Un modo di dire al mondo: a me fotte sega che tu sia morto, mi piacevano i Queen, ma non ho il coraggio di dirlo.
Di George ricordo però una bellissima versione live di "I can't make you love me": da pelle d'oca. Ho scoperto anni dopo che non era un pezzo suo ma una cover di Bonnie Raitt. Comunque mi sarebbe piaciuto che lo avessero ricordato con quel video live: look molto sobrio, con il capello cortissimo e senza meches. Solo l'orchestra e la sua voce.
Poi è morta pure Carrie Fisher. Il cuore le ha chiesto il conto, pare, dopo che lo aveva fatto anche la sua carriera, che poteva essere quella di un Harrison Ford al femminile ed invece si è persa tra cliniche per disintossicarsi e depressioni varie. Eppure le tre cose migliori che ha fatto le ha piazzate tra i cult irrinunciabili a casa mia: Star Wars, The Blues Brothers e Harry ti presento Sally.
Altro che X Factor.
Poi però anche basta con sta storia che nel 2016 muoiono tutti. Così, solo da cultura pop, ricordo che il 1970 e il 1971 sono stati simili, come drammaticità. Ma mafari all'epoca nessuno piangeva in tempo reale sui social o forse era qusi normale che una star morisse per droga.
Se Facebook fosse esistito nel 1970-71 |
Forse
Perché provate a cercare su Wilkipedia la pagina dei morti nell'anno in cui avevate 6-7 anni, e poi ditemi di quanti vi ricordavate. Io dell'80 conoscevo solo Bon Scott
Nel 1987 Bob Fosse, la Yourcenar John huston, primo levi, Guttuso, Dalila e Rita Hayworth. Insomma non un buon anno neppure quello
RispondiEliminaE Wharol
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