Sono nel bel mezzo dell'inserimento al
nido di Pee e Moe (si l'ho fatto io). So che questo particolare fa
aumentare le mie quotazioni presso il genere femminile e lo cito
apposta.
Comunque non voglio creare false
speranze tra le mie ammiratrici e preferisco fare delle
considerazioni psico-pedagogiche sull'utilità del percorso di
inserimento in qualsiasi scuola di ordine e grado. Citando alcuni
importanti autori di cui non ricordo il nome, ma tanto non li
conoscereste, direi che l'inserimento è una pratica che ha preso
piede negli ultimi anni ma che, in buona sostanza, non serve ad una
beneamata minchia.
Intendiamoci: non voglio fare il
campione* che dice che “ai miei tempi ci lasciavano là e tanti
saluti”. Al massimo potrei dire che ai miei tempi c'erano le suore,
scorbutiche e con i baffi, e ora invece le bellefigheire delle
maestre. Ma questo non centrerebbe nulla.
Il nostro nido prevede un inserimento
di 3 settimane. Diconsi tre.
Tre settimane dove il tuo posto di
lavoro è seriamente a rischio perchè, naturalmente, gli orari sono
sempre gradevolmente scelti ad hoc per fottervi l'intera mattina. Si
inizia con un'ora. Poi due, poi due e mezza, poi tre, poi aggiungiamo
il pranzo, poi aggiungiamo il sonnellino, poi facciamo tutto al
contrario, a testa in giù, giocolando con i tre figli in aria come
clavette.
Tutti i passaggi per tre giorni
ciascuno.
Per fare l'inserimento al nido o sei
una desperate housewife o, come me, chiedi dispensa per servizio
militare, o per editto papale, o ti iscrivi alla CIGL che non si sa
mai.
Fortunatamente lavorare praticamente
con sole donne aiuta a ricevere una certa comprensione.
Detto questo torno a dire: non serve a
niente, sto inserimento.
Pee, dopo un quarto d'ora del primo
giorno si era già scordato di me e ci provava con una compagna
(questo ragazzo mi preoccupa, a che età è opportuno affrontare il
punto sulla contraccenzione?). Moe dope tre giorni era ancora
incollato ai miei pantaloni. All'alba del quarto giorno la maestra mi
fa: a sto punto è meglio se te ne vai. Cosa che, visti i risultati,
avrei potuto fare già il secondo giorno (volevo dire il primo, ma
concediamogli il beneficio del dubbio). E poi non è più cambiato
nulla: Moe piange ogni mattina ma si calma appena me ne vado.
Nonostante questo il programma va rispettato...
Quindi il percorso è ancora lungo ma
da domani proseguono le nonne (che dio o suo delegato le conservi
sempre in salute)
Chiudendo una nota di folklore:
nell'elenco dei siti di riferimento che portano al mio blog ho
trovato un sito porno. Chissà come c'è finito. In ogni caso non lo
conoscevo... c'è sempre un aspetto positivo.
I miei parenti ed amici hanno scoperto
il blog (finora clandestino). Chissà se la risposta alla domanda
precedente risiede in questa seconda considerazione.
* nella cultura contemporanea dei paesi pedemontani della provincia alto vicentina il campione è quello che Benni definirebbe come "tennico": colui che sa tutto di qualsiasi argomento ed ha una parola buona per tutti.
Parlo da parente, quella che ha scoperto il blog...
RispondiEliminaNo, il sito porno non è certo colpa mia.... Probabilmente il tuo interesse per le MILF è il colpevole.
Ah, a proposito, da mamma (non certo MYouLF), posso dire che un papà che fa l'inserimento acquista 100 punti. Quindi se proprio avessi forze che ti rimangono (e come no?) sfrutta ora l'occasione.
E che le nonne si mantengano sempre in salute!
Ah ah, cognata! Pensavo a tuo marito! ;P
RispondiEliminasei il mio idolo! :)
RispondiEliminaIo cmq alla cgil ero già iscritta.
Nel mio caso l'inserimento al nido di Carolina è stato addirittura negativo...perché lei accompagnava ogni mattina le gemelle (lei aveva un anno, loro due)...quando hanno preso anche lei (a 18 mesi) era felicissima...e i primi giorni, quando la ritiravo dopo un'ora, si incazzava a bestia.
Sappi che ti porto a esempio praticamente con chiunque, da mio marito (eccellente papà, una volta superato il trauma del primo mese) in giù.
RispondiEliminaHo parlato bene di te persino con la mia estetista.
avevo già sentito parlare del fantastico mondo dell'inserimento e mi ero chiesto più volte quanto fosse utile questo lunghissimo percorso a ostacoli; adesso ho capito che l'utilità sta tutta nelle bellefigheire delle maestre. Grazie per avermelo spiegato.
RispondiEliminaPS: ricordo le suore, ma non i baffi. Sarà grave?
Mamma mia, tre settimaneeee? ma è una vita!
RispondiEliminatroppissimo, davvero!
Per fortuna sia al nido che alla sezione primavera dove va ora Paciuk (che è inserita all'interno di un nido, quindi con ritmi analoghi), la parola d'ordine dell'inserimento è stata: elasticità. Loro indicavano circa 2 settimane, da adattare poi alla reazione del bambino. Il Paciuk questo giro il giovedì della prima settimana è entrato filato, il Pi è rimasto li imbambolato (si, non sei l'unico papà che fa l'inserimento!) e l'educatrice che ha visto la scena è intervenuta "Paciuk, lo mandiamo a lavorare il papà?" e lui, trasecolando ("Ah, era ancora qui?!") "si, si, certo" pciuk (bacio schioccato) E VIA!
@ polly: idolo? addirittura? No no, idealizzarmi è la cosa peggiore che si possa fare (in realtà anche io cago, si sappia)
RispondiElimina@ mafalda: posso contare su una pedicure gratis, o un massaggio, allora?
@ bert: ma non esiste suora senza baffi ;)
@ WonderP: viva i papi inserenti, allora!
la cgil dopo di te ha chiuso i battenti!!! ;) Grandissimo pezzo e grandissimo blog, non ti cononscevo ed è stata una bella scoperta.
RispondiElimina@ Totoski: grazie del contributo. Ti seguirò anch'io perchè di padri che sappiano ridere ce n'è bisogno.
RispondiElimina@gae: ma che schifo! ;)
RispondiEliminaah...i nonni, risorsa indispensabile e soprattutto gratuita per i poveri genitori lavoratori!che Dio ce li preservi per lo meno fino all'adolescenza degli eredi..io ho appena terminato l'inserimento della rospetta alla materna, dalle suore (sprovviste di baffi!). All'inizio la maestra ci aveva terrorizzato paventando tempi biblici, ma poi fortunatamente la classe è composta da nani sveglissimi e la maggioranza, compresa la pupa, pisola già là..evviva!
RispondiEliminaMa che bravo papino papozzo (cit.) - non so perché nel mio immaginario malato ti vedo un po' come Homer Simpson... :D E' grave, dottore? :P.
RispondiEliminaComunque... tre settimane??!! Complimenti per il coraggio! :)
P.S.: Il tuo specificare a polly la comunque presente tua attività defecatoria mi ha fatto scompisciare... ahahah... :D
@ Vincè: c'hai preso vecchio mio: io sono esattamente come Homer Simpson (coi i capelli, però) :D
RispondiElimina@ New: anch'io pensavo. Invece no. Talebane le maestre
infatti da quando le mie amiche sono diventate mamme ho sentito di questa storia dell'inserimento è allucinante... io direi ANCHE NO!!!!! il mio capo mi direbbe: AVAND DOTTORE' NON SI PUO' FARE!!!!
RispondiEliminaOk, allora da oggi per me sarai un Homer coi capelli. Doh! :D
RispondiEliminaLe bellefighe delle maestre, ecco perché i papà si danno da fare per l'inserimento! :D
RispondiElimina'cidenti a voi... ;)
@ Marianna: lo direi anch'io... ma non si può
RispondiElimina@ Pri: :D
Ahhhhh!!! Un padre inseritoreeeeee!!! Lancio di reggiseni!
RispondiEliminaComunque ho capito che qui funziona così: ai nidi comunali l'inserimento è per forza di tre settimane, qualunque sia la risposta del bambino, pure se come capita tu lo inserisci a tre mesi e in effetti quello manco si accorge del cambio di faccia che gli sta davanti (per esagerare).
Ai nidi privati ti danno una certa elasticità: mediamente due settimane, più o meno a seconda della risposta. Con Pelloni, inserito a 5 mesi e mezzo, dopo tre giorni eravamo a posto.
Sono rimasto sconvolto quando i miei colleghi mi hanno parlato di questo temibile "Inserimento". Già il nome mi fa paura. Io pensavo che i bambini si sgnaccassero all'asilo nel più breve e veloce tempo possibile nelle mani delle maestre con un semplice: "Tenga!" e un sorriso a 72 denti. Ora ho capito che la cosa è un po' più complicata....
RispondiElimina