mercoledì 9 novembre 2016

Breakfast in America

Mi è venuto questo titolo perché pensavo ai Supertramp e mi veniva l'assonanza con il nuovo presidente. Per quanto non trovi granché di super in Trump.
Di sicuro il nostro breakfast è stato guastato da Trump, con mia suocera che è piombata dentro urlando: "Ha vinto Trump, il mondo è finito" (liberamente tratto da una storia vera).

Ma volevo sforzarmi di essere serio.
Da un lato avevo la speranza che non fosse ancora vero. Dall'altro bastava leggere facebook.
Mi colpiva la frase di un amico che diceva più o meno: Ora i radical chic diranno che è morta la democrazia.
Io non mi considero particolarmente radical chic, onestamente, ma credo di essere stato nei pensieri del mio amico stamattina perché alla fine sono uno stronzo snob di sinistra, è indubbio. Però non penso che sia morta la democrazia, anzi. La democrazia è proprio questo: viene eletto chi viene votato dal maggior numero di persone (più o meno, perché poi sappiamo che le leggi elettorali riescono anche a creare paradossi di tipo diverso).

Ma il punto è proprio questo: cos'è realmente morto questa notte in America?
È morta la possibilità di coltivare un sogno di apertura culturale che era iniziato con Obama e che ci aveva illuso sulla possibilità di un mondo diverso. Meno arroccato, con meno muri.
Si, certo nemmeno Obama aveva fatto miracoli e probabilmente non ci sarebbe riuscita neppure Hilary Clinton. Ma qui stiamo parlando di una persona che ha "maltrattato" donne e immigrati per tutta la campagna elettorale ed è stato appoggiato perfino dal Ku Klux Klan.
Ecco, uno che ha fatto leva sui peggiori istinti degli elettori, sulle paure della gente, non credo che partirà da dove Barack si è fermato.

Mi è tornato in mente questo articolo che lessi tempo fa: Platone (che è stato il filosofo che più ho capito, e per questo quello che meglio ricordo) sosteneva che l'anima dell'uomo è composta di tre forze: razionale, irascibile, concupiscibile, che hanno la loro sede rispettivamente nel cervello, nel cuore e nel ventre. Diceva anche che la democrazia non può esistere perché è difficilissimo che tante persone abbiano a cuore il vero bene comune visto che spesso siamo governati dal nostro desiderio di affermazione, di ricchezza, dalle paure irrazionali, eccetera. 
Platone alla fine si dice contrario alla democrazia perché il popolo, con tutti i suoi limiti, le sue paure, i suoi desideri, finisce per mettersi nelle mani di un dittatore: un difensore che sollecita istanze irrazionali, facendosi consegnare il potere. 
Il filosofo greco preferiva l'Aristocrazia che non è il governo dei ricchi, bensì dei migliori, di quelle persone che possono governare utilizzando l'animo razionale avendo a cuore il bene comune. 

Quello che non mi piace di Platone è il fatto che non consideri conciliabili le due posizioni: perché i migliori non possono essere eletti? E perché, una volta eletti non cercano di elevare l'animo degli elettori dal ventre fino al cervello? 
Sapere queste cose sta diventando motivo di scherno, ed il vantarsi della propria ignoranza uno sport nazionale al punto che si tende a continuare a dividere il mondo in fazioni (comunisti vs fascisti, intellettuali vs gente che lavora, buonisti vs cattivisti) manco fossimo allo stadio.
È colpa di chi è stato al potere finora e purtroppo non ci sono prospettive di miglioramento prossime.
Poi il sole sorgerà anche domani, posteremo ancora foto di corsa, scriveremo battute simpatiche su twitter e tutto ci sembrerà come prima. Non meglio, certo, ma magari nemmeno tanto peggio.

9 commenti:

  1. Lo aspettavo il tuo post! Oh, quanto lo aspettavo!
    Il sole sorgerà, certo. Epperó domani pare che pioverà.

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    1. Si. E se devo dirti la verità mi preoccupano di più quelli che inneggiano a Trump da qui, che la vittoria di Trump in sé e per sé

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  2. Sai che pensavo esattamente la stessa cosa a proposito della Democrazia?

    E' un voto di ignoranza e paura, ma è il voto della maggioranza. Dal canto mio, per quello che posso, so che continuerò a muovermi verso un mondo diverso da quello che alcuni sperano si concretizzi.

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    1. In effetti, no. La maggioranza ha votato la Clinton, ma il sistema statunitense è fatto in modo assurdo e quindi Trump ha vinto.

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    2. La maggioranza fisica avrà pure votato la Clinton, ma la vittoria di Trump, sistema sbagliato o no, è stata schiacciante, purtroppo. Altro che i brogli all'ultimo stato dei tempi di Bush!

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    3. In realtà il sistema elettorale americano ha una sua logica, visto che si parla di uno stato federale. Ma non entro nel merito di questo. Il punto è che anche io, come Ford, punto ad un mondo che spero possa essere migliore di quello che emerge da alcuni terrificanti discorsi elettorali

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  3. Lasciate ogni speranza o voi che Trump

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  4. Grazie Gae. Ho letto poche parole sensate da voi italiani in patria, questo post è da incorniciare.

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    1. Come dicevo più su, in effetti, il problema qui in Italia è proprio questo fare proprio il Trump, quasi ad augurarsi che anche qui venga eletto un personaggio simile. Questo senza contare che ne abbiamo già avuti di così. Cosa peraltro non nuova, visto che anche ai tempi della vittoria di Obama alcuni festeggiarono quasi fosse un merito proprio. Solo che allora ci sembrava che il futuro potesse essere più luminoso

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