venerdì 10 gennaio 2014

Nè di Venere nè di Marte


Ieri sera si fantasticava con Silver sulla reazione che potremmo avere se diventassimo improvvisamente ricchi; ipotesi peraltro ben più che remota, ma è un esercizio che vale la pena fare per capire cosa siamo realmente motivati a fare nella vita.
Così pensavo che se mi trovassi improvvisamente nella condizione di non dover lavorare per garantire lo stretto necessario: comprare il pane, mantenere due auto, una vespa, il contratto per il wifi, l'ammortamento del iPhone, le rate del Bimby, lo skipass a Cortina, le ferie in Grecia, l'abbonamento in palestra, il cineforum, la babysitter per quando vado in palestra ed al cineforum, il contratto con Sky, Premium on demand e non rinunciare ad un paio di gratta e vinci al sabato.
Dai, sto esagerando.
Ad esempio non gioco al gratta e vinci, il che diminuisce sensibilmente la possibilità di avere la botta di chiulo di cui sopra.
Comunque, dicevo, la frase classica che si dice in questi casi è che sarebbe bello poter lavorare come passatempo, senza doverlo fare per problemi economici.
Un paio di grancazzi! (mi si perdoni il francesismo)
Anche se amo tantissimo il mio lavoro credo che se potessi vivere senza lavorare non lavorerei e tanti saluti.
Cosa farei?
Potrei dedicarmi al blogging compulsivo: un articolo al giorno... non saprei che minchia scrivere ma potrei scopiazzare qua e la... ve lo immaginate l'articolo di cucina (nei blog professional c'è sempre l'articolo di cucina): Dieci consigli per ingrassare senza sensi di colpa in pochi mesi.
Potrei correre tutti i giorni (che è già un consiglio per ingrassare senza sensi di colpa).
Potrei impegnarmi in associazioni politiche e paramilitari clandestine (essere casalingo è sicuramente una copertura migliore che lavorare in cooperativa).
Potrei dedicarmi seriamente al romanzo che ho in testa da mesi e diventare finalmente lo scrittore depresso ed in crisi creativa che ho sempre sognato di diventare. Il che presupporrebbe che almeno un romanzo di successo riuscissi a scriverlo; su questa voce mi sa che ci devo lavorare su.
Potrei fare il mammo a tempo pieno: vado a prendere i figli a scuola, li lavo, li vesto, gli faccio fare i compiti ed i lavoretti di scuola, vado a farmi il cappuccino con le altre mamme casalinghe, mi trombo il postino.

Sapete che vi dico? Nessuna di queste ipotesi mi convince più di tanto, mi sa che dopo qualche tempo finirei per tornarmene al lavoro, chiedendo di farlo anche gratis, che tanto io sono ricco.
Allora ho un'idea migliore: continuo a non giocare al gratta e vinci e continuo a lavorare facendomi pagare. Qualche volta sarà dura arrivare a venerdì; qualche altra arriverà prima di quanto ci si aspettasse. Forse, in fondo, sono già ricco così.

19 commenti:

  1. Io credo che lavorerei anche se diventassi ricca, non ce la farei a fare la mamma a tempo pieno, probabilmente sarei stressata e nevrotica e a lungo andare finirei per essere un'insoddisfatta. Poi vuoi mettere quanto ti sembrano belli e buoni i tuoi figli dopo qualche ora che non li vedi? Adesso di fatto, lavoro più per soddisfazione personale che per i soldi (con quello che mi danno), ma essendo riuscita a mettere in pratica la mia laurea quasi inspendibile per adesso non lo mollo. Tutto questo è fattibile perché abitiamo nella casa che era dei miei nonni e non avendo affitto o mutuo ce lo possiamo permettere. Quando cambieremo casa…….ne riparleremo!

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    1. Il fatto che i figli sembrino in effetti più buoni dopo qualche ora di lontananza lo risolviamo con un bel tempo prolungato ;)

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  2. Massima stima per chi fa la mamma a tempo pieno. Veramente dura e veramente poco riconosciuto, soprattutto dalle altre mamme che lavorano e sono piene di sensi di colpa :)

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    1. Credo che ci siano i pro ed i contro in entrambe le situazioni. Poi è un discorso di opportunità/possibilità

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  3. La mia regola è una volta la mese: investo 5 euro nel turista per sempre.... e per qualche momento fantastico.... che farei? Non mi sono ancora risposto appieno ma qualche idea su cose mie ce le avrei...
    Comunque l'esercizio che mi piaceva di più era come spendere i 100 milioni di euro vinti al superenalotto. Che figata! Sai quanti amici assumevo?

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    1. Assumere amici? Sul serio? ;)

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    2. se fossi stra milionario lo fare... poi facciano quel che vogliono!

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  4. OHHHHHHHHHHHH CHE GRAN FINALE EL GAE
    anch'io mi sento ricca a volte, ma facendo un lavoro che non amo con una serie di aspetti negativi che non vado a elencare onde evitar querele, be' abbandonerei di sicuro l'ufficio senza ritorno. Un bacione

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    1. Che peccato non poter dar sfogo agli aspetti negativi... ;)

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  5. è vero siamo già ricchi
    mi piace questo post
    io scriverei
    mi dedicherei al volontariato
    che è un lavoro non pagato in denaro in fondo
    alerina

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    1. Io proprio questo volevo evitare, lavorando in un ambiente che si presta al volontariato...

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  6. Ci pensiamo anche noi, ogni tanto, a come sarebbe se...
    Ma tutto sommato ci va benissimo così com'è :)

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    1. Si, anche perché non vale la pena farci il sangue guasto sopra ;)

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  7. Noi in famiglia non giochiamo al gratta e vinci ma siam ricchi lo stesso. Ricchi di tempo perché mio marito ha scelto di cambiare lavoro e passare molto più tempo a casa. Di soldi ce ne sono pochi, ma avere tutte le sere per stare insieme ci arricchisce enormemente!
    Non so se vale come pensiero. Io non vorrei essere ricca, ma avere quello di cui ho bisogno. Ma ho tutta una mia gerarchia di bisogni che va un po' controcorrente, per questo dicevo che non vale... (non ho e non mi importa di avere smartphone o sky o tv o tante altre cose)

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    1. Anche a me non importa, sul serio. Ma non giudico chi ce li ha. Ho solo ciò di cui sento la necessità, ma non è detto che sia condivisibile, Ho cinque chitarre, ad esempio... la maggior parte delle persone che conosco lo considera un vezzo inutile. E lo è.

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  8. Caro Gae. Ho letto attentamente il tuo post. Ma....suonare la chitarra mai? E ricordati che avere cinque chitarre non è un vezzo inutile. E nemmeno sognare la sesta....

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    1. Ne sono convinto, infatti ne ho cinque. Suonare? Sai com'è, dipende da quanto si ferma il postino ;)

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  9. Stare a casa non è affatto facile... fidate

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  10. Pavento tu abbia ragione… molta molta.

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