martedì 5 luglio 2011

Psycho


Chi fa l'educatore o lo psicologo non dovrebbe avere figli. Lo dico da parte in causa, sappiatelo.
Per due motivi: 
  • il primo è perchè si infligge ai coniugi una tortura pazzesca che potrebbe essere paragonata solo all'avere Tata Lucia come suocera: sempre lì appoggiata allo stipite a dirti “sbagli di qua e sbagli di là”. 

  • Il secondo motivo è che siamo tutti paranoici: ogni singolo mio collega sopravvaluta ogni segnale negativo. Tira i capelli ad un compagno di Nido? Oddiooo! Disturbi comportamentali! Strascica la “erre”? Mammasanta! Afasia! Riesce a togliere il pannolino il giorno dopo della bambina della vicinacheperòènatalasettimanadopo? Perdioperlamadonnapertreequattordici! Ritardo evolutivo! 

Per cui alla fine stiamo in ansia praticamente costante.
Converrete che sarebbe meglio evitare, per il bene nostro, del coniuge e dei cuccioli. 

Va beh, basta! È una premessa idiota per una cosa seria, in realtà.
È una settimana che bazzico per il reparto di psichiatria perchè hanno ricoverato un ragazzetto che seguo. 
Giuro che è per lui! Me li son tenuti buoni comunque, gli infermieri, che non si sa mai nella vita.
La frequentazione di questo ambiente ha confermato alcune idee che già da tempo cercavo di elaborare. 
Negli horror il cattivo è sempre uno psicopatico: uno che, al limite, ha avuto un'infanzia difficile ma che rimane un cattivo senza se e senza ma, cattivo assoluto.
Ecco in psichiatria non ci sono sguardi come quelli degli horror. Gli occhi della gente sono spesso affranti, spaventati, dolorosi.
E mi chiedo cosa possano sentire i genitori di quelle persone, o i figli. Come si difendono dagli sguardi della gente, da ciò che si dice e dai film americani. 
E non voglio dire che alcune patologie non sfocino in episodi di violenza brutale. Mi sembra un po' riduttivo averlo fatto emergere per tanti anni come un tratto saliente, quasi esclusivo.
Con il risultato che ci rimane solo la paura.

17 commenti:

  1. Ottimo post, istruttivo, per molti versi.
    E concordo appieno rispetto all'atmosfera di tristezza di psichiatria.
    Un amico che si è perso in questo tipo di malattie aveva gli occhi come quelli di un cucciolo smarrito.

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  2. infatti. la paura nasce da ciò che non si conosce. sono molto più psyco quelle mamme che "alfredino ha già tutti i denti-cammina-corre-parla e il tuuuuuuo?" GRRRR

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  3. Sono appena atterrata sul tuo blog da quello di Wonder, è bello leggere un punto di vista paterno :)
    Io sono un'educatrice mancata: sono laureata in Scienze dell'Educazione ma poi ho lavorato come segretaria negli ultimi sette anni.
    Ora che sono anche mamma ho dimenticato tutto quello che ho studiato, per fortuna.
    Scherzi a parte, hai ragione.

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  4. Io e il mio ragazzo stiamo per laurearci entrambi in Scienze dell'educazione, non oso immaginare come crescerebbero degli eventuali figli!!

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  5. @ little: arrggh!!! Scherzi a parte, benvenuta e in bocca al lupo, è un lavoro che può dare grandissime soddisfazioni

    @ mafalda: benvenuta! E torna presto

    @ Annek: d'accordissimo!

    @ Ford: :(

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  6. "E mi chiedo cosa possano sentire i genitori di quelle persone, o i figli. Come si difendono dagli sguardi della gente, da ciò che si dice".

    Sono del parere che purtroppo ancora oggi la maggior parte delle persone nella nostra società non consideri le patologie mentali delle vere e proprie patologie, come possono essere invece quelle strettamente fisiche, vivendo nel pregiudizio e nella paura di ciò. Ed io questo lo trovo molto triste.

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  7. @ Vince: purtroppo è proprio così!

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  8. Bel post!
    Sul primo aspetto, ci pensavo proprio in questi giorni. Io sono laureata in legge, ma appassionata di psicologia, filosofia e discipline orientali, e mi rendo conto che a volte c'è la tendenza a esagerare tutto, a voler leggere cose che non ci sono... Bisogna guardarsi ben bene da questi comportamenti!
    Sulla malattia mentale, alla fine mi sono fatta l'idea che probabilmente non esiste, e, come dice Roberto, il personaggio interpretato da Giuseppe Cederna in Maschi contro femmine di Brizzi, esistono invece tante sfumature di grigi...

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  9. @ Adriana: ci sono certamente delle "fisime" che qualche ipocondriaco scambia per malattie mentali che si autoinduce. Le vere malattie, però, ci sono e fanno stare male tanto quanto le peggiori malattie fisiche.

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  10. non so se purtroppo o per fortuna, ma sono molto ignorante in questo argomento non avendo avuto esperienze dirette.
    Però gli sguardi degli horror li vedo spessissimo in persone considerate "normali", nel traffico, in fila alla posta, da equitalia. Ecco io ho paura di loro, dell'esasperazione.

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  11. @ lamilo: non averlo provato direttamente è sicuramente una fortuna. E sono d'accordo che è più pericolosa l'esasperazione: con quella si che ci rimettiamo la salute, anche senza diventare seril killer

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  12. "Gli occhi della gente sono spesso affranti, spaventati, dolorosi."
    E' la finestra più sincera di un mondo sempre più inumano. Ciao.

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  13. Argomento molto interessante.
    nessuno, visto da vicino, è normale , diceva Basaglia.

    Dalle piccole manie alle grandi ossessioni, ognuno di noi ha la propria dose di pazzia, che tende a nascondere perfino a sè stesso. Si tratta solo di riuscire a tenerla a bada, non permettendole di invadere tutto il nostro territorio. Trattarla come una pianta infestante che va regolamentata.
    La persona perfettamente equilibrata non esiste e tutti corriamo il rischio di passare fuori , in certe circostanze.
    Purtroppo però anche la malattia mentale vera e propria, quella devastante, esiste, eccome se esiste. Forse tendiamo a negarla proprio per ciò che dicevo prima, perchè ci spaventa intuire che il confine tra normalità e malattia è una linea sottilissima.

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  14. Io sono pedagogista... ma le mie amiche stanno sempre lì a rompere per avere consigli sui figli e quando li seguono siamo tutti più felici (soprattutto i figli!)

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  15. è quello che dice sempre il prof con cui lavoro, "Chi fa l'educatore o lo psicologo non dovrebbe avere figli. Lo dico da parte in causa, sappiatelo."
    salvo poi mettere a me le ansie per la crescita o lo sviluppo dei miei figli :( meno male che sono dotata di cervello pensante ;)
    comunque bellissimo post :)

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  16. bel post, e molto vero. Ho avuto a che fare con una ragazzina che sentiva le voci, avevo 19 anni e me la sono trovata al campo estivo. Ce la siamo persa per tre giorni, perchè ce l'avevano appioppata senza darci parametri per gestirla. E' stato terribile, perchè ne eravamo responsabili, e sapere di non avere fatto abbastanza era terribile, ma d'altro canto per fortuna alla fine non è successo nulla.

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