giovedì 12 gennaio 2017

The Cathechist

Sarebbe un ottimo titolo per un thriller, non trovate? The Cathechist!
La trama è in via di definizione: non ho ancora deciso se è il giovane padre a sterminare i catechisti o se la suora, in quanto catechista, si arma di mitra e fa strage di genitori. 
Ma andiamo con ordine!
Sono cresciuto in una famiglia cattolica osservante anche se non fanatica. Decisamente poco fanatica, a dire il vero.
Ho vissuto molto la parrocchia, però, in particolare l'età delle medie, perché, studiando fuori paese, era l'occasione di stare con le mie coetanee. I maschi li trovavo al calcio, ma alle medie inizi a riconsiderare le tue priorità.
Poi diventi animatore, se una delle coetanee che ti piace fa l'animatrice.

Fino a qui tutto facile.
All'università conosci i Centri Sociali. Un nome che a casa tua usavano con l'espressione che avevano quando dalle finestre filtrava l'odore del letame sparso nei campi.
Però all'esame di Fondamenti (di non mi ricordo di cosa) c'era Chiara di Mestre. Bellissima Chiara di Mestre, vi giuro. Aveva dei grandi occhi scuri da cerbiatto, i capelli neri lunghi e quel fisico minuto che fa molto attrice anni settanta. E il sorriso, ah, il sorriso.
La Chiara di Mestre non era solo tanto carina, era pure dolcissima: penso una delle ragazze all'università con cui ho parlato di più. Forse sarà perché all'esame di Fondamenti ci sono andato con un paio di Converse vecchie come il cucco e tutte strappate, i jeans un po' logori sul didietro, ed una camicia della Marlboro diciamo vintage. Insomma, facevo pendant con il suo modo di vestire.
"Potresti venire una sera al Centro Sociale di Mestre" mi disse un giorno tornando a piedi verso la stazione.
Combinà on casso con La Chiara di Mestre. Dio sa cosa aveva scatenato la parola "Centro Sociale" dentro di me.
"Ahi pentirommi, e spesso, ma sconsolato volgerommi indietro". Cantava Giacomino Leopardi, e mi sa che un po' anche io, quando ri-penso alla Chiara, che manco il congnome ricordo più.


M'è presa la balla triste, scusate!
Ma il senso del discorso è che nemmeno la Chiara di Mestre era riuscita a portarmi all'ateismo (forzando un po' l'idea che Centro Sociale=Ateismo, che era più o meno quello che pensavano i miei).

Però il demonio non ha perso le speranze, con me, e mi manda i catechisti. E mi sa che stavolta ci riesce.
Il Catechismo dei figli è una cosa da: (a scelta)
Marines della religione
Asceti
Sfigati che non hanno una vita

Di base ogni 15 giorni c'è qualcosa. Avendo due classi a cui tener dietro ed essendo le due classi alternate significa fottere tutti i week end. Il catechismo che fotte non è un'immagine che avevo considerato.
Se non basta questo c'è la catechesi per le famiglie. In sostanza lo stesso catechismo che facevano quando eravamo ragazzi ce lo ripropinano paro paro.
Io sono rincoglionito ma me lo ricordo bene, per cui non fate finta di no.
Lì puoi trovare la risposta a tutte le domande a parte una: Perché ci devo andare?
Non ci voglio andare non ci voglio andare non ci voglio andare (sto regredendo).
Insomma sto rivalutando l'ateismo, se non come scelta almeno come comodità.
La sostanza è, cara Chiara, se quell'invito è ancora valido, ci vediamo sabato al Centro Sociale.

p.s. Porto anche mia moglie ;) 

6 commenti:

  1. io al catechismo per famiglie mica ci vado, anche perchè lo fanno di sera e allora i figli chi se li tiene? mica li porti, di sera. E nemmeno li lasci a casa da soli, e quindi se non ci si può andare tutteddue si decide di saltarlo, ecco ;)

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  2. ma la mitra non è del vescovo? :D
    Noi per il catechismo siamo fortunati: ci va solo Linda perché ci tiene ("Lorenzo, ti va di fare come Linda e andare a catechismo?" "No, grazie, faccio già chitarra..."), e se lo sciroppa il padre, visto che pure lui ci teneva molto che ci andasse (muahahahahah [risata satanica]).

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  3. Tu sei il mio mito... Mio fratello e mia cognata ne hanno cinque di piccoli catechizzabili e dovrebbero dare il corso per famiglie di tutti (per ora in età ce ne sono solo due, dall'anno prossimo tre, ma vuol dire non uscire mai dal tunnel).

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  4. Agli incontri per il catechismo ci vado, anche perchè mia moglie mi ha detto fin da subito: "quella è roba tua!". Ma rispetto ai vecchi tempi dove da animatore e giù di ero un moderato, oggi come papà ho rotto i freni inibitori. E agli incontro - con il dovuto rispetto - scasso un po'.
    Ad esempio l'ultima volta al giovane prete che li teneva mi sono permesso di dire:
    - non capisco perchè se il percorso di catechismo lo fanno i nostri figli (e noi li mandiamo per scelta) voi ci dovete rifar fare percorsi che magari abbiamo fatto 20 anni fa. Ci credete davvero così rimbambiti?
    - può anche darsi che un genitori non creda in Dio ma desideri che suo figlio approcci un percorso diverso. Il catechismo alla fine è un impegno e una scelta della parrocchia: decide di prendersi cura di un percorso per i bambini e lo deve fare bene. Non è una "scusa" per convocare i genitori. Alla fine fare una cosa per ottenerne un'altra a mio avviso è una gran ca*ata.
    - e poi diciamocelo chiaro: a voi del percorso dei genitori alla fine non è che vi importi poi così tanto: in 4 incontri siete venuti in 4 preti diversi, avete trattato temi sconnessi e sono certo che manco sapete come ci chiamiamo...

    Risultato: attendo la scomunica, ma almeno un po' di solidarietà degli altri genitori mi è arrivata...

    Va ripensato il sistema perchè la realtà è davvero cambiata....

    vedremo

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  5. Ciao, di figli ne ho tre (oramai fra università e superiori..)però ci sono passata anch'io e ricordo l'ESTREMA rottura di balle, fra confessione, comunione e cresima siamo stati in ballo per un decennio , in alcuni anni anche doppi sacramenti.
    Questi avrebbero voluto partecipazione alla catechesi delle famiglie, ai ritiri per i sacramenti, incontri informativi per sapere come va il catechismo (!)e altro che ora sicuramente dimentico.
    Ah, e nel frattempo ci sonoanche saggi di danza, finali di tornei di calcio,gare di sci, colloqui a scuola, incontri per regalini alle maestre
    Alla fine ho detto BASTA.
    Se proprio insistevano andavo alla finale del loro sport ed ovviamente agli incontri scolastici (il minimo sindacale, se nel corso di quell'anno i voti erano ok mica mi facevo vedere)
    Gli incontri religiosi li ho proprio depennati e tanta grazia se mi sono presentata in chiesa il giorno dei sacramenti

    Ecchec@&&o, non avrei nemmeno potuto dormire se avessi dato retta a tutti.
    ciao Betty

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