giovedì 2 aprile 2015

Il lato oscuro della Corsa


Ho varcato la linea, sono perduto.
È iniziato il triduo pasquale, quello che porta le vacanze, per capirci e, come di consueto, si mendica un giorno aggiuntivo di ferie per cercare di alleggerire l'organizzazione svizzera che di solito mettiamo in campo in questi casi per gestire i bimbi.
Capiamoci: io al lavoro sono il capo ma, giustamente, non dispongo del mio tempo a piacimento. Non sono un libero professionista: ho orari e scadenze (pure i liberi professionisti, a dire il vero, ma c'è sta idea romantica che no).
Per cui liberarsi il venerdì è un'impresa titanica. Un paio di settimane fa ho notato che era libero e, zitto zitto, ho iniziato a sperarci. Di giorno in giorno tutti gli altri momenti della settimana si infittivano di impegni e venerdì 3 rimaneva misteriosamente e miracolosamente libero. Forse il miracolo non è così impossibile, visto che facilmente è dovuto al fatto che molti enti pubblici, con i quali lavoro, domani sono chiusi o comunque in ferie.
Ma è bello dare connotazioni magiche al grigiume quotidiano.
Senonché io ieri ho deciso: ragazzi, ferie venerdì. Quindi non mi affido più al caso, ma, se capitasse qualcuno che vuole un appuntamento venerdì, respingo con gentilezza.

Ma non volevo parlare di ferie, bensì di linea di confine fra la Forza della Corsa ed il suo lato oscuro.
Una volta raggiunta la consapevolezza che sarei stato in ferie ho dovuto nell'ordine:
1. Reprimere il pensiero che il principale vantaggio sarò quello di non doversi svegliare alle 5 del mattino per la corsetta del venerdì, concedendosi un'oretta di sonno in più. Cioè, lo farò, ma non è il principale vantaggio.
2. Che l'evento “Vicenza by night”, corsetta in compagnia alle 21, è una bella idea ma da ripetere, se possibile, in un giorno in cui i bimbi alle 21 sono sicuramente a letto.
3. Rifiutare l'invito del compagno Sam che, come diavolo tentatore, mi chiede se facciamo una sgambata montana proprio venerdì (è in ferie anche lui).

Ma non è l'unico indice di Lato Oscuro. Ce ne sono altri che iniziano a farmi sospettare qualche cosa:

1. Mi viene l'acquiato compulsivo. Quando suonavo di più c'era la G.A.S. (Gear Acquisition Syndrome), ora non c'è il nome, ma sto già sperando che il cinturino dell'orologio del satellitare, che è leggermente tagliato, si rompa definitivamente per comprarne uno nuovo che mi sono già scaricato l'app. E le scarpe da trail hanno ormai 400 km, un altro paio di mesi e tocca (Capite? Tocca!) cercare su internet un nuovo modello e poi andare nel negozio di fiducia e comprarne un altro (che l'importante non è il modello che compri ma quanto tempo perdi a capire quale è quello giusto, anche se poi non lo compri).
2. Tutti mi parlano di corsa. Si, avete capito bene: non sono io che parlo di corsa ma gli altri che mi provocano.
2. Mi regalano libri che parlano di corsa (Linus, Marco Olmo, Dean Carnazes & many others)
3. Mi regalano oggetti per correre.

Insomma, tutti hanno capito che per tenermi buono basta parlarmi di corsa o comunque assecondare la mia follia.
Perfino Silver, che domani stasera ha un impegno non previsto mi dice: “Io devo accompagnare tal dei tali ad una visita (è un parente, non pensate male), mi spiace un sacco, però così tu puoi andare a correre sabato senza rimorsi”.
Capito? Non si mette in discussione la corsa in sé ma lo stato d'animo in cui si corre. È prezioso e lo usano come materia di scambio. 
Sono finito. 


Obi-Wan non ti ha mai detto cosa è successo a tuo padre”
Abbastanza! Sei stato tu ad ucciderlo!”
No! Io sono tuo padre!”
Star Wars - “L'impero colpisce ancora”

12 commenti:

  1. non sei ancora arrivato a scegliere il luogo dove andare in ferie in base alla possibilità di correre? (lungomare abbastanza lungo, ciclabili etc...)
    oppure a pianificare le vacanze in base alle gare? (montagna a Livigno per la stra-livigno, oh perchè non si visita roma, che c'è la maratona???)
    noi abbiam dato.
    Ma poi passa (forse)
    (son moglie di runner e runner-to-be)

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  2. Faccio il diavolo tentatore: a Imperia (altitudine circa 10 metri) c'è in programma per il 14 Giugno la quarantasettesima edizione della "Corsa al Monte Faudo". In circa 25 chilometri si arriva alla vetta del monte (1149 metri). I primi 16 Km sono su strada asfaltata, gli ultimi otto su sterrato anche parecchio sconnesso. Il record della corsa è di circa un'ora e mezzo. Tentazione? Maggiori informazioni si possono avere sul sito: http://www.maurinaoliocarli.it/FaudoModuloIscrizioni.asp

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    1. Troppo vicino al Cortina... ma è sicuramente da tener presente

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  3. Ahahahah è un pò quello che succede a me con i film o le bevute! ;)

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  4. Per me è la piscina. Il chercheur però mi orega: vai a nuotare che è meglio per tutti...

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  5. quindi che la corsa sia con te! :-)

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  6. Se a corsa sostituisci nuoto è quello che è successo a me.

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    1. Come dicevo, io nuoto anche. Però quello non è ancora una droga

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