mercoledì 30 marzo 2011

Nel mezzo del cammin di nostra vita

Oggi su Facebook (eh, si!) un compagno delle superiori posta un link meraviglioso. Sulla rete radiofonica RadioOreb (una specie di radio Maria locale) leggono e commentano la Divina Commedia. E chi la commenta? La prof Azzarini.
Era la nostra prof di lettere al Liceo. Aveva 100 anni già all'epoca e adesso commenta Dante in diretta radifonica. È la migliore insegante che abbia mai avuto, riusciva ad appassionarti in modo unico alla letteratura. Un po' tutti ce la portiamo dentro. La lezione migliore me l'ha data nel giugno del 1992: bocciandomi (5 in italiano, 4 in latino). Poi è andata in pensione. Lì per lì me la sono vissuta male, poi a settembre è passata a salutare ed ha chiesto di parlarmi:"Adesso forse non lo capisci, Gaetano, ma fermarti adesso ti permetterà di ripartire con maggiore velocità". Mi ha colpito soprattutto che mi abbia cercato, che abbia avuto il coraggio di parlarmi (quanti lo avrebbero fatto?), che nelle sue parole ci fosse il rispetto per il ragazzaccio bocciato e non solo per il secchione diligente. Mi sa che un giorno faccio un salto a RadioOreb a salutarla, a ricordarle le 29 insufficienze consecutive in latino (record imbattuto al Liceo Quadri) e che sono stato l'ultima vittima della sua lunga e onorata carriera. Almeno per questo, spero che si ricordi di me.

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