martedì 29 novembre 2011

Odio quel giorno lì


Odio essere già in ritardo la mattina presto
Odio i bambini che scambiano la mia agitazione per allegria e ne combinano di tutti i colori
Odio il passaggio a livello chiuso, il trattore con il carro di letame che non solo ti rallenta, non solo ti fa assaporare i sani odori di una volta, non solo ti insozza la macchina con la merda ma rompe proprio il cazzo.
Odio i semafori, le rotatroie, gli incroci a wc, le vecchie con la panda, le fighe col suv, quelli che guidano con il cappello.
Odio le maestre dell'asilo che ti dicono sempre quando arrivi chiamaci che ti aiutiamo e poi, quando arrivi assieme a loro, fanno finta di non vederti, zoccole.
Odio la ditta che mi costruisce la casa perchè non risponde alle e.mail e non va avanti con i lavori, stronzi
Odio i problemi futili, inutili, le bassezze della gente, i miseri confronti fra le persone, il mettere in competizione i figli
Odio il perbenismo, il bigottismo, il timordidio
Odio i lunedì.
Ah, oggi è martedì?
Beh, potevate fare finta di niente, vi odio

mercoledì 23 novembre 2011

Trombeur des femmes


È un po' di tempo che rifletto su una questione veramente fondamentale per il destino dell'umanità: io sono una persona che tromba decisamente al di sotto delle aspettative della gente. 
Spiego: non io in particolare, ma io in quanto appartenente (o ex appartenente) ad alcune categorie sociali e professionali che, nell'immaginario collettivo, dovrebbero essere portatori sani di gioie sessuali.
Delle due l'una: o questi sono semplici luoghi comuni o io non ci so proprio fare.
Ma analizziamo situazione per situazione:
  1. Il Bagnino (che poi si direbbe assistente bagnanti): il bagnino è, per antonomasia, il re delle MILF, come l'istruttore di palestra. Questo accade se, invece di stare attento a ciò che succede in acqua, resta amorevolmente appoggiato alla staccionata a tacchinare la mammina sul prato nel tentativo, spesso vano, ma non sempre, di portarsela in sala pompe. Ho lavorato anni con personaggi così e non è piacevole. C'è da dire che, fortunatamente, ce ne sono anche tanti altri che sono più seri. L'unica volta che sono finito sul giornale con tanto di foto, ero, grazie a dio, in turno con uno bravo che ha contribuito non poco alla salvezza del ragazzino che avevamo estratto dall'acqua blu (e non era una festa a tema sui puffi).
  2. Il Chitarrista. Parliamoci chiaro, le donne preferiscono i cantanti. Anche se sono delle checche isteriche.
    Il Chitarrista è sempre un po' nerd. Qualche chance in più ce l'ha il chitarraio da spiaggia però deve avere almeno tre caratteristiche: sapere i pezzi a memoria (sennò perde troppo tempo a cercare gli accordi che tanto col buio non si vedono), avere la faccia come il culo (che se una ti chiede l'ultima di Vasco gliela suoni e te ne fotti della questione morale), Occhio spermatozoico (questo vale anche per il bagnino, a pensarci bene).
    Ultimamente vedo una preoccupante crescita delle quotazioni dei bassisti fra il genere femminile, notoriamente degli sfigati di primordine che suonano il basso solo perchè erano i meno bravi con la chitarra. E poi si è mai sentito uno suonare il basso in spiaggia? Ma andiamo, dai.
  3. Il Papà al giardinetto. Non funziona, ok? Al massimo al giardinetto trovi altri papà. Solo in tv, nelle serie tipo Brothers & Sisters o nelle sitcom italiane nascono amori fedifraghi ai giardinetti. Ma come si fa? Con i pupi che la prima cosa che direbbero al rientro sarebbe:”Nonna, papà stava tacchinando una”. Su su, non prendiamoci in giro.

Naturalmente rimane sempre la possibilità che io sia un tordo da competizione, uno di quelli, come dice un caro amico, che devono mettergliela sotto il naso con in allegato il libretto di istruzioni.

Disclaimer: tutto questo non per pulsione ormonale ma per amore di scienze sociologiche

lunedì 21 novembre 2011

Il 7 links project

Esco dal mio snobbismo bloggico per aderire a questa iniziativa in cui mi hanno coinvolto. Fa un po' catena di s. antonio, però è utile anche come esame di coscienza (si va verso fine anno, tempo di bilanci)


1) Il post il cui successo mi ha stupito
Tutorial Unplugged (l'Automobile): mi sembrava una troiatina, invece in tanti l'hanno visitato, soprattutto d'estate... chissà che cercavano, poveri
2) Il mio post più popolare
Aristocaz: probabilmente per un'immaginetta del cartoon che forse è meglio che tolgo se voglio evitare la denuncia
3) Il mio post più controverso
Komehinomeopatia: temevo di perdere gli afecionados più omeopatici
4) il mio post più utile
Al servizio del cittadino: ebbè!
5) Il post che secondo me non ha avuto l’attenzione che meritava
Sultans of swiffer: postato quando ancora pochi leggevano

6) Il mio post più bello
Sicuramente: Papi-blues
7) Il post di cui vado più fiero
De Rerum Paesi (cronache vulgari): perchè è di denuncia. E dopo che l'ho scritto mi sentivo leggero leggero.

Ed ora linko alcuni amici. Evito di mettere quelli che sono già seguiti dal mondo intero e privilegio quelli con pochi adepti... spero faccia piacere.
  1. Bert
  2. Vince
  3. Pellons
  4. Ale
  5. Vita da Papà
  6. Economista per caso
  7. Mafalda
Miii che faticaccia, tutti sti link... 

venerdì 18 novembre 2011

De rerum paesi (cronache vulgari)


Anno domini MMXI
In codesti giorni, in cui breve è il meriggio ed il clima si confà al riscaldar i propri corpi in pennuta trapunta, due historie colpiscon mente e cuore di chi narra forse perchè il calore suo corporeo s'è trovato in settimana a superar la quota del trentotto. 
Colpiscon invero per la crudezza del modo circostante che, pur in avverse circostanze, non rinuncia a dar mostra del lato suo pejore.
Non trattasi del Monti scalar le vette di governo e nemmanco della guerra finanziaria e di nomenclatura sua astrusa..
Penso invece che a final di settimana accadrà nel mio villaggio un evento nominato Music Festival sottotitolato senza alcun pudore: la tua occasione per diventar famoso. Faraonica organizzazione, tutto gratis per cantanti ballerini e spettatori. Cos'è che di questa iniziativa il mio cuor fatica a tollerare? Forse le tardo adolescenti, ormai culone, che il povero palcoscenico con i loro salti mettono in apprensione? Forse i bimbetti che scimmiottano quegli altri che, scotti come il riso in televisione, scimmiottan a loro volta i big della canzone?
No, senz'altro. Due cose mi fanno schiumar la bocca e l'ano: la prima è che si tramandi alle nuove generazioni l'idea che per brillare non serva farsi il culo ma un colpo di fortuna. La seconda che in periodo di così misere finanze, si decida di buttare palanche per far cantar ragazzi che, a ben guardare, si saprebbero certamente accontentare anche di più umile settaggio, se il risparmio fosse dedicato a coetanei o nonni in situazione di maggior svantaggio.

Secondo raccontino non meno interessante:
Penso ad una amica che, in procinto di lasciar il proprio marito e padre dei tre figli, si senta accusar da vegli e giovini di esser donna di poca sopportazione. Che considerar l'ipotesi del portar pazienza fosse, da madre di tre bimbi, un suo dovere. E che sia un capriccio tutto moderno il considerar un grave oltraggio che lui attualmente con diversa topa si sollazzi.
Che la crisi del matrimonio possa non esser imputata al sol corniglio, in coscienza, ai vegli lo concedo. Ma qual madre sarebbe fiera con i suoi figli di aver lasciato al padre, poveretto, lo spazio per pucciar ovunque il suo biscotto?

In questi pensieri si perde la mia mente in un freddo venerdì ancor convalescente.
E non sarà un linguaggio colto o un poema destinato ad esser longevo: voleva essere un augurio che finisca presto il medioevo.

lunedì 14 novembre 2011

L'obeso sulla coscienza

Mi sono messo a dieta.
Lo so che questo incipit sarebbe degno di un mommyblog, ma è la pura verità. A casa nostra i ruoli sono spesso rovesciati e anche la necessità di dimagrire dopo la gravidanza è un'incombenza che è rimasta a me. Silver invece è magra. Straordinariamente magra.
Il problema è il modo di elaborare lo stress: a lei le si chiude lo stomaco. A me si apre la voragine. In sostanza a me i figli fanno ingrassare: So pezzi 'e core. Ma mi stanno portando via il fegato.
Poi c'è il metabolismo. Io ingrasso con l'aria. Si, lo so che è quello che dicono tutti quelli grassi, però è vero. Silver, ad esempio, se salta un pasto, prende un chilo. Io se salto un pasto, alla prima occasione mi rifaccio con gli interessi prendendo due chili.
E poi non riesco a fare attività fisica: lavoro troppe ore e mi rimane poschissimo tempo. Il poco che c'è cerco di stare con i figli. Potrei passeggiare con i pargoli ma, diciamolo, io sono uno che deve fare i km per vedere dei risultati.
Il problema non è estetico... cioè si, anche, ma è il problema minore. Sono pur sempre un gran figo, anche con qualche chiletto in più (devo solo trovare qualche donna che lo confermi, ma per il resto...)
I veri problemi sono di due tipi:
  1. Economico: se non entro più nei pantaloni devo comperarli nuovi. E a comperarli ci vogliono soldi.
  2. Sanitario: c'ho le analisi che sembrano il planetario di Roma.
Ad oggi nessuno di questi due argomenti ha portato a risultati significativi e duraturi. 
Sicchè l'ultima leva che stanno utilizzando i miei familiari è la questione di coscienza: hai tre figli, non vorrai mica lasciarli orfani, vero?
Lo sai che ti viene la cirrosi, con un fegato messo così male? Lo sai che ho conosciuto dei ragazzi della tua età con gli stessi problemi che hanno già un piede nella fossa?
Silver poi, come sempre, riesce a sfoderare dei picchi di ironia che sono il motivo per cui mi sono innamorato: “Io non ti dico più niente su questa cosa delle analisi, ma se muori giovane a causa della tua obesità e mi lasci sola con queste tre pesti, giuro che non vengo nemmeno al tuo funerale e lascio tutto da pagare”.

Per cui lo dico qui, apertamente, mi impegno davanti al mondo: da Sabato (scorso) sono a dieta.
Darò lettura settimanale della bilancia con il numerino che inserisco lì a dx.
A voi non interessa. Ma io so che se lo dichiaro poi lo faccio. Almeno spero.

martedì 8 novembre 2011

The Babbourne Identity


Vi siete mai chiesti chi siete veramente?
Ma soprattutto, se doveste svegliarvi con la memoria completamente resettata, cosa fareste?
Vi do tre possibilità:
  1. Nulla: se mi sveglio vuol dire che sono riuscito a dormire, è già un buon risultato
  2. Cerco di capire chi sono, ad ogni costo
  3. Alzo le spalle e ricomincio da capo, da ciò che vorrei essere.
Al momento mi attesto sulla numero 1.
Da queste parti, ultimamente, non si dorme un cazzo. La cosa è piuttosto nuova. Capitava occasionalmente. Ora i Terrible Twins si sono coalizzati, hanno sincronizzato i loro nasi, le loro influenze e si danno il cambio perfetto. Ci sono fior di aziende certificatificate ISO 9001 che se li sognano dei cambi turno così efficienti: uno fa il turno 24-3, l'altro 3-6.

La 2 è esistenziale. 
Io non sono mai andato in crisi esistenziale; a parte quella volta in quarta liceo quando mi hanno bocciato. Ai miei dicevano che avevo un atteggiamento strafottente (superbo, irriverente). In realtà ero timido e spaventato e i miei silenzi erano la mia protezione. Ricordo bene di aver pensato che, se non erano in grado di capirlo, forse si meritavano davvero la mia irriverenza. 
L'episodio più eclatante capitò in quinta superiore: mandai alla “Pagina dello studente” de “Il Giornale di Vicenza” l'elenco delle frasi celebri e degli errori madornali dei professori. Lo pubblicarono. Ebbi la sciagurata idea di fare una fotocopia e ad appenderla alla porta della classe. Era firmato Les Paul. Un giorno dopo il vicepreside mi convoca: “Sei stato tu, vero?” “Si” “ Ti è parsa la buona idea?” “Beh, era anonima” “Si! Ma se parli di prof di chimica o matematica e poi lo appendi alla porta, tutti sanno di chi stai parlando”. “Non ci avevo pensato”. “Vabbè, non farlo più”. E sotto i baffi sorrideva. E poi aveva associato, forse, il nome di Les Paul a me.
La 3 non l'ho mai provata. 
Credo però che se ripartissi da zero, prima o poi, magari per vie diverse, tornerei a passare di qui. 



“After changes upon changes we are more o less the same”
The Boxer - Simon & Garfunkel

venerdì 4 novembre 2011

Le dodici fatiche di Babbofix (vol. 2)

Ah, oggi siamo in ferie sia io che Silver.
Che bellezza (mi veniva da dire figata, ma non è fine). Abbiamo portato i bimbi al nido tutti e due, sembravamo la famiglia del mulino bianco.
Poi di corsa in banca, per capire se è ancora possibile avere un mutuo...
Sembrerebbe di si; c'è il problema che il terreno c'è stato donato. E con le donazioni le banche tendono a non darti il mutuo. Temono che altri eredi possano risentirsi nei prossimi trent'anni e dire che l'operazione non era equa. "Era meglio se facevate una compravendita fittizia". Cioè, fatemi capire, se io facevo un'atto di compravendita e mi acquistavo un lotto di terreno edificabile a 10 euro la banca aveva maggiori garanzie? Si. L'atto di compravendita non è impugnabile. Ma tu pensa, questo si, che sarebbe stato equo nei confronti dei cognati.
In ogni caso la nostra banca è intelligente e vuole trovare una soluzione. Speriamo, va. Sempre che non finiamo come la Grecia. Nel dubbio ho spolverato il Bouzouki e mi sto ripassando il sirtaky, per non farmi trovare impreparato.
Ma le dodici fatiche non sono finite qui.
Avete mai provato ad attivare un contatore di energia elettrica per un cantiere? Come che cazzo è? Chiamate il numero verde. Poi quell'altro numero che vi danno loro, chiedete. Vi dicono che l'attivazione deve farlo il costruttore, chiamate il costruttore, dice che non è vero, richiamate il numero verde, digitate due (questa operazione finchè non trovate un addetto che la pensa come il vostro impresario di costruzione; a me è andata bene, son bastate tre volte). Pagate 500 euri, spedite tutto via fax, vi chiamano che manca una firma, rispedite tutto, vi chiamano che manca una crocetta, fa niente, vi dico dove metterla, no! Le carte sono a Potenza, noi siamo un call center di Milano (abbene!), Rispedite tutto e aspettate.
Siamo in attesa di luce, in sostanza. Un po' su tutto, mi pare.