venerdì 9 maggio 2014

Andare di bolina

Come gran parte degli italiani ho un passato oscuro.
Ai tempi di Luna Rossa e della finale dell'a America's Cup, mettevo la sveglia nel pieno della notte per vedere i neozelandesi che asfaltavano la nostra imbarcazione ad ogni singola regata.
Anche se il risultato lo apprendevo il mattino dopo dai giornali: non c'è nulla di più palloso di una regata nel pieno della notte. Vista in tv, chiaramente, in una barca da match race non ci sono mai salito in vita mia, abitando ai piedi delle prealpi. Immagino che trovarsi in uno scafo lanciato nel vento nel pieno della notte, l'abbiocco sia meno scontato.
Ma non è di America's Cup che volevo parlare.

È che ultimamente continua a tornarmi in mente il termine "andare di bolina".
Significa risalire il vento, andare avanti nonostante il vento contro.
Beh, è difficile a piedi, ancora peggio in bici, provateci in barca a vela.
Mi torna in mente perché è quanto più si avvicina al momento che sto vivendo, personale e lavorativo.

Potremmo stare qui ore, io a scrivere e voi a leggere; a raccontarci i drammi quotidiani, a scambiarceli, che tanto immagino di non avere l'esclusiva.
Quanti sono i venti che ci spingono all'indietro?

Però la bolina è positiva: serve creatività, serve tecnica e tattica.
Non c'è una direzione da prendere e basta, ogni scelta giusta è rimessa in discussione dal vento qualche minuto dopo.
Non bisogna mai distrarsi, andando di bolina, mai mollare un attimo.
Mi sto accorgendo che conosco persone che sanno andare di bolina nella vita come Paul Cayard nel Pacifico.
Le ammiro tanto perché a loro dire"buon vento" non ha senso: il loro vento e contrario ma loro riescono ad andare avanti lo stesso. E virano e strambano e sono ancora lì, a risalirlo con tenacia, anche quando potrebbero ammainare le vele e aspettare che qualcuno le rimorchi in porto.
E le incoraggio, sperando, al bisogno, di essere forte come loro. Perché nelle gare di vela vince sempre chi sa andare di bolina.

10 commenti:

  1. Niente male, questa.
    Direi che anche io apprezzo chi riesce ad andare di bolina. Un pò come me. ;)

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  2. ... non mollare :) a chiunque ... e mi piace la necessità di usare tecnica, fantasia e tattica... solo con la forza non si arriva alla fine! Bel post!

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  3. Forza Gae! E' nel mare agitato che si pesca meglio.

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  4. Ma allora si impara ancora qualcosa, in tv!

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  5. questo post mi piace e mi deprime anche, diciamolo, perchè mi sento in bolina da troppo tempo, non sono mica sicura sia il caso di continuare nella stessa direzione. E le metafore mi piacciono da matti, sempre.

    esco dalla mio cono d'ombra silenzioso in questo post che mi fa sentire il vento contro, anche per lanciarti una palla/catena di sant'antonio, come la vuoi prendere :)
    passa da me, se ti va

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