martedì 8 marzo 2016

I believe in miracle! Where you're from?

Se c'è una cosa che mi fa incazzare è la retorica dell'8 marzo. 
Non pensavo che la festa della donna fosse ancora una festa così sentita, e per certi aspetti sono contento che lo sia, ma la retorica proprio non la sopporto.
Oggi il color mimosa impazza: sulle bacheche di facebook, nei gruppi whatsapp, nelle vetrine dei negozi.
Gattino-mimosa, che ha preso il posto di gattino-cuoricino, che a sua volta era subentrato al natalizio gattino-babbonatalino.
Sempre accompagnato da scritta in sovraimpressione con frase di persona famosa o attribuita a persona famosa.
Quando la persona famosa non fosse disponibile si può sempre attribuirla in modo assolutamente arbitrario ai Peanuts, a Mafalda o ai Puffi. Come vi piace meglio.
Oltretutto fino a ieri, molti di quelli che oggi mimosano gareggiavano all'insulto sessista contro la ministro Boschi, l'astronauta Cristoforetti, la ragazza violentata sul giornale o anche semplicemente con la mamma che non risuciva a parcheggiare all'asilo.


Si, insomma, mi stride un po' che oggi uno mi dica che la donna è stata creata da Dio, che sia stata baciata da un angelo prima di scendere sulla terra, che senza di lei il mondo crollerebbe, quando fino a ieri si dava fiato al reportorio più becero dell'universo mondo.

Però perché giudicarli affrettatamente, magari il problema è che semplicemente non hanno trovato in internet delle mimose con le loro frasi preferite.
Quindi eccomi qui, pronto a colmare il loro vuoto.
Divertitevi, sessisti del cazzo





6 commenti:

  1. per le feste è sempre così... la cosa importante secondo me è che uno faccia sempre quello che crede indipendentemente dalle mode. Se uno vuole festeggiare non ci sono problemi ci mancherebbe, sarebbe coerente però rispettare sempre l'essere umano, a prescindere che sia uomo o donna.
    un saluto

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    1. Già. Infatti io ce l'ho con chi non rispetta. ;)

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  2. Oohhhh finalmente un post come si deve sull'8 marzo!
    Che poi, da donna, sono arrivata alle ore 11 di quel giorno già con i nervi scorticati da decine di messaggi di altre DONNE, con disegnini e auguri melensi che....no basta, non dico più niente!

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