mercoledì 27 novembre 2013

Ogni merda ha il suo profumo


sottotitolo: perché se i trattasse solo di rose e spine ci andrebbe ancora bene. 

attenzione, post dai contenuti duri, si sconsiglia la lettura ai deboli di stomaco.

Il bagno vicino all'ufficio ha problemi, come dire? Di reflusso?
Non so se si può usare reflusso per questi casi; pensare che mio padre, di suo, non solo è idraulico ma insegnava pure, agli aspiranti idraulici. Io non c'ho mai capito un tubo (ah ah, la bellezza dell'humor vintage)
Va ben, ma non si voleva parlare della mia ascendenza idraulica ma del bagno vicino al mio ufficio e dei suoi problemi.
Di base non è intasato, ok?
Voi entrate e lo vedete pulitissimo. Il problema è, pare, che le fogne del circondario abbiano alcune difficoltà ad accogliere le deiezioni del quartiere.
Un'altra teoria dice che il mare, quando soffia grosso rimanda al mittente i pacchi regalo.
Qualcuno pensa che sia tutto un disegno massonico per comunicare in codice.
Altri sono convinti che sia colpa degli alieni.

Non so. Sia chiunque sia, caga cose terrificanti, a giudicare dall'odore.
Perché quello è il problema: ogni volta che cambia il tempo lavoriamo immersi in un odore terribile e nauseabondo.
Dice Silver, che è donna di scienza, che l'olfatto è dei cinque fratelli, il senso che più di tutti si sa adattare rapidamente.
Guarda te: io pensavo che volesse dire che, ad un certo punto ci abituiamo all'odoraccio al punto che non lo sentiamo più, come chi abita vicino ai binari che non si sveglia se passa il treno di notte, invece a me è successa un'altra cosa: ho imparato a conoscere l'odore. 
 
Così in ciò che mi rimanda indietro la fogna io distinguo il profumo di ciò che abbiamo mangiato in mensa il giorno prima, la qualità della carne grigliata a pranzo e perfino gli ingredienti della pizza settimanale.
Questa affinata abilità me la porto anche a casa. 
Devo dire, però, che poi ogni bagno ci mette il proprio personalissimo tocco di chef dando a ciascun odore una particolarità che in altri bagni non si trova.

Il lato grunge di tutto ciò è che se impari a riconoscere il profumo che c'è dentro alla merda, ti viene fame, perché di volta il volta mangeresti la pizza, la peperonata o la salsiccia al forno.

Ed ho pensato che il detto "Ogni rosa ha le sue spine" rischia di fuorviarci. Nella vita di molti ci sono pochissime rose e molta molta merda. Ma forse è proprio nella capacità di riuscire a riconoscerne quei vaghi profumi che troviamo il motivo del nostro alzarci ogni mattina.

17 commenti:

  1. Cogli in pieno il panorama che mi circonda. Ed è il motivo per cui, se il mio letto non fosse invaso da figli malati tutte le mattine, spegnerei la sveglia e mi girerei dall'altra parte per non alzarmi.
    Bando alla cacca, sei un magnifico filosofo :)

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  2. Ottima chiusura, e ottima filosofia "di merda". :)

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  3. Anche al lavoro da me ci sono alcuni problemi con gli scarichi...
    Ciò detto, bellissima chiusa :)

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  4. Continuando per metafore : sulla mia vita piove ogni giorno parecchia merda. Se non ho con me l'ombrello, e ciò capita molto spesso, passo le giornate a schivare stronzi. Ci si abitua, certo, anche ai peggiori odori. Ma è un tipo di abitudine a cui farei volentieri a meno.

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  5. Brutta settimama per me nel parlar di merda ma quella di riconoscere l'alimentazione è strepitosa. Imparerai anche a riconoscere gli utenti?

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  6. Roba che Proust ci potrebbe scrivere una seconda Recherche :-)

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    1. Potrebbe, in effetti. A meno che non se ne sia già servito per ispirarsi per la prima ;)

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  7. Anche qui da noi abbiamo il bagno (già cieco di suo e quindi non proprio adatto a profumar di rose) che ciclicamente sputa fuori odori di intasamento. Siamo in una ex fabbrica riadattata ad uffici e secondo me non proprio tutto l'impianto idraulico è stato rinnovato.
    Comunque il tuo finale è perfetto, in queste mie settimane addirittura ad effetto catartico :)

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    1. Addirittura catartico? In bocca al lupo, allora, mi sa che ne hai bisogno ;)

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  8. Porca vacca, questo sì che è ottimismo!
    O no?!

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