lunedì 4 maggio 2015

Ai miei cani do pal

Ormai anche Silver è nel tunnel della corsa.
Non se ne esce, dal tunnel della corsa, ma non ti uccide, questo è certo. È contagioso, più che altro.
Insomma, dopo quasi un anno di sveglie prima dell'alba, in cui si parte e si torna con il buio, quando finalmente anche il passaggio all'ora legale inzia ad essere clemente e a far intravvedere un minimo di luce verso le 6 di mattina, quando di solito sto scendendo la collina vicino a casa, quasi pronto ad una giornata di lavoro, Silver se ne esce con un: "Io corro stasera dopo cena! Non esiste che mi alzo alle 5, non lo farò mai più".
Ma come? E il vecchio: "Ma se corri dopo cena perdiamo l'unica occasione di dirci due parole".
Okkei: Sonno Vs Rapporto di coppia 1-0
Ma non è tutto da rifare: un anno di sveglia alle 5 ha inseganto che si può fare. Ed il poterlo fare significa che può valere come piano B.
Certo c'è un problema: lei corre sul tapiro o pirulàn come lo chiamano i bimbi, mentre io mi scateno "in to the wild".
Che poi è tutto relativo per due motivi: in casa, vivendo in campagna, entrano certe bestiacce che levate! L'altro giorno ho schiacciato un ragno grosso come un pollice. Si, non è molto bello uccidere gli insetti, ma vi assicuro che questo era enorme e pure un pelino aggressivo (si alzava in piedi e faceva gesti strani con le zampine), ho preso paura e c'ho dato di ciabatta.

Ma parliamo di corsa: correre con il buio in to the wild mi fa un certo effetto per cui cerco sempre di scegliere percorsi urbani (per quanto urbano non abbia nessun significato nel paese dove viviamo).
Un bel problema già trovare strade illuminate; sarà una fissa mia ma a me non piace l'idea di andare e tornare per la stessa strada, che sarebbe l'unica possibilità di fare tutto alla luce dei lampioni. Per cui, lampada frontale accesa, mi avventuro in strade oscure che, pure se non smarrisco la retta via, faccio cardio fitness. C'ho il batticuore.
Anche intestinal fitness: perché alle volte mi cago addosso dalla paura.
Non riesco, per dire, ad abituarmi ai rumori delle frasche. Sarà che una volta ho sentino uno sciabordio nella roggia che scorreva accanto e, voltandomi, la frontale ha illuminato una pantegana di venti centimetri che nuotava allegramente (si condivideva con lei, la pantegana, la passione per lo sport antelucano). 
O ad esempio quando una ventina di metri avanti vedi due lucine che ti fissano da centro strada e cerchi di valutare quanto siano alte da terra;
  • 15 cm? Gatto o cane molto piccolo (che a volte sono più rabbiosi di quelli grandi, ma sono un buon rigorista)
  • 30 cm? Cane da pagliaio, di solito inoffensivo se fuori dal suo recinto dal quale esce solo se in calore per cui la preda (che sarei io) è fuori dal suo interesse (o almeno spero)
  • dai 40 cm in su? So cazzi! A meno che avvicinandosi non si scorga nell'oscurità anche il padrone ( gli occhi del quale di solito non riflettono la luce della frontale).

Ma la cosa che mi scaga in assoluto di più sono i cancelli aperti.
Mi spiego: io ormai le strade le so tutte, no? Quindi anche la geografia dei cani più rabbiosi e rognosi ed abbaiosi. Per cui quando mi avvicino spengo la luce e cerco di fare meno rumore possibile. Spesso funziona.
Diciamo anche che alle nove di sera potrebbero anche abbaiare che, a differenza delle ciqnue di mattina, non svegliano nessuno, ma il problema è quando passo accanto al cancello e lo trovo semichiuso o aperto.
Lo so che è molto improbabile che il cagnaccio sia sciolto o che sia fuori senza padrone, però provate, la sensazione è sempre bruttissima e mi vedo sempre dilaniato dal cane che, potesse parlare mi direbbe: "T'ho preso ciccione, credevi che bastasse spegnere quella cazzo di luce frontale, eh? Sento l'odore del tuo lardo a distanza di km, sogno da tre anni questo momento, ed ora sei mio"

Nessuna paura, invece, per pazzi omicidi e maniaci vari. Anzi, a dire il vero, a guardare le facce delle poche persone che incrocio, credo che sia pensiero comune che il maniaco sia io.

5 commenti:

  1. Ahahah... bello essere il maniaco degli altri! Una preoccupazione in meno!

    Grande stima, trovo il correre la mattina profondamente innaturale, figuriamoci alle 5. Per dire, non partecipo nemmeno alle tapasciate delle 9 della domenica, i polmoni sono chiusi, nonono.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Alle 5 in effetti è molto presto. Alle sei è già più carino. Alle nove è tardi :)

      Elimina
  2. ahhhh il finale mi ha fatto ribaltare dalle risate! :-)

    RispondiElimina
  3. haha, anch'io rido al finale!
    invece di correre col buio non ci penso proprio, né di mattina né di sera, ma forse, nonostante l'aspetto stravolto dalla corsa, non passerei per un maniaco.
    O che sia una scusa?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non so dirti, io quando corro faccio abbastanza impressione. Il favore delle tenebre mi è congeniale ;)
      Comunque prova poi mi saprai dire :)

      Elimina

Scrivi quello che vuoi, in questo blog non si censura un ca##@