giovedì 22 dicembre 2011

L'Asilopanettone

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Non ho nessuna intenzione di fare la trilogia di Natale. Non volevo nemmeno fare la bilogia (si potrà dire bi-logia?)
Però non posso esimermi da lasciare due righe per i posteri (o per i postumi o per i posteriori) a riguardo dell'evento, che sta proprio a mezza via tra lo spettacolo e lo scempio, che, in modo quasi universale, coinvolge gran parte della popolazione occidentale.
Come dite? Lo shopping di massa? No! Il Telethon? No! Il Cinepanettone? No (anche se come scempio...)
La Recita di Natale dell'asilo.
È una pena, diciamocelo. Basta con questo conformismo perbenista, catto-catechista, domocristian-buonista. Quando Dio ha cacciato Adamo ed Eva dal giardino dell'Eden non doveva limitarsi a dire: “partorirai con dolore”. Troppo facile! Doveva specificare le postille: “Per tutta la durata del Nido e della scuola materna dovrai sorbirti le recite di Natale”.
Il setting ha il suo peso, ad onor del vero: lo spettacolo va in scena in un palazzetto dove giocano a Hokey a rotelle. Quindi tra te e i piccoli che recitano c'è anche la rete di protezione. Vedi tuo figlio a scacchi.
Il palazzetto è grande. Se i bimbi parlano non si sente, se cantano si sente poco. Se serve la base, la base supera le voci.
Servirebbe un teatro, ma il teatro non c'è.
Ma le maestre sono i gamba e non si perdono d'animo, sempre pronte, come sono, a valorizzare le qualità nascoste di ciascuno; prendono le due colleghe con il culo più bello e le incaricano di fare da guida ai bimbi dentro il campo da gioco. Queste stanno tutto il tempo accovacciate schiena al pubblico, per riuscire a parlare con i bimbi, ad imbeccarli nelle canzoni, a suggerire i passi.
Se le voci non si sentono pazienza, mettono la musica originale sotto, a tutto volume. I bimbi praticamente cantano in playback.
Penoso? Beh... si, un po' si!
Quest'anno però hanno cambiato il canovaccio. La solita storia del mistero di Maria incinta eccetera eccetera era un po' muffita, dopo 10 anni di utilizzo. (Perfino i papà iniziavano ad avere qualche dejavu dopo tre o quattro anni di visione)
Sono passati ad una composizione tipo art attak: ogni classe entrava, cantava e mimava una canzone, metteva un pezzo della composizione (alla fine era un presepio+albero di natale) e si fermava sullo sfondo, in attesa della canzone finale.
Mari-chan*, che con i bimbi più grandicelli del nido doveva portare a Gesù qualcosa per farlo dormire sereno, dopo la canzone, ha lasciato la sua amata “copetina” (copertina) sotto al bambinello.
Non propriamente commovente, ma carino, dai. Anche perchè è durato mezz'ora. Se superava i 45 minuti avevo già pronti i fogli di raccolta firme per l'abolizione dello spettacolo. 

* (per me è stata la migliore, non sto nemmeno qui a specificarlo)
** non posterò più nulla almeno fino al 27, se non ci si dovesse vedere di persona o in blog di altri, tanti auguri a tutti

19 commenti:

  1. Caspita, le recite mi danno sui nervi fin d'ora.
    Primo, perché la loro preparazione ruba tempo prezioso a insegnamenti più utili.
    Secondo, perché io sono una sporca atea e mi vengono le sgrisole solo a sentir parlare del bambin Gesù. Presepio a parte, a quello sono affezionata.
    Buon natale a te (io lo chiamo festa del Sol Invictus, è lo stesso).

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  2. Tu sai che quando i tuoi figli sapranno leggere correttamente tu dovrai cancellare il blog vero?
    Ah ecco!

    (sì ok le recite fan pena, ma i genitori che sgomitano x far la foto migliore e salutano tutto il tempo di più!!!)

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  3. aHAHA,
    domani posto anch'io sulla recita di natale, ma una cosa triste.
    Questa delle elementari era la prima recita seria alla quale ho assistito, in quanto all'asilo si faceva una roba dove i poveri genitori stavano in piedi ad ascoltare i bambini cantare fuori tempo per un minuto, e poi si menavano per una patatina (ahahah) al buffet...
    A sto giro ci sono rimasta di merda proprio perché non si sentiva/capiva niente e mi sono ricordata invece che alle elementari io ero emozionata, per il fatto di recitare davanti ai genitori...sapere che neanche tua madre ti ha sentito, bè, è sconfortante.

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  4. Ci sono momenti in cui il non avere figli mi rende tanto tanto triste.
    Per farmela passare, non devo far altro che pensare agli obblighi del conformismo asil-scolastico-religioso-genitoriale... :D
    Coraggio...

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  5. Buon Natale, Gae! Oggi ho rivisto vecchie foto con me alle elementari vestita da Maria e mi son commossa un po'... solo che ai miei tempi si recitava in classe davanti ai genitori e nessuno sgomitava.

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  6. ... Ahahah... oddìo, la recita... che ricordi! :D
    Seeee... comunque! Avrei voluto proprio vedere la tua faccia commossa quando la pargola è entrata in scena e ha lasciato la copertina, papo papozzo. Non me la fai! ... Eheheh... ;)

    Se non riesco a farveli anche sul mio bloggarello, Buon Natale a te ed a tutta la tua tribù! :)

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  7. grande stima per lo sdoganamento del rigetto delle recite dei bambini. però sia chiaro, io (alla mia veneranda età), alla poesia detta in piedi sulla sedia dopo la cena della vigilia non ci rinuncio!

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  8. ...me la sono scampata, per quest'anno... però tremo!!!

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  9. sto troppo ridendo!!! anche per i commenti! io recite dei miei figli ancora no, ma una volta mi toccò andare alla recita del bambino a cui facevo da babysitter. Che tristège!

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  10. Ahi, le recite!Croce e delizia (più croce che delizia diciamolo) di noi poveri genitori. Noi abbiamo fatto la doppia tra materna ed elementari (si, la fanno anche alle elementari...). Non avevo dubbi che Mari-chan fosse stata la migliore!(e tu ti sei pure commosso dai...). Auguroni a tutta la tua bellissima famiglia!

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  11. Grazie a tutti per la solidarietà... ok, ammetto che un pochino, ma solo un pochino, mi ha commosso vedere Mari-chan (se non altro perchè non si è messa a piangere dall'inizio alla fine, come ha fatto mia nipote qualche anno fa).
    ancora auguri a tutti.

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  12. Interessanti le due maestre dal culo più bello! Azz, la recita dell'asilo non l'avevo ancora preventivata, c'è ancora tempo per fortuna!

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  13. @ fede: se lo iscrivi al nido vedrai che non manca poi così tanto... giusto qualche notte insonne.

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  14. Perfetto! Come dice mia mamma: "E' una ruota che gira!"

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  15. Io ieri alla recita della materna mi sono commossa orrendamente... nonostante mi fossi appena incazzata nera con i milioni di genitori supponenti e stronzi che sgomitavano per entrare e fottevano posti destra e a manca.

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  16. Dolcissimi Auguri anche dallo Zio Nick!! :D
    (forse fuori posto e fuori post, ma sono all'ultimo giretto prima di prendermi una pausa, e lavorare al nuovo romanzo... :D)
    A presto!

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  17. ma non sono mai invitata alle recite per cui...vedo sempre la tua faccia in giro nei blog ma non ero mai passata da te. Grazie x essere diventato mio follower in questo periodo che non è il massimo. baci

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