarà che da troppo tempo non mi mettevo a lavorare musicalmente a qualcosa di un po' strutturato, alla responsabilità che si ha di far funzionare un pezzo non solo per me ma anche per chi suona con me. 

Certo le articolazioni sono rigidotte: alcuni lick non c'è verso che vengano al primo colpo. Arpeggiare e cantare richiede una certa consuetudine che ormai è passata da un po'.
Aprire la mano e raggiungere proprio quel "tasto lì" non è più semplice come una volta.
Le cosciotte pienotte non permettono più al bouzouki di essere tenuto nella giusta posizione e quella dannata cassa ovale ha proprio la curvatura della mia panza. Solo dall'altra parte. Per cui non vanno d'accordo, non c'è verso di tenerle appoggiate l'una all'altra.

Ma ci stiamo lavorando. Così, se vedete passare un'auto grigia con sotto Creuza de Ma a tutto volume o un folle barbuto che canticchia Il suonatore Jones, quello sono io.

Il terzo sabato di gennaio si va in scena, praticamente senza provare (due o tre prove al massimo che per De Andrè è come non provare nemmeno).
Probabilmente nulla sarà degno di essere messo su youtube.
Lì, un cuore felice, non si riesce a renderlo. 

ps: lunedì mi operano... se non muoio sotto i ferri vi racconterò tutto. Sennò sappiate che vi ho amato. 
(nulla di serio, non c'è da preoccuparsi e non è neppure una vera operazione; è solo per tirarsela un po') 

25 commenti:

  1. E se ti capita di incontrare un ricciolino biondo di 3 anni che canta "L'aleoplano vola malcondilondelo"...è mio figlio!.
    Ma poi la fate la tournee? No, perché se venite nell'ovest vicentino vengo a vedervi!
    In bocca al lupo per lunedì.

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    1. Ma no, ma quale turnè... se usciamo vivi dal locale sarà già un successo. Venite a vederci, facilmente saremo ad Arcugnano.

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  2. Figo ! elgae dove e quando?
    In cubo alla balena x lunedì

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  3. Mi raccomandoooooooo, torna sano e salvo!!!

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    1. Ehi, ti ho copiato l'idea della pagina sulla casa... però ti ho citato come fonte di ispirazione, eh! Non vorrai mica i diritti??? :P

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    2. Puoi anche fare la casa uguale se vuoi... sono onorato che mi copi gente brava come te

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  4. che coincidenza, ho suonato per tanti anni in una cover band di De Andrè!!! buona fortuna
    p.s. noi eravamo in dodici!!

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    1. Beh, ma allora vieni anche tu, no? Un tastierista ci manca...

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  5. sappiate che vi ho amato.... ;-)))) ma tiratela pure! siamo quà per questo! in bocca al lupo! aspettiamo il luogo e la data... nn del rito .... ma del concerto!

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  6. Gae, a parte che condividiamo lo stesso destino di operati novembrini - in fondo, venerdì scorso a quest'ora ero appena uscito esaltatissimo dall'anestesia, ignaro del dolore che sarebbe venuto dopo - e di fan di De Andrè, capisco benissimo la questione della musica come balsamo per l'anima.
    Anche io - che suono proprio di merda -, quando lo faccio mi sento da dio.

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    1. Buona guarigione a te, vecchio! E, baideuei, anche io suono di merda...

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  7. Ehi, in bocca al lupo per l'operazione, facci sapere!
    Stavolta ci sarò.
    De Andrè suonato da un'anima bella non me lo perdo.

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    1. Si, non ti fare troppe aspettative, mi raccomando ;)

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  8. In bocca al lupo per lunedì. anche se detesto quelli che dicono: mi opero....poi ti racconto...
    Per quanto riguarda la serata Faber sarebbe bello venirvi a sentire perché sia io che il marito siamo appassionati! però da bologna la vedo diura!

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    1. No, ma guarda che non ne varrebbe proprio la pena. E' una serrata dove si diverte chi suona, chi ascolta non so.

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  9. Troooppo giusto! ... e in bocca al lupos amigos!

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  10. Uh che figo il bouzouki, l'ho appena cercato perche' non avevo idea di cosa fosse...bello!
    Dai allora facci un cenno quando sei ancora in 'high' da anestesia, che i trip vanno condivisi (have a safe trip) :-)

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    1. Il bouzouki è una figata pazzesca. E lo dico prima del trip ;)

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  11. Mitico bouzouki ... pensaci quando sarai sotto ai ferri e sarà una passeggiata.

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    1. Si, ma credo che sarà una passeggiata comunque. Spero che la giornata di ferie/malattia conseguente mi conceda qualche ora di suonata in santa pace.

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