venerdì 18 maggio 2012

Taboo


Sto invecchiando.
Ci sono parecchi segnali che lo evidenziano.
Le striature dorate della barba, ad esempio, unica testimonianza della mia biondezza infantile, stanno diventando argentee.
Le rughette d'espressione ai lati degli occhi, fedeli compagne di viaggio che da sempre mi fanno attribuire più anni di quelli che ho, stanno diventando dei solchi nel cuoio, sempre più affaticate nell'esercizio di rientrare dopo un sorriso.
Ma l'aspetto che più di tutti denunzia la mia vetustità (oltre al linguaggio aulico in stile ottocentesco) è la fissità su alcuni aspetti della vita sui quali sono sempre meno disponibile a trattare.
In poche parole, sto diventano un rompicoglioni.
Ad esempio non sopporto che si pronunci la parola “vissuti”. “Ho un vissuto rispetto al fatto che mi hai detto quella cosa”, “Bisogna elaborare il vissuto sulle decisioni prese”...
Al lavoro ne abusavamo. Poi, con un esercizio misto tra l'abuso di potere e la prepotenza giustificata con un titolo di studio, ho proibito di usarla in mia presenza. Stessa sorte per la locuzione “ad esempio oggi/ieri/prima”. Mi fa incazzare. Se lavori in favore di una persona devi avere in mano tutto, non l'ultimo quarto d'ora. Così quando ci parliamo, al lavoro, sembra di giocare a Tabo: tutti a fare dei giri di parole assurdi per dire le cose. La parte sadica che è in me se ne compiace in modo smodato. 
Ora ho un nuovo bersaglio: le persone che dicono “non è mia competenza” oppure “io ho evidenziato il problema, il mio dovere l'ho fatto”.
Mi fa schiumare di rabbia; quasi sempre serve a giustificare uno scarico di responsabilità, un menefreghismo rispetto agli altri. 
Non lo sopporto. 
So di suonare saccente ed antipatico ma è proprio più forte di me.
Io mi sto educando a non sollevare problemi ma a risolverli. Non ci riesco quasi mai, ad onor del vero, però almeno cerco di essere davvero sicuro di aver provato a fare tutto quello che si poteva. L'autostima non decolla, questo è sicuro. 
Ma almeno, alla sera, non mi vergogno di guardare in faccia i miei figli.
Se vi va, partecipate al gioco: ditemi quali sono le vostre parole taboo

61 commenti:

  1. Io sono nata rompicoglioni!
    Le mie parole taboo sono "Eh ma se toca (se di deve)..."
    "Eh ma si deve!"
    "Ma no xè bel (ma non è bello)"..me le sento ripetere troppo spesso e proprio non le sopporto..
    In quetsi giorni la parola taboo è "Manuntenzione dell'impianto idraulico del condominio" perchè ora che hanno fatto la manutenzione non mi funziona più lo scacquone del water! e succede ogni volta che fanno "Manutenzione" senza chiamare la ditta...

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  2. "mettere in gioco"

    NON LO SOPPORTO!!!!!!!!!!

    Ah, passa da me a ritirare la tessere del club "vecchi rompicoglioni crescono" :D

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  3. "E certo!" detto in continuazione come se tutto fosse ovvio, quando col cavolo che lo è... detto di solito dopo che tu hai trovato la soluzione che nessuno era riuscito a trovare. Insomma, l'ennesimo modo per sminuirti...

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  4. Io odio profondamente chi nel gergo lavorativo usa la frase "dare valore aggiunto". giuro, mi manda fuori di testa.

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  5. Io risolvo il problema a priori: frequento e parlo solo chi mi è simpatico. ;) (Si anche al lavoro, basta cambiarlo)
    Per l'autostima basta fregarsene completamente di quello che pensano gli altri. Imparato da qui.

    Ah, le parole taboo che non mi piacciono sono quelle che vengono fuori dalla bocca di uno che si lamenta. :)

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    1. Non sempre si può risolvere il problema evitandolo, caro Nico. Si rischia, sennò, di lasciarlo agli altri e questo è irresponsabile. Sono d'accordo però che lamentarsi e dare troppo peso a quello che dicono gli altri non serve di sicuro a migliorare la situazione

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    2. Si, certo. Comunque una cosa è lavorare dove 3 lavorano e 10 creano problemi, li il problema magari non si risolve e quindi piuttosto di rovinarmi il fegato per 20 anni di fila meglio sgommare (ed invitare "i buoni a fare lo stesso). Se invece 10 lavorano e 3 creano problemi forse si può fare cambiare idea alla minoranza...

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  6. Uh, di espressioni che mi danno noia ne ho. In particolare quelle imparate ai tempi dell'università (nel mio corso di laurea c'erano anche otto esami di psicologia, dev'essere la materia). Forse è il voler dare alle scienze umane delle caratteristiche "bancarie", dico io.
    Però mi danno più fastidio gli errori di grammatica, tipo qui e sto con l'accento.

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    1. Non sopporti gli errori di grammatica eppure leggi il mio blog. Autolesionista :D

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  7. Premesso che "non è di mia competenza" fa rabbia anche a me, perché è come a voler dire "cazzi tuoi", la locuzione che più mi dà noia è quando si inizia una frase con DICE CHE, senza specificare il soggetto.

    "Dice che è molto triste". Chi lo dice? Si dice in giro? Mi sa di qualunquismo, e io odio il qualunquismo!

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    1. In certe regioni "Dice" è sinonimo di "Si dice in giro" o di "Dicono"

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  8. ...io non sopporto le frasi che vanno di moda in determinati momenti....ad esempio tempo fa dalle mie parti non potevi finire una frase senza sentire...."e quant'altro".......ma quale altro?!?!?!?!?!? poi è stata la volta di "gioco forza".....stai lavorando...non c'è niente da giocare.....e potremmo andare avanti all'infinito......ma la cosa che proprio non sopporto sono le parolacce gratuite.....il vocabolario italiano è così pieno di parole che esprimono ogni concetto inimmaginabile.....perché usare parole così brutte?!?!?.....è un'idea per un nuovo post.......p.s....le rughe d'espressione fanno capire che uno nella vita ha vissuto...non ha solo giocato.....

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    1. and what about le parolacce non gratuite? Perchè di quelle sono maestro :)

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  9. Parole non me ne vengono in mente, ma ci sono giornate in cui prenderei volentieri a cazzotti il buon novanta per cento di chi mi si mette di fronte. :)

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  10. "e beh..."
    che suona un po' come "e certo" di ale del vento.
    ma che sottolinea in più: di cosa ti meravigli? è così che va la vita da sempre, di cosa ti lamenti? ovvio che è così, non c'è bisogno di dirlo... etc etc...

    anche io mi sento in quel club.
    ah... e poi non sopporto chi sbaglia i congiuntivi!

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  11. aiuto, dico più o meno tutte le parole che i tuoi commentatori odiano, ahem.
    a me irrita di brutto quando si utilizzano slogan pubblicitari nella vita di tutti i giorni, come "per tutto il resto c'è..."; oppure anche cantare i jingle degli spot, esclusa quella canzone dei fricchettoni a natale con la coca cola e le candele.

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    1. Oh,m si! Per non parlare dei tormentoni di Zelig :)

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  12. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  13. le parole non mi tangono (posso dire "non mi tangono"?) certi gesti però non li sopporto. Es.:gente che si tocca i capelli, schiocca le dita, mangia le unghie/pellicine, muove la gamba o il piede convulsamente, tira su col naso, non guarda negli occhi, non sorride, non saluta, ecc... (posso dire "ecc."?)
    P.S..:ah si e quelli che ti impongono come parlare...ops!

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    1. :D ma guarda che sono bravo, sai? Sembra quasi che non imponga... ci fanno persino una risata sopra :)

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  14. Parole particolari non me ne vengono, se non forse il "ma anche" veltroniano.
    In compenso non sopporto quelli non più giovani che parlano come i ggiovani.

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    1. Io sono talmente poco giovane che quando faccio finta di parlare da giovane, parlo da giovane della generazione precedente. Risultando quindi, a tutti gli effetti, vecchio :(

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  15. io non sopporto chi dice "piuttosto che" invece di "oppure".
    son fissata, lo so.

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  16. Sul lavoro non sopporto quando mi si dice "fidati": ma de chè? Se una cosa non va o non funziona voglio capire. noranza)
    In più - ma questo è anche colpa mia perchè sono una caprone patriottico (solo per giustificare la mia ignoranza) - fare una riunione tra italiani che ogni due per tre usano parole inglesi ma da sui nervi!!!
    A casa non sopporto il richiamo (per definizione sbagliato, ma questo è un altro discorso) di mia moglie preceduto da "SEMPRE": "metti sempre in disordine", "bevi sempre a canna", "fumi sempre in macchina", "Guardi sempre sport" sempre sempre sempre... NON lo sopporto! Mettesesso il QUASI sarei felice!

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    1. è un vizio delle mogli... Che poi quando potrebbero usarlo (tipo:"pisci sempre fuori dal water") non lo fanno :D

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  17. cioè ma tu veramente hai proibito di usare delle parole???
    ma sei il mio eroeeeeeeeeeeeeeeee.
    oltre ad essere un dittatore, è chiaro.

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    1. Si si. Ed ho un modo di proibire che risulta pure simpatico. Sono una vera merda :)

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  18. Tu mi spingi all'autoanalisi.
    Posso uccidere a mani nude davanti ad un "Non è mia competenza", ma non mi sento vetusta per questo. Mi faceva bollire anche 20 anni fa...

    E per il resto,me ne fotto :)
    Ps. Non sei vetusto nemmeno tu, sei provato dagli eventi!

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    1. Te li tengo fermi... però poi lasci dare due pugni anche a me :)

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  19. Volevo farti i miei complimenti, hai uno stile deizioso! ;) e sei riuscito a legare al tuo blog anche me che non ho prole.. :P
    Per quel che riguarda le parole che non sopporto...non ce ne sono in particolare. Odio però alcune frasi (talvolta anche i silenzi di quelli a cui invii curriculum per cercare disperatamente un lavoro, e che ti ignorano nonostante il curriculum da paura..) : la peggiore è: "maddai, che te frega? tanto so' solo 50 euro, non ci muori mica!" , o ancora: "eh, ma se il lavoro non lo cerchi!", e ancora: "ma come?? stai ancora studiando???a quest'età (28)?" e tante altre per le quali riesco a trattenere a stento un vaffan****" :)

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    1. Grazie per i complimenti. Ed in bocca al lupo per il lavoro... ripassa quando vuoi

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    2. oh, ma io passo sempre in incognito... ;)

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  20. Allora, caro il mio "staccato", le espressioni che mi mandano fuori di testa sono principalmente le minchiate partorite dai sostenitori dell'italiano work in progress.
    Robe ormai obsolete come il "piuttosto che" usato come congiunzione, o anche termini come "vengo docciato/vengo mangiato"(il secondo, poi, oltre ad essere fortemente scorretto evoca anche inquietanti visioni antropofaghe) fino ad arrivare ai più recenti "la qualsiasi/la qualunque".
    "In questo negozio trovi LAQUALSIASI". Che stratatacchio sarebbe, un brand qualunquista? Ma per favore!
    PS: Mi auguro vivamente che "Ma per favore!" non dia sui nervi a qualcuno, perché anche questa è una frase fatta, fattissima anzi! Qualora fosse, mi scuso anticipatamente per il nervoso arrecato.

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    1. A "Per favore" preferisco il venetodialettale "Par piacere" calcando in modo esagerando l'accento. In realtà si direbbere "piasere" ma molti veneti, quando tentano di parlare italiano, fanno su un po' di casino :)

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  21. qualsiasi parola in inglese usata a vanvera o perché fa figo

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  22. Io lavoro per una multinazionale americana e non ti posso dire il numero di parole tecniche inglesi che vengono italianizzate in modo vergognoso. Ma il mio odio assoluto va a 'fasiamoci meglio' ... pronunciato di solito da chi non ha speso un minuto in quel lavoro!

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  23. "settimana prossima" non sopporto questo obbrobrio che tentano di far passare per una finezza linguistica. Perché non usano l'articolo??? Si dice LA prossima settimana... LA!
    Inoltre non sopporto chi non usa in congiuntivo, sempre perché è di moda non usarlo, a quanto pare ostentare ignoranza fa figo!
    Ok, lo ammetto, io ho la maturità classica e se avessi scritto un tema o mi fossi anche solo espressa come si esprimono in tanti (pseudo)giornalisti, la mia professoressa mi avrebbe cacciata da scuola a calci nel sedere, non si sarebbe limitata ad un brutto voto.

    Poi, agganciandomi a Fefo. detesto quelli che dicono "ha il know how necessario.... ma per piacere!!! la parola competenze non vale più?

    Va bene, basta, ora vado a dormire!

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  24. "eh ti capisco, so quello che provi" con la faccina compassionevole.
    No che non lo sai se hai quella faccia. No.

    Ah e la parola ASSERTIVITA' al lavoro. Cioè pigliatela in quel posto, ma con il sorriso. ^.^

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    1. assertività mi devo concentrare, se me la dicono...
      Capisco quello che provi è veramente fastidiosa. Infatti non la dico mai (a meno che non capisca davvero, ovviamente)

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  25. Mi fa incazzare nera il UN PO' con l'accento un pò.
    E tutti gli errori di ortografia brutta, accenti e apostrofi a caso. Nella forma verbale "senso si appartenenza" Sto molto male per i casini geografici tipo (esempio vero!)
    - Dovrebbe piacergli la nuova centralinista filippina, sai che lui impazzisce per le sudamericane.
    I congiuntivi sbagliati ma quelli facili tipo SE SAREI SE AVREI non verbi rari e mai usati.
    baci

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    1. Io sono una capra in italiano... perchè mi leggete? :)

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  26. Al lavoro stiamo facendo un corso di TEAM WORK: ecco, la prima cosa che odio è dare un nome inglese a qualcosa che si può esprimere benissimo anche in italiano! (e ho studiato lingue eh!)
    il primo gruppo che ha frequentato il corso non ne ha ben capito il senso e nei giorni successivi ad ogni domanda che veniva posta a qualsiasi partecipante la risposta era: ho capito il tuo bisogno, TU COSA POTRESTI FARE PER RISOLVERLO? ma che cazzo, sono venuta da te a chiedere aiuto e mi ripeti la domanda?! Quella è la seconda frase taboo, che adesso per la verità usiamo tutti come sfottò, quindi forse ce ne siamo già liberati...

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    1. Da psicologo ho sempre sognato di fare il supervisore/formatore: arrivi con la valigetta, parli bene per un paio d'ore, fai battute, porti esempi, dichiari di non avere la soluzione in mano, presenti fattura e te ne vai.
      (non lo penso sul serio... però, qualche volta)

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  27. io odio (l'hanno già detto tanti) tutti gli inglesismi gratuiti quando ci sarebbero tante belle paroline italiane per dirle (ne trovo tantissimi sui blog e devo andarmi a cercare su wikipedia che cavolo significano); poi odio "ohi ohi" usato come intercalare, come fanno dalle parti dove abito, che dà l'aria sofferente anche a un discorso sul tempo e infine "scendere in campo" mi fa venire i brividi...
    sono per il ripristino del congiuntivo e, se vogliamo parlare dello scritto, faccio parte del comitato per la riabilitazione del punto e virgola!!! :-)

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  28. le mie parole taboo ??
    la versione di Neopolis di "non è di mia competenza" che qui si dice "nun m'attocca" o "non spetta a me". (premetto che sono dirigente pubblico) quando mi rispondono così di solito faccio in modo che prima o poi sia anche di loro competenza, in un modo o nell'altro.
    altra mia parola taboo purtroppo è il diminutivo del mio nome con iello.... mi dà fastidio cosmico. specie da chi non è in confidenza. e lì rispondo male.
    sono anch'io per l'uso smodato del congiuntivo, è unqa buona abitudine. una volta introdotta non si abbandona :)

    Carminelaud

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  29. l'inutile, enfatico, oserei dire sborone "assolutamente" messo davanti a sì o no :)

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  30. 'Piuttosto" usato in senso inclusivo, invece che solo avversativo, come è.

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  31. Ok....dopo aver letto il milione di commenti che precedono il mio..mi ci aggiungo a vagoncino.
    Odio, non sopporto, mi imbufalisco, divento una belva quando sento dire da un adulto, o comunque da qualcuno sopra i 15 anni, "E' da quando SONO piccolo che volevo fare il cantante/l'attore/la giornalista/l'insegnante/il facchino ecc"....Da quando SONO piccolo?????? INFATTI non SEI piccolo, deficiente, ERI piccolo......oppure "E' da quando sono piccolo che vado a cavallo"...MMMMMMMMMMMMMMhhhh non lo sopporto nullaaaa!!!
    ...ed inoltre tutti gli errori ortografici mi fanno digrignare i denti..mi viene la voglia pazza di correggere le persone per fargli capire quanto sono ignoranti....(non iniziare a dire che ne fai, perchè ho letto qualche post e non è vero!).
    Odio chi non usa la punteggiatura.
    Può bastare per passare come rompipalle??????

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    1. Ma soprattutto: se odi così tanto gli errori di grammatica e chi non usa la punteggiatura, sei sicura di essere nel blog giusto?
      (no, scherzo, dai, passa quando vuoi, invece, e grazie per il follow)

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