Avete mai pensato a quanta poesia ci
sia nella vostra giornata?
“Obiezione, Vostro Onore! El Gae sta
uscendo di testa nonostante le recenti ferie”
- Riformulerò, signor Giudice -.
C'è un momento della mia giornata in
cui mi sento davvero parte del popolo di poeti, eccetera eccetera: il
tragitto del mattino
Provo a spiegarmi, perchè mi succede
da sempre;
Al mattino mi alzo e, tra mille
traversie riesco a mettermi in macchina (o in Vespa o, in tempi meno
“proletari”, in bici). E con il trasporto prescelto affronto un
tragitto in cui incrocio un sacco di persone. Tutte le mattine. E non
so chi sono, ma nell'incrociarle tutte le mattine si costruisce una
complicità strana, clandestina. Non ci si saluta nemmeno, ci si
guarda e basta.
So che anche loro mi notano, perchè mi
guardano. Magari staranno pensando come me che ieri ci siamo
incrociati più in su sulla strada e allora significa che sono in
ritardo.
Ai tempi del liceo incrociavo tutte le
mattine, in una nebbiosa strada di campagna, una ragazza su di una
Uno verde. Così, ad occhio e croce, poteva avere un paio di anni più
di me ma la guida di un'auto la poneva necessariamente al di sopra
dei 18. Era molto bella.
Una volta l'ho vista in sagra, con i
suoi tre figli. Mi ha guardato e, per la prima volta, ha accennato ad
un saluto.
Anche adesso è così: c'è il pulmino
arancione delle scuole (Puma puma, dicono in coro i gemelli), la
coppia di pensionati che cammina tenendosi ancora per mano, che
chissà se anche noi...
C'è il “Piallator Gentile”,
l'amico falegname che si reca al
lavoro con la faccia ancora assonnata appiattita sul finestrino (il
furgone lo guida suo fratello).
C'è
“il signore dei nanetti” che ha tutta la collezione di nanetti da
giardino sotto l'altalena. Abita proprio di fianco al semaforo ed i
bimbi sperano sempre che sia rosso per poter salutare Brontolo,
Pisolo, Jesolo, Asolo e gli altri. Un giorno li ha spostati e dalla
strada non si vedevano. Il signore deve aver notato la nostra
delusione dalla finestra e, la mattina seguente, ce li ha fatti
ritrovare al loro posto.
Poi i
ciclisti: “il ragazzo in bicicletta” figura misteriosa su una
bici da donna con lo zaino nel cestino, pedala come un missile.
Chissà dove sta andando.
Il
“vecchio con la bici elettrica” che pedala pianissimo ma sfreccia
che manco Indurain.
“La
ragazza sportiva”: che qualcuno mi ha detto soffrire di
anoressia...
C'è
“l'uomo ch saluta”, un sessantenne piuttosto in carne che cammina
in direzione contraria alla mia e saluta tutte le macchine che
incrocia.
Nessuno
ricambia, almeno per quello che ho potuto vedere.
Oggi
l'ho fatto io. E sapete che vi dico: la giornata mi è sembrata di
colpo più bella.
Buona
settimana a tutti, compagni di strada.
Io ho un sacco di amici di sguardo, e addirittura amici di saluto, persone che saluto sempre perché le vedo ogni giorno, ma non so il loro nome, chi sono, cosa fanno, so solo che li vedo tutti i giorni o quasi, e mi basta per riconoscerli sorridere e salutare :)
RispondiEliminaBuona settimana a te.
Amico di sguardo è una bellissima definizione.
EliminaChe bel post! Mi è piaciuto un sacco leggerlo :-)
RispondiEliminaGrazie
EliminaBello. Oltre che sguardi sul mio cammino incontro sorrisi, a volte, spesso però, non mi caga" proprio nessuno. Vabbè!
RispondiEliminaSi, è vero. Anche a me. Forse è per questo che noto gli altri :)
EliminaBellissimo post! Il people watching, lo chiamo io. È davvero poetico.
RispondiEliminaPeople watching. :D
Eliminaa me questo Jack Kerouac veneto piace molto...
RispondiElimina... ma ho sperato con il fiato sospeso che la ragazza con la uno e tre figli fosse Silver... sono troppo romantica????
No, aveva la Panda. E comunque l'abbiamo rottamata prima della proliferazione
Eliminaeffettivamente quanti sguardi incrociamo e non salutiamo, poi magari il saluto lo diamo a quelli che nn ci guardano nemmeno
RispondiEliminaVero. Però a quel punto diventa un problema loro, no?
EliminaMa dai, non avevo mai pensato a quanta poesia ci potesse essere negli incontri mattutini.
RispondiEliminaIo li chiamavo "le solite 4 facce" ^_^
Prometto di rivalutare il tutto in chiave poetica (ma non ora, con questo caldo non ce la posso fare)
Baci
Sono, in effetti, le solite quattro facce. Però sai che se per un po' non li incrocio arrivo quasi a preoccuparmi?
EliminaIo ti adoro.
RispondiEliminaMa potrò dirti tutti i giorni che ti adoro?
prima o poi Silver mi ammazza.
No, Silver è "per la pace". :)
EliminaIl piallator cortese si scusa se non ricambia il saluto ma prima delle 8.30 am, x limitare il consumo di energie a "motore freddo",saluta e/o vede solo donne, meglio se carine e senza l'autoadesivo .....:-) .Comunque, popolo dello stratobabbo blog, io che ho la fortuna di conoscerlo posso confermare che el gae, silver e tutto il carrozzone sono cosa vera e sono proprio così, come leggete.E chi ha visto sa che è cosa vera e ne può dare testimonianza (....uhm....questa l'ho già sentita....)
RispondiEliminaSiemo!!!
EliminaComunque l'adesivo non c'è sulla mia macchina
...l'autoadesivo << mio figlio a bordo>>....era sparito un pezzo!!!
RispondiEliminaA Roma ho visto uno che incontro semrpe ai concerti...non lo conosco di persona, però ieri sera ci si è salutati..incontrarsi a 600 (?)km da casa è comunque un avvenimento!!!
RispondiEliminaSi, fico no? A quel punto è come essere amici... quasi!
Eliminaoooh che meraviglia...
RispondiEliminanon sono l'unica allora che bada alla gente della mattina... ci badavo di più quando ero studentesso, cioè, non è che studiassi tanto, diciamo quando andavo a scuola...
se un giorno non ne incrociavo uno, quasi quasi mi preocupavo...
Confermo, anche a me capita.
EliminaEl_Gae poetico... questa mi mancava :-)
RispondiEliminaBel post. Mi è piaciuto sul serio.
Ah, cara. Grazie
EliminaQuando ero studentessa anch´io mi preoccupavo se qualcuno "mancava all´appello" :-) Ora che lavoro e che faccio pochi km non mi accorgo tanto degli sguardi della gente. Mi accorgo però se sono in ritardo, se incontro qualcuno non nel solito posto.
RispondiEliminaComunque è interessante questo tipo di riflessione. A me interesserebbe sapere, quando faccio tragitti lunghi a orari insoliti, p.e. durante gli orari di lavoro, dove sono dirette le macchine che incrocio o che supero in autostrada. Come durante gli esodi estivi, quando i giornalisti vanno in coda in autostrada a chiedere alle persone dove sono dirette e se hanno caldo (:-), ma lo fanno ancora?!?) Magari in futuro ci saranno programmi o sistemi che monitorano il traffico e la provenienza delle persone/auto... Elena dalla Svevia (Schwabenland)
Anche io mi regolo con l'orario in base a dove incontro le persone. È proprio bello.
EliminaBello, questo post è proprio bello.
RispondiEliminaUn pò di poesia!
Grazie
EliminaE' rassicurante incontrare tutte le sante mattine alla stessa santa ora tutti questi santi lavoratori che si appropinquano verso il proprio santo posto di lavoro ...
RispondiEliminaO forse è solo consolatorio? (mal comune mezzo gaudio?)
Secondo me un po' e un po'...
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