Da questo elegante detto (probabilmente
non solo veneto) prendo spunto per il post di oggi.
Negli ultimi tempi si rifletteva molto
con Silver su quanto sia necessario impegnarsi per tenere vivo un
rapporto di coppia. Qualcuno potrà dire: ammazza, che lievi pensieri
vi concedete alla sera...
Si partiva da alcuni amici che,
purtroppo, si stanno separando. Alcuni dopo pochi anni dal
matrimonio, altri dopo tanto.
Poi sabato abbiamo mangiato una pizza
con i madeghi* che madeghi non lo sono più. Sono dei cari amici che
conosciamo ormai da dieci anni; abbiamo condiviso con loro molti
momenti belli e altri, purtroppo, meno belli. Tanti viaggi, poi. Ora
vedersi è più difficile, la nostra compagnia è, effettivamente
meno allettante di un tempo (soprattutto la nostra capacità
propositiva) ma non rinunciamo a qualche cenetta ogni tanto. Sono
venuti con le fidanzate, carine, loro. E si parlava di questo, di
quanto non si possa mai darsi per scontati e di quanto non esistano
comunque regole che possano valere per tutti.
E allora la prima coppia che non si
vede quasi mai, per motivi logistici, lei lavora lontano, e spesso
stanno separati anche per lungo tempo. La seconda più “tradizionale”
con lei che reclama attenzione e “pretende” un minimo di
presenza.
Ed il bello è che hanno ragione tutti:
non c'è una regola.
Ognuno deve trovare il proprio modo per
vivere in coppia e, in ogni caso, poi lo deve sostenere, alimentare.
Puoi decidere che sei a tuo agio in una relazione a distanza ma non
la devi dare per scontata e, soprattutto, devi saper essere
tempestivo nel riavvicinamento, se serve. Puoi credere che sia meglio
la vita a stretto contatto, il rapporto esclusivo. Però non ti devi
lamentare dopo, se ti manca l'aria. Non ho consigli da vendere e
nemmeno da regalare.
So che sono quasi quattordici anni che
sono insieme alla stessa persona e mi stupisco sempre di quanto
riesca a sorprendermi ancora con la sua forza e la sua intelligenza.
Ed io, ancora oggi, mi sento come il
fidanzatino che, giorno dopo giorno, la deve conquistare**.
* madeghi: la madega è la prima erba della stagione primaverile. In veneto è sinonimo di single (in particolare di qualcuno che non ha mai avuto un fidanzato/a). Zittella, in poche parole.
** e a qualcuno sembrerà poco "normale" anche questo... ma io sono così.
Post bellissimo! Credo che sia una situazione fortunata quella in cui ti trovi: "mi sento come il fidanzatino che, giorno dopo giorno, la deve conquistare". Però hai ragione, non è solo questione di fortuna: ci vuole impegno. Noi siamo solo all'inizio ma ci pensiamo spesso...
RispondiEliminain bocca al lupo... e buona strada
EliminaNoi son quasi quindici e nemmeno io ho consigli da vendere e da regalare. Forse si tratta solo di capire l'importanza dello stare insieme, di decidere cosa si vuole davvero, di costruire un progetto comune nonostante le difficoltà...boh...comunque complimenti...mi sembrate proprio una gran coppia!
RispondiEliminaCi proviamo... grazie. (e complimenti anche a voi)
EliminaL'ultima frase è bellissima! Ed è una grande verità anche...si può stare insieme da secoli, ma MAI dare per scontato che la persona che ami ti amerà per sempre. Bisogna conquistarsi l'amore ogni giorno, altrimenti entra la monotonia ed a volte l'insofferenza..
RispondiEliminaMi spaventa di più la monotonia. Anche se credo che i momenti monotoni siano inevitabili...
EliminaOttimo post davvero.
RispondiEliminaQualche anno fa un signore più che ottantenne mi disse, parlando della moglie, che il rapporto di coppia, per durare, implicava che entrambi ci si tirasse su le maniche, perchè gli errori vengono da uno e dall'altra, e i periodi brutti paiono più costanti di quelli belli.
In effetti, il concetto di viaggio è applicabile anche ai sentimenti.
E continuare a sorprendersi l'un l'altra è sempre un gran bene.
Buon viaggio anche a voi, allora ;)
EliminaEcco, sei uno dei pochi... ultimamente sento storie di trentenni che stanno in coppia da molti per "abitudine, rassegnazione" senza essere più innamorati... e io faccio fatica a capire, ma davvero tanta fatica.
RispondiEliminaSarà perchè ormai non posso nemmeno più considerarmi trentenne :(
EliminaE' la parola impegno che spaventa i componenti della coppia.
RispondiEliminaSi tende a fuggire dagli obblighi, dalle responsabilità.
Le complicazioni ordinarie invece di unire maggiormente, spesso, dividono.
Conierei un nuovo verbo con cui sostituire impegnarsi: "complicitare". Essere complici.
Moltiplicare le gioie e bipartire i dolori di una vita che si è scelto di vivere insieme.
SCELTO.
Miii, che commento serioso, non è da me heheh!
Ciao STRATOBABBO, ti leggo da un po', piacere Greis :)
Piacere :)
EliminaComplicitare è bello. Userò
Bel post. Noi siamo a otto anni e ce la intendiamo meglio ogni anno che passa.
RispondiEliminaBuona settimana!
:)
EliminaIn effetti, sono d'accordo sul fatto che non ci siano regole. Esistono tipologie diverse di persone: c'è chi si accontenta di meno, c'è chi ha bisogno di più, e non è male in nessuno dei casi.
RispondiEliminaIo ammiro molto i tuoi 15 anni di stabilità :)
14, 14... che porta sfiga festeggiare in anticipo :D
Eliminamamma che bello.
RispondiEliminaEcco, allora, secondo me il mondo è bello perché è vario, in amore non ci sono regole e bla bla bla, ogni coppia la vive a modo suo. No, ma veramente, ora sono seria, secondo me il rispetto reciproco e la continua volontà di far stare bene l'altro/a sono alla base di una storia lunga e felice...
RispondiEliminaEh si, se salta questo, salta tutto
EliminaUn paio di post fa, nel mio blog, ho parlato di "amori comodi". Nessun amore deve o può essere comodo, a mio modestissimo avviso.
RispondiEliminaE la delicatezza/intelligenza che mostri nel voler conquistare tua moglie ogni giorno non fa che confermare la mia tesi.
"comodo" ottima definizione.
EliminaIo ho capito che quando voi uomini vi innamorate, ma davvero, siete meravigliosi, compagni dediti che non perdono mai la bussola. Ma non tutti si innamorano, e le loro donne non sanno cosa non avranno mai.
RispondiEliminaVorrei arrivare ai 90, come mio nonno, che pochi mesi prima del 60esimo di nozze - che poi purtroppo non vide mai - mi disse che se fosse tornato indietro mia nonna l'avrebbe sposata di nuovo.
RispondiEliminaPoi un'altra volta mi disse anche "sai, ho un rimpianto nella vita: mi manca la suora". E non dico per cosa.
;-)
Comunque scherzi a parte, io credo ci sia di molto bello in quel che dici. Credo ci voglia di litigare e incazzarsi e sfogare invece che rimanere ingessate come molte amiche mie che difendono i mariti a spada tratta dalle critiche per anni, poi sbottano e li mandano affanculo. Ci vuole intelligenza da entrambe le parti. Ci vuole di ridere insieme. E poi il tempo, in qualche modo, ci modella un po' sul calco dell'altro, credo, per cui è sempre più facile. Io mi stufo mi incazzo - l'ultima volta stamattina -e poi guardo gli altri uomini e nessuno mi pare all'altezza del dr. In senso lato, che poi è anche basso tra l'altro. ;-) Ma mi par sempre più facile, ormai siamo parecchio in simbiosi. Tra l'altro come dire, noi son solo dieci anni, ma ben travagliati, di lasciamenti e riprese, di fughe e valigie, e poi solo da 4 anni e poco più di vera stabilità. Però in qualche modo sempre lì si torna, alla fine.